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Tavola rotonda nazionale

  • Roma
  • 6 Ottobre 2010
     
     

    Riformare Governo e Parlamento: il massimo possibile o il minimo indispensabile?

      L’approccio al tema delle riforme istituzionali appare oggi ispirato dalla consapevolezza dell’esigenza di un cambiamento culturale. Il dibattito tra minimo indispensabile e massimo possibile appare così superato da un approccio che rifiuta la retorica delle riforme e sottolinea fortemente le necessità attuali, a partire dai fatti.

    • Milano
    • 8 Febbraio 2010
       
       

      Quali le radici culturali dell’Italia?

        Radici da declinare al plurale, come composizione di un mosaico di contributi e significati, a volte anche conflittuali. Le fondamenta della cultura italiana non possono essere altrimenti descritte: una pluralità di conoscenze, costumi e saperi che hanno maturato nel tempo un carattere unitario. Il risultato è una originale composizione delle differenze generate da tre grandi epoche storiche segnate rispettivamente dalla preponderanza dei Comuni medievali, dalle nuove teorie scientifiche di matrice rinascimentale e dalla rivoluzione industriale.

      • Milano
      • 25 Ottobre 2010
         
         

        Rilanciare la formazione professionale

          La formazione tecnica e professionale, artefice del boom economico del dopoguerra, ha subito, a partire dagli anni Settanta, un progressivo deterioramento e un inesorabile calo di iscrizioni, con il risultato che, oggi, questo segmento tanto importante del nostro sistema formativo non è più in grado di supportare lo sviluppo economico, né di stare al passo con l’innovazione tecnologica.

        • Milano
        • 22 Febbraio 2010
           
           

          Favorire le esportazioni

            Export: motore della crescita del Paese e, al contempo, specchio di un sistema produttivo proiettato verso il mondo. Questa duplice caratterizzazione delle esportazioni italiane rappresenta, da oltre un decennio, un argomento preminente nel dibattito pubblico relativo alla competitività dell’economia nazionale in epoca di globalizzazione.

          • Milano
          • 15 Novembre 2010
             
             

            La dinamica demografica in Italia: problemi e opportunità

              L’invecchiamento della popolazione, l’immigrazione e la fuga dei cervelli sono questioni da affrontare guardando sia al futuro sia al passato. Il quadro attuale è, infatti, frutto di dinamiche  precedenti: negli scorsi decenni si rilevava un saldo delle nascite positivo e un saldo migratorio negativo, mentre oggi la situazione è ribaltata. Interrogarsi su come eravamo, oltre che su come saremo, è quindi un metodo utile per delineare le politiche necessarie a fronteggiare il cambiamento demografico, peraltro molto diverso da quello previsto dalla stessa Onu non meno di dieci anni fa.

            • Milano
            • 26 Aprile 2010
               
               

              I punti di forza e di debolezza dell’Italia

                Sono oltre dieci i punti percentuali di differenziale di crescita che negli ultimi 10 anni separano l’Italia dalla media dei paesi dell’eurozona: e se è vero che alcuni di questi hanno avuto una crescita non sostenibile, perché basata sull’espansione dell’indebitamento privato o pubblico, resta comunque penalizzante il confronto con paesi più virtuosi come Germania e, soprattutto, Francia. Tale ritardo è in parte dovuto alle difficoltà del Mezzogiorno, che si presenta oggi come pericolosamente simile alla Grecia, e su molti fattori anche nettamente più debole.

              • Milano
              • 6 Aprile 2009
                 
                 

                Accesso al credito: proposte per affrontare la crisi

                  Nella tavola rotonda si è evidenziato come qualsiasi riflessione sui rapporti tra banche e imprese debba rifuggire da semplici dualismi, fondati sulla contrapposizione tra i due tipi di operatori economici. I comportamenti delle banche e delle imprese vanno valutati caso per caso evitando facili generalizzazioni.

                • Roma
                • 16 Settembre 2009
                   
                   

                  Per il bene comune: dalla Verità al Dono

                    “Il mondo soffre per mancanza di visioni”, afferma Benedetto XVI nella recente enciclica Caritas in veritate. La contemporaneità, con le sue problematiche quotidiane, sembra indirizzare le menti a riflessioni più immediate e dirette. L’odierno immiserimento culturale e la perdita di orizzonti ideali hanno generato paura di vivere e di pensare, di elaborare.  L’attuale scenario di crisi internazionale tanto vituperato può rivelarsi in questo senso un’opportunità straordinaria di ridefinizione del modello sociale vigente.

                  • Roma
                  • 16 Luglio 2009
                     
                     

                    La via italiana alla banda larga

                      Lo sviluppo e la diffusione dei servizi di accesso ad Internet a banda larga svolgono e svolgeranno un ruolo fondamentale per la crescita del sistema economico nazionale. Le potenzialità dei servizi a banda larga per la semplificazione dei processi aziendali e amministrativi e per l’introduzione di modelli di business più efficienti costituiscono, infatti, le premesse imprescindibili per migliorare la competitività del sistema paese a livello internazionale.

                    • Milano
                    • 15 Giugno 2009
                       
                       

                      La cultura e i suoi luoghi: coniugare impresa, arte, società

                        Per riuscire a confrontarsi sul tema della cultura e del suo legame con la società, dunque con i luoghi in cui c’è o si fa cultura, ed anche con l’impresa, vale a dire con chi può finanziarla e renderla possibile e fruibile, è indispensabile sapere che cosa si intende per “cultura”. Il concetto di cultura è polisemico.

                      • Milano
                      • 16 Novembre 2009
                         
                         

                        La semplificazione normativa: una sfida per la modernizzazione del Paese

                          La semplificazione normativa costituisce, in termini di sviluppo economico e di competitività, una fondamentale sfida per la modernizzazione del Paese. Gli oneri burocratici inutili che gravano sui cittadini e sulle imprese, conseguenza dell’applicazione di normative ormai obsolete, rappresentano una vera e propria tassazione occulta, un freno a mano tirato per l’economia che deve ripartire.

                        • Roma
                        • 8 Ottobre 2009
                           
                           

                          Costruire il dopo e rinnovare la leadership del Paese

                            Essere leader vuol dire non solo gestire il presente, ma anche immaginare e costruire il “dopo”.  In questo complesso processo si incontrano però una serie di ostacoli: un atteggiamento “antagonista” molto diffuso in politica, ma presente anche in altri campi; la retorica del futuro impregnata di parole  – innovazione, ricerca, qualità, merito –  spesso auspicate, ma raramente sostanziate con scelte efficaci. Infine, l’ultima ostica difficoltà: si è venuta esaurendo la cosiddetta “spinta esterna” molto presente in passato e fatta di ideali, passioni e visione strategica.

                          • Roma
                          • 27 Ottobre 2009
                             
                             

                            150° anniversario dell’unità d’Italia: quali progetti?

                              Quando Charles De Gaulle incontrò André Malraux all’indomani della fine della seconda guerra mondiale, gli disse “D’abord le passé”, intendendo che il senso della storia permette a ognuno di rivolgere lo sguardo al passato per uscire da una fase critica presente e costruire il futuro.

                            • Milano
                            • 2 Febbraio 2009
                               
                               

                              Verso un nuovo capitalismo di mercato?

                                Dalla tavola rotonda è emersa una profonda critica all’opacità del sistema finanziario internazionale, frutto di un’autonomia contrattuale fuori controllo e di una lex mercatoria globale che ha travolto le tradizionali forme organizzative del capitalismo e i compiti di regolamentazione dei pubblici poteri.

                              • Milano
                              • 16 Marzo 2009
                                 
                                 

                                Low cost – high value: un nuovo modello di business per le imprese?

                                  Il 70 % degli italiani prevede di ridurre le spese nel 2009. Era il 21% nel 2001, Il 29% nel 2002 e il 42% nel 2004. Un trend crescente che ora, in periodo di crisi internazionale, impone alle aziende di ripensare i propri modelli di business.
                                  Negli ultimi anni si è visto l’affermarsi di due atteggiamenti: da una parte la ricerca di un’elevata qualità (trascurando i costi finali) e, dall’altra, lo sviluppo di prodotti “primo prezzo”, che facevano della competitività economica la loro arma più convincente.

                                • Roma
                                • 22 Aprile 2009
                                   
                                   

                                  Quali nuove forme di solidarietà sociale in Italia?

                                    Per molto tempo trascurata in quanto “parola nascosta della triade rivoluzionaria”, la nozione di fraternità – o di solidarietà – diventa oggetto di riflessioni collettive e di proposte politiche concrete nell’attuale congiuntura storica e culturale, segnata – come è noto – dalla crisi economica globale, nonché da una più profonda crisi di identità di cui, secondo molti, sono affette le odierne società occidentali.

                                  • Roma
                                  • 7 Maggio 2008
                                     
                                     

                                    Lo sport in Italia: valori, regole, dimensione economica

                                      Il dibattito ha evidenziato la notevole rilevanza economica e sociale dello sport e la complessità delle sfide con cui devono misurarsi le politiche pubbliche per lo sport. In Italia, lo sport continua ad essere un fenomeno sociale profondamente radicato. I punti per la pratica sportiva sono ormai più capillari di qualsiasi altra struttura sociale e svolgono una funzione fondamentale di aggregazione collettiva. Anche il modello organizzativo dello sport italiano continua a rappresentare una storia di successo.

                                    • Roma
                                    • 11 Giugno 2008
                                       
                                       

                                      La crisi globale: dal mercato ai valori. L’Europa e l’Italia

                                        Globalizzazione, erosione dei requisiti classici della sovranità nazionale, rivoluzione tecnologica, finanziarizzazione dell’economia. Il contesto è al centro del dibattito pubblico ormai da diversi anni, in Italia e all’estero. In che modo arginare lo smottamento generato da fenomeni globali dalla portata in larga misura imprevista? Come fronteggiare i rischi e sfruttare le opportunità di una trasformazione impetuosa?

                                      • Roma
                                      • 12 Marzo 2008
                                         
                                         

                                        La crescita del Mezzogiorno per la competitività del sistema Italia

                                          Il Mezzogiorno non è ancora un territorio in grado di accogliere al meglio le sfide imprenditoriali che meriterebbe: alto deficit infrastrutturale, carenza di manodopera qualificata, elevata burocrazia, forte presenza della criminalità organizzata e una illegalità diffusa, debolezza delle istituzioni locali e del capitale sociale. Questi i freni maggiori e difficili da rimuovere per dare alla regione una possibilità di sviluppo.