Lo sport in Italia: valori, regole, dimensione economica

Il dibattito ha evidenziato la notevole rilevanza economica e sociale dello sport e la complessità delle sfide con cui devono misurarsi le politiche pubbliche per lo sport. In Italia, lo sport continua ad essere un fenomeno sociale profondamente radicato. I punti per la pratica sportiva sono ormai più capillari di qualsiasi altra struttura sociale e svolgono una funzione fondamentale di aggregazione collettiva. Anche il modello organizzativo dello sport italiano continua a rappresentare una storia di successo. Le squadre nazionali sono competitive nelle grandi manifestazioni internazionali, a cominciare dalle Olimpiadi. Il Coni è all’avanguardia nella lotta al doping. L’istituzione della Coni servizi s.p.a. ha consentito di risanare la gestione pubblica. Eppure, permangono gravi ritardi infrastrutturali, sia nello sport di alto livello (si pensi alla inadeguatezza dei nostri stadi), sia negli impianti per la pratica sportiva di base (dove, in particolare, le strutture pubbliche sono limitate e fatiscenti, soprattutto in alcune aree del paese). Ciò ripropone, come evidenziato anche dal Libro bianco della Commissione europea dello scorso anno, il problema di finanziamenti adeguati, in grado di garantire l’autonomia dello sport e di dare all’intervento pubblico nel settore, per quanto necessariamente selettivo, una prospettiva stabile e di lungo periodo. Più in generale, le politiche pubbliche per lo sport devono misurarsi con il problema dell’educazione dei giovani, non soltanto fisica, ma anche morale. Un’educazione sportiva di base, sviluppata anche attraverso un rapporto più forte con la scuola, rappresenta il miglior antidoto ad ogni forma di violenza. Questa, tuttavia, può essere efficacemente contrastata soltanto attraverso la responsabile collaborazione tra forze dell’ordine, istituzioni sportive e sistema dei media.