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Aspen Seminars for Leaders

  • Firenze
  • 18 Novembre 2011
     
     

    L’occidente dopo la crescita? La crisi del debito e il passaggio a nuovi fattori trainanti

      Tra le sfide che si pongono attualmente al mondo occidentale, emergono tre questioni fondamentali: (1) i trend di medio termine dell’economia globale, con particolare attenzione a nuove fonti di crescita, riequilibrio e “decoupling”; (2) la crisi del debito europea, prospettive e possibili soluzioni; e (3) l’energia verde come motore della crescita.

    • Firenze
    • 18 Novembre 2011
       
       

      L’Italia nel prossimo decennio: dall’emergenza alla crescita

        L’evoluzione della crisi conferma che bisogna superare terapie ex post e localizzate, che affrontano le emergenze mano a mano che si presentano paese per paese. Serve, invece, una strategia complessiva, basata su tre pilastri. Il primo è l’adozione di programmi di risanamento a livello nazionale. Il secondo è la costituzione di fondi e istituzioni comuni con più risorse e con una governance più efficace. Il terzo è l’affermazione di un ruolo più attivo della Banca centrale europea. Tutto ciò evidenzia la necessità di coraggiose soluzioni politiche a livello europeo.

      • Firenze
      • 18 Novembre 2011
         
         

        Italiani all’estero e Italiani in Italia: radici, paradigmi di successo, internazionalizzazione

          In Italia, forse come in nessun altro Paese occidentale, la cultura ha rappresentato un fattore aggregante: la forza delle antiche radici condivise e la grandezza della storia comune hanno costantemente preservato nei secoli un’identità nazionale, malgrado la lunga divisione in svariati piccoli Stati. Il sentire comune degli italiani è un tratto identitario che si è composto nonostante la frammentazione dei luoghi e che ha trovato una più compiuta condivisione grazie alle migrazioni interne del secondo dopoguerra.

        • Firenze
        • 18 Novembre 2011
           
           

          The digital challenge: infrastructure, content and business models

            La rivoluzione digitale è ancora in corso. Radicali sono stati i cambiamenti, ma molti saranno ancora  gli aggiustamenti, se non vere e proprie inversioni di rotta. Lo sapevano d’altra parte anche le autorità americane quando non più di venti anni fa hanno scelto di far crescere il sistema: sono 2 miliardi e 500mila le persone che oggi nel mondo usano internet. La tecnologia accelera qualunque processo, ma non senza qualche interruzione e ripensamento: accade per l’hardware delle infrastrutture, ma può essere una tendenza anche per i modelli di business e per i contenuti.

          • Firenze
          • 18 Novembre 2011
             
             

            Le sfide per una società globalizzata: valorizzare giovani, donne, famiglie

              Gli storici le definiscono efficacemente “cesure”. Indicano quelle svolte epocali – accadimenti singoli o fenomeni protratti nel tempo – in grado di imprimere una trasformazione irreversibile nei destini dell’umanità. Tale definizione, lungi dall’essere iperbolica, bene si presta a descrivere lo scenario mondiale venutosi a definire negli ultimi vent’anni. Prima il combinato disposto della globalizzazione, della rivoluzione tecnologica, dell’emersione di nuovi Paesi protagonisti nella comunità internazionale. Poi la crisi economica e finanziaria peggiore della storia recente.

            • Napoli
            • 14 Maggio 2010
               
               

              Nuovi paradigmi di sviluppo: valori, lavoro, crescita sostenibile

                Dopo la crisi un nuovo paradigma di sviluppo: più solido, ancorato a valori condivisi, proiettato sulla costruzione del futuro oltre la gestione ordinaria dell’emergenza. Se ne discuteva, nei mesi scorsi, sull’onda di quel moderato ottimismo che spingeva commentatori ed economisti a dare come imminente, numeri alla mano, la fine della tempesta economica e finanziaria del post-2008.

              • Napoli
              • 14 Maggio 2010
                 
                 

                Investire in conoscenza per il progresso e per la produttività

                  Il dibattito si è sviluppato lungo due direttive fondamentali: l’investimento in conoscenza e capitale umano da un lato e la ricerca e l’innovazione dall’altro, due determinanti della crescita e della competitività che, insieme, rappresentano la leva fondamentale della sopravvivenza, della ripresa e delle sfide del futuro.

                • Napoli
                • 14 Maggio 2010
                   
                   

                  Il nuovo quadro energetico. Dai driver di crescita tradizionali a quelli rinnovabili

                    La crisi economica globale, caratterizzata dal rapido succedersi di eventi straordinari in un breve arco di tempo, sta radicalmente trasformando il sistema energetico. Nell’attuale contesto, sei fattori appaiono particolarmente cruciali: 1) La scoperta dello shale gas: un evento sconvolgente, dovuto in parte al sostenuto costo del metano.

                  • Cernobbio
                  • 5 Novembre 2010
                     
                     

                    Le infrastrutture materiali: driver per la competitività

                      Le infrastrutture sono alla base dello sviluppo economico di ogni Paese. Una adeguata dotazione di infrastrutture materiali è infatti condizione necessaria per competere sul mercato globale, e migliorare tale dotazione è un imperativo irrinunciabile per l’Italia e per l’Europa.

                    • Cernobbio
                    • 5 Novembre 2010
                       
                       

                      Investire in conoscenza: più innovazione, migliori infrastrutture, nuova istruzione

                        Sono tre i grandi temi da cui ripartire per consentire all’Italia di affrontare in modo competitivo le nuove e sempre più pressanti sfide globali: le politiche dell’innovazione, le infrastrutture tangibili e intangibili per il sistema della conoscenza e i modelli di istruzione per favorire occupazione e competitività.

                      • Cernobbio
                      • 5 Novembre 2010
                         
                         

                        Sistema industriale, territorio, coesione sociale

                          Il sistema industriale italiano è riuscito ad attraversare la crisi mantenendo la propria posizione di  preminenza nel settore manifatturiero a livello europeo e mondiale. La sostanziale tenuta del tessuto produttivo ha permesso all’economia di reagire, ma i segnali di ripresa restano fragili. Per far fronte a questa situazione è necessario recuperare competitività partendo dai vantaggi strutturali del Paese, rappresentati dalla flessibilità delle piccole e medie imprese e dalla coesione del territorio.

                        • Cernobbio
                        • 5 Novembre 2010
                           
                           

                          Cultura, leadership, responsabilità

                            Un modello di società più armonico e sostenibile, proiettato al futuro, ma al contempo ancorato alle radici della nostra identità nazionale. Con la crisi globale la ricerca di questo nuovo paradigma di sviluppo ha restituito anche in Italia una centralità, altrimenti forse compromessa, al fattore “cultura”. Relegata nel dettato per taluni criptico dell’art.

                          • Cernobbio
                          • 5 Novembre 2010
                             
                             

                            L’Italia e le sfide del futuro. Verso il 2020

                              Si è discusso di scenari istituzionali con un esame dei cambiamenti in atto a livello globale ed europeo e i processi di riforma necessari a livello nazionale. Da un lato, la ricerca di più stabili equilibri macroeconomici globali si accompagna al dibattito europeo sul rafforzamento delle regole fiscali, sulla revisione del patto di stabilità, sulla disponibilità di un’adeguata strumentazione di emergenza. Dall’altro, la capacità di governo dei singoli paesi, ivi compresa l’Italia, è ridotta dalla moltiplicazione dei poteri di veto e da eccessi di regolamentazione normativa e burocratica.

                            • Napoli
                            • 14 Maggio 2010
                               
                               

                              Uscire dalla crisi finanziaria e sostenere l’economia reale

                                Il salvataggio in extremis della Grecia da un possibile default apre una serie di questioni urgenti sul futuro della moneta unica, dell’Europa come entità politica e, più in generale, del rapporto tra finanza ed economia reale.  La crisi, infatti, ha posto sul tavolo come problemi non solo la precaria situazione economica e sociale della Grecia – che dovrà attraversare, inevitabilmente, un periodo di profonda e prevedibilmente dolorosa ristrutturazione – ma anche la scelta delle azioni da intraprendere per prevenire un possibile contagio verso altri paesi europei.

                              • Napoli
                              • 14 Maggio 2010
                                 
                                 

                                The telecoms and media industries: what’s next?

                                  La rivoluzione di Internet ha indotto nell’industria della comunicazione grandi trasformazioni sia sul fronte delle infrastrutture che su quello dei contenuti. Per le infrastrutture lo scenario impone un diverso livello di investimenti, un cambiamento consistente della regolazione e nuovi modelli di business. Si pensa ormai ad una mappa paneuropea che dovrebbe indicare le linee guida per i nuovi assetti del settore.

                                • Lecce
                                • 23 Ottobre 2009
                                   
                                   

                                  Mercati e politiche energetiche/ambientali: quali scelte per la crescita e competitività dell’industria italiana?

                                    I mercati energetici internazionali sono la cartina di tornasole di una crisi dagli esiti ancora incerti. Il drastico crollo della domanda globale ha determinato un forte abbassamento dei prezzi, ma le logiche speculative e le preoccupazioni infondate sull’avvicinarsi del peak oil sostengono ancora artificialmente le quotazioni al di là di ogni fondata indicazione di mercato.

                                  • Lecce
                                  • 23 Ottobre 2009
                                     
                                     

                                    Nuovi paradigmi di progresso e di capitalismo

                                      Il seminario si è interrogato sugli sviluppi del concetto di progresso e dei modelli di capitalismo alla luce delle profonde modificazioni economiche e sociali indotte dalla crisi finanziaria ed economica. Per far fronte alle nuove sfide appaiono necessari adeguati programmi di riduzione delle disuguaglianze sociali e di integrazione collettiva fondati anche su forme di solidarietà, l’adozione di regole efficaci a livello nazionale e internazionale per prevenire l’esplodere di altre crisi sistemiche, la definizione di innovativi progetti di sviluppo economici e sociali.

                                    • Lecce
                                    • 23 Ottobre 2009
                                       
                                       

                                      Imprese, produttività, società attiva: una combinazione per crescere

                                        Tornare a crescere: dopo lo shock della crisi, l’economia cerca strumenti e modalità per uscire dalla recessione con un nuovo paradigma di sviluppo. Ovunque i primi segnali di ripresa lasciano presagire che il peggio è passato. Anche in Italia. Tuttavia, nel nostro Paese, a dispetto delle indicazioni che arrivano dal mercato finanziario, l’urto della crisi sull’economia reale e sull’occupazione è ben lungi dall’essere archiviato.