Why post-covid recovery needs women Empowerment, financing and rights
La ripresa post-Covid ha bisogno delle donne. L’empowerment femminile è cruciale per liberare il potenziale della nostra società e cogliere le sfide che questa dovrà affrontare nei prossimi anni. Rivoluzione digitale e transizione ecologica sono processi che guideranno la creazione di un nuovo modello di sviluppo dopo la discontinuità causata dalla pandemia. Proprio l’elaborazione di nuovi paradigmi rende fondamentale la diversità e l’ampliamento dei punti di vista a tutti i livelli, partendo dai decision maker.
Nuovi lavori = Nuova formazione
Numerosi fenomeni attraversano da tempo il mondo del lavoro, tanto da suggerirne un ripensamento complessivo già prima della pandemia: la comparsa di nuove professioni; la globalizzazione dell’offerta lavorativa e l’aumento della competizione internazionale; la crescita esponenziale di tecnologie digitali e automazione.
Governare una comunità. Come amministrare e come essere cittadini
Nelle aziende come nelle città sono le persone a fare la differenza. Questo il filo rosso delle riflessioni e degli scambi scaturiti a partire dall’esperienza di Marco Bucci, dapprima manager in grandi imprese tra Italia e Stati Uniti e poi come sindaco di Genova.
Dalla ricerca scientifica all’innovazione tecnologica: nuovi modelli, processi, attori per il trasferimento tecnologico
Il trasferimento tecnologico è un fattore abilitante cruciale per generare una solida ripresa economica. Il processo di trasformazione delle conoscenze generate dalla ricerca in tecnologie applicate si scontra, tuttavia, in Italia con uno scenario di luci e ombre: esistono numerose eccellenze nazionali, ma i dati aggregati indicano ritardi in diversi ambiti, con effetti importanti sulla capacità di creare massa critica e competitività.
Formare l’eccellenza
La formazione delle eccellenze è uno degli obiettivi cardine che Aspen Institute si prefigge di raggiungere, ponendosi come uno dei fulcri strategici per l’attuazione di un progetto di rinascita e ripresa del Paese.
La formazione come strategia di sviluppo: capitale umano e crescita
Il rapporto fra capitale umano e sviluppo è un tema che ha una lunga tradizione di studio, risalente fino alle origini dell’economia politica. La formazione e la valorizzazione delle competenze sono però state per molto tempo sottostimate da teorie che vedevano altri fattori produttivi come determinanti per la crescita economica.
Tutela e valorizzazione della proprietà intellettuale
A poco più di un anno dall’inizio della pandemia, la notevole attenzione sui ritardi e sulle difficoltà della campagna vaccinale sta facendo perdere di vista un dato di fatto fondamentale: la realizzazione di vaccini anti-Covid in meno di 12 mesi è uno straordinario successo della scienza, insperato per la sua rapidità e raggiunto grazie alla collaborazione fra attori pubblici e privati. Il clima di cooperazione che ha portato a questo risultato non deve venire meno ora nella gestione della produzione del siero e nella sua distribuzione.
Ricostruire l’Italia: un Recovery Plan per le nuove generazioni
In risposta alle conseguenze economiche della pandemia l’Unione Europea ha mobilitato risorse senza precedenti, oltre 2.400 miliardi di euro. La parte più consistente, 672,5 miliardi, servirà per finanziare la Recovery and Resilience Facility: metà attraverso sovvenzioni, l’altra metà con prestiti. L’abbandono del percorso di austerità e la rinnovata solidarietà tra gli Stati membri hanno permesso all’Italia di poter contare su 200 miliardi di euro tra sovvenzioni e prestiti.
Quale impegno dei giovani italiani nella gara per l’innovazione tecnologica
Nonostante l’Italia si confermi sempre più una nazione ricca di eccellenze, risulta evidente quanto margine di crescita ci sia ancora nelle giovani generazioni per la comprensione e applicazione dell’innovazione tecnologica. L’attuale pandemia da COVID-19, e la possibilità di arginarla grazie all’uso di vaccini Mrna, hanno ulteriormente sottolineato la necessità di investire in ricerca e innovazione per ottenere valore sociale ed economico.
L’investimento in ricerca e sviluppo: perché conviene all’Italia?
La ricerca è uno dei principali asset su cui l’Italia deve puntare per rilanciare il proprio sistema economico. La pandemia e la rapida risposta del mondo scientifico al virus hanno reso ancora più evidente l’importanza di un ecosistema competitivo in questo ambito. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza offre l’occasione per investire sia nella ricerca di base sia nelle successive fasi di sviluppo e trasferimento tecnologico. Il Paese può contare su alcuni progressi compiuti negli ultimi anni, ma sono ancora necessari interventi in diversi ambiti.
Il Mezzogiorno d’Italia: chiave di rilancio per l’economia italiana?
Il Mezzogiorno necessita l’elaborazione di una visione per il futuro, partendo dalla riflessione sui punti di forza del sistema e un approfondito esame delle criticità, per giungere all’individuazione di proposte alternative, concentrate sulle capacità competitive dei territori meridionali. Obiettivo: migliorare il business environment.
Il sistema sanitario tra gestione della quotidianità e risposta alle emergenze
Il sistema sanitario italiano continua ad essere esposto a un grande stress determinato dalla pandemia di coronavirus. Il dispiegamento di risorse, economiche e organizzative, necessarie a affrontare l’emergenza non deve però mettere in secondo piano le questioni strutturali che la tutela della salute pone a una popolazione in costante invecchiamento. La pandemia deve essere piuttosto un’opportunità per mettere in luce le criticità esistenti e creare nuovi modelli per affrontare il futuro ritorno alla normalità.
Ricerca e innovazione nelle life sciences
La quotidianità che tutti gli individui e le organizzazioni hanno vissuto per effetto della pandemia di Covid-19 ha messo più che mai in evidenza che salute e ricchezza di una nazione viaggiano di pari passo. Al centro dell’agenda politica e degli obiettivi di tutti i governi, la ricerca della salute caratterizzerà il processo di ricostruzione di tutti gli Stati nei mesi a venire.
Il passaggio generazionale in Italia
Le aziende sono attori fondamentali per la ripresa di un’economia come quella italiana, duramente colpita dalla pandemia. E perché questa ripresa sia di successo bisogna guardare all’ossatura del sistema economico: le innumerevoli piccole e medie imprese familiari. Oggi il passaggio di testimone fra le generazioni diventa, quindi, un tema ancor più importante di quanto non lo sia stato negli ultimi decenni della storia italiana. In gioco c’è l’esito di importanti sfide che attendono la manifattura nazionale: la trasformazione digitale e la transizione ambientale.
Fare impresa in Italia
“Fare impresa” è una locuzione che evoca complessità e sfide, specie se essa è accompagnata dal complemento di luogo “in Italia”, un Paese contraddistinto da problemi strutturali ed insanabili contraddizioni. Problemi strutturali sostanziantisi in una burocrazia lenta e farraginosa, nell’assenza di certezza del diritto – dovuta sia ai repentini e ripetuti emendamenti legislativi, sia all’incoerenza e alla lentezza nell’applicazione giudiziale delle leggi – e in un’eccessiva difficoltà nell’accesso al credito.
Scienza, politica, società: diverse velocità, sfide comuni
Il rapporto fra politica, scienza, e società sta sempre più assumendo un ruolo fondamentale per affrontare le sfide poste dalla modernità. Una alleanza forte fra istituzioni politiche, scienziati, esperti e cittadini è un elemento essenziale per sconfiggere la pandemia globale, ma è anche un prerequisito irrinunciabile per il successo di politiche volte all’inversione di marcia nel cambiamento climatico, così come nell’introduzione di nuove tecnologie e nuove soluzioni in grado di migliorare la qualità della vita, il benessere, e la ricchezza delle società moderne.
Premio Aspen Institute Italia 2020 per la ricerca e la collaborazione scientifica fra Italia e Stati Uniti
Orbital angular momentum microlaser[1] – Un laser a semiconduttore di dimensioni micrometriche che produce luce vorticosa sfruttando un “punto eccezionale quantistico”: questo lo studio che ha vinto la quinta edizione del
Donne e sicurezza: abbattere barriere e stereotipi
Donne e lavoro, un binomio strategico ma ancora non completamente affermato nelle società contemporanee, soprattutto in alcuni settori generalmente percepiti come maschili. Esistono professioni in cui le donne non sono ancora presenti in maniera consistente, laddove vecchie barriere e nuovi stereotipi, come quelli individuati dalla ricerca condotta dal Dipartimento di scienze storiche giuridiche e sociali dell’Università di Siena, impediscono un pieno accesso.
Future by quality: life sciences e ricerca in Italia
I Parchi Scientifici e Tecnologici sono un elemento fondamentale dell’ecosistema dell’innovazione. La loro capacità di connettere esperienze e discipline diverse, creando reti tra centri di ricerca, spin-off, start-up, incubatori, business angel e venture capitalist, è un grande elemento di competitività per un Paese, oltre a rappresentare una grande opportunità a livello territoriale.
Mobilità sociale: i giovani e il merito
Il fenomeno ormai costante di una mobilità sociale ridotta si può spiegare essenzialmente disegnando un quadro chiaro della corrente mappatura sociale. La formazione universitaria ha in questo contesto un ruolo estremamente importante all’interno dato che riuscire ad ottenere una buona formazione superiore è uno dei fondamentali prerequisiti per passare ad uno status sociale ed economico più elevato.