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Attività

Accesso al credito: proposte per affrontare la crisi

    • Milano
    • 6 Aprile 2009

          Nella tavola rotonda si è evidenziato come qualsiasi riflessione sui rapporti tra banche e imprese debba rifuggire da semplici dualismi, fondati sulla contrapposizione tra i due tipi di operatori economici. I comportamenti delle banche e delle imprese vanno valutati caso per caso evitando facili generalizzazioni.

          In Italia, per fortuna, il credit crunch ancora non c’è strutturalmente. Ciò non toglie che la crisi stia ponendo problemi e difficoltà soprattutto alle piccole e medie imprese. Per queste l’accesso al credito è diventato particolarmente complesso, anche a causa della vischiosità delle procedure con cui le banche esaminano le relative richieste. Notevoli criticità si registrano  anche nelle operazioni più semplici di consolidamento o di assicurazione del credito.
          Questi problemi possono essere affrontati soltanto attraverso una strategia cooperativa in cui possa essere ripristinata la piena fiducia nei rapporti tra banche e imprese.

          Da un lato, le imprese non possono limitarsi a chiedere più credito alle banche, senza fare autocritica per una serie di scelte sbagliate e senza un serio impegno ad adottare misure di ricapitalizzazione e di rafforzamento patrimoniale. Non si può poi ignorare che le perdite sui crediti concessi dalle banche sono molto elevate e che il costo del credito cresce, perché aumenta il costo della raccolta.

          Dall’altro, le banche devono tornare ad una maggiore personalizzazione nel rapporto con le aziende. Bisogna cioè capire il valore delle imprese, al di là dei dati patrimoniali e contabili dell’ultimo semestre. Non bisogna invece ripetere l’errore degli ultimi anni, quando il credito era diventato come un bene o una merce che si comprava e si riallocava sul mercato. Di qui la necessità di tornare a un rapporto diretto con l’impresa che si finanzia. L’idea di una banca saldamente ancorata al territorio si spiega proprio in questa prospettiva. Soltanto una banca che conosca bene le imprese è in grado di erogare il credito a quelle che rischiano nell’ambito di un progetto serio, in grado di contribuire alla crescita, agli investimenti e alla capacità di innovazione di un intero sistema paese. È su queste realtà che le banche devono puntare.

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