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Italia

  • Firenze
  • 18 Novembre 2011
     
     

    Italiani all’estero e Italiani in Italia: radici, paradigmi di successo, internazionalizzazione

      In Italia, forse come in nessun altro Paese occidentale, la cultura ha rappresentato un fattore aggregante: la forza delle antiche radici condivise e la grandezza della storia comune hanno costantemente preservato nei secoli un’identità nazionale, malgrado la lunga divisione in svariati piccoli Stati. Il sentire comune degli italiani è un tratto identitario che si è composto nonostante la frammentazione dei luoghi e che ha trovato una più compiuta condivisione grazie alle migrazioni interne del secondo dopoguerra.

    • Roma
    • 30 Settembre 2011
       
       

      L’Italia unita. I giovani, la storia, il futuro

        Il 150° anniversario dell’Unità d’Italia è stato occasione di rinnovata riflessione e testimonianza dei valori del nostro Paese da parte degli Aspen Junior Fellows che, nella loro Conferenza Annuale, hanno anche celebrato i dieci anni di vita del gruppo. Il tema dell’incontro, “L’Italia Unita.

      • Milano
      • 28 Marzo 2011
         
         

        Una riflessione sulla memoria e sull’identità nazionale

          Grande patria tricolore e piccole patrie dei campanili. Dualismo tra Nord e Sud e omologazione indotta dai processi globali. Italia come idea antica, già presente in Dante, e come Stato nazionale relativamente giovane, sorto un secolo e mezzo fa. Un Paese che all’interno appare ripiegato sulle sue difficoltà, ma all’esterno è ammirato per arte, cultura e stile di vita. È l’immagine contraddittoria e multiforme emersa dall’incontro «Una riflessione sulla memoria e sull’identità nazionale».

        • Milano
        • 21 Marzo 2011
           
           

          La vitalità dei territori italiani. I fattori di successo

            La vitalità dei territori è un elemento essenziale per un Paese come l’Italia che ha nella pluralità dei modelli di sviluppo una delle caratteristiche della propria economia. I grandi contrasti esistenti fra le diverse regioni devono essere compresi ed affrontati per contribuire a un corretta crescita della dimensione locale che sia rispettosa delle peculiarità territoriali e al contempo sia capace di affrontare le sfide poste dalla globalizzazione.

          • Roma
          • 6 Luglio 2011
             
             

            Le imprese internazionali per la crescita del sistema Italia

              Il tema dell’incontro ha impegnato i partecipanti sul ruolo delle imprese a capitale estero nell’economia italiana e in particolare su una riflessione mirata ad individuare modalità e azioni che consentano di migliorare il flusso degli investimenti dall’estero.

            • Roma
            • 26 Maggio 2011
               
               

              L’Italia declinata al futuro. Valori, cultura, competenze, competitività

                Il tema dell’incontro ha impegnato i partecipanti ad interpretare le singole sfide dell’Italia attraverso un modello di riferimento più ampio. La proiezione inerziale di lungo periodo rappresenta un Paese che invecchia, con una crescente immigrazione, un allargamento del dualismo Nord-Sud, la permanenza di un penalizzante deficit pubblico, una produttività insufficiente a mantenere il benessere raggiunto. Questo quadro alimenta la storica e diffusa retorica italiana del declino e della sconfitta.

              • Roma
              • 12 Ottobre 2011
                 
                 

                Cultura, politica ed economia: l’interesse collettivo dall’Unità d’Italia a oggi

                  In principio fu il binomio “libertà e indipendenza”: l’ideale risorgimentale per eccellenza, l’anelito di generazioni di aspiranti italiani che – dal Congresso di Vienna al 1861, così come nelle appendici belliche del decennio successivo – dedicarono pensiero e azione, sangue e speranze all’unificazione dell’Italia. Un ideale diventato realtà, una conquista consegnata alla storia.

                • Roma
                • 14 Settembre 2011
                   
                   

                  Condividere il futuro: l’alleanza fra Stato e Mercato per un nuovo contratto sociale

                    L’invecchiamento della popolazione, il prossimo pensionamento dei baby boomer, il prolungato ristagno economico, l’assottigliarsi delle risorse pubbliche sono elementi che spingono l’Italia, come gran parte dei Paesi sviluppati, a interrogarsi sul rapporto tra offerta pubblica e privata di protezione sociale.

                  • Cernobbio
                  • 5 Novembre 2010
                     
                     

                    Cultura, leadership, responsabilità

                      Un modello di società più armonico e sostenibile, proiettato al futuro, ma al contempo ancorato alle radici della nostra identità nazionale. Con la crisi globale la ricerca di questo nuovo paradigma di sviluppo ha restituito anche in Italia una centralità, altrimenti forse compromessa, al fattore “cultura”. Relegata nel dettato per taluni criptico dell’art.

                    • Cernobbio
                    • 5 Novembre 2010
                       
                       

                      L’Italia e le sfide del futuro. Verso il 2020

                        Si è discusso di scenari istituzionali con un esame dei cambiamenti in atto a livello globale ed europeo e i processi di riforma necessari a livello nazionale. Da un lato, la ricerca di più stabili equilibri macroeconomici globali si accompagna al dibattito europeo sul rafforzamento delle regole fiscali, sulla revisione del patto di stabilità, sulla disponibilità di un’adeguata strumentazione di emergenza. Dall’altro, la capacità di governo dei singoli paesi, ivi compresa l’Italia, è ridotta dalla moltiplicazione dei poteri di veto e da eccessi di regolamentazione normativa e burocratica.

                      • Milano
                      • 8 Febbraio 2010
                         
                         

                        Quali le radici culturali dell’Italia?

                          Radici da declinare al plurale, come composizione di un mosaico di contributi e significati, a volte anche conflittuali. Le fondamenta della cultura italiana non possono essere altrimenti descritte: una pluralità di conoscenze, costumi e saperi che hanno maturato nel tempo un carattere unitario. Il risultato è una originale composizione delle differenze generate da tre grandi epoche storiche segnate rispettivamente dalla preponderanza dei Comuni medievali, dalle nuove teorie scientifiche di matrice rinascimentale e dalla rivoluzione industriale.

                        • Roma
                        • 21 Gennaio 2010
                           
                           

                          Quali nuovi indicatori di benessere e ricchezza per l’Italia?

                            Il dibattito sulla necessità di ampliare l’orizzonte degli indicatori economici – in particolare quello sulla misurazione del PIL – ha suscitato, all’estero come in Italia, un’ampia serie di riflessioni. Lo studio Aspen Institute-Fondazione Edison, “L’Italia nella nuova geo-economia del G20”, intende essere un contributo a tale discussione.Dallo studio emerge un’Italia meglio posizionata rispetto alle classifiche tradizionali. Il confronto con le altre economie industrializzate è favorevole in una moltitudine di campi.

                          • Milano
                          • 26 Aprile 2010
                             
                             

                            I punti di forza e di debolezza dell’Italia

                              Sono oltre dieci i punti percentuali di differenziale di crescita che negli ultimi 10 anni separano l’Italia dalla media dei paesi dell’eurozona: e se è vero che alcuni di questi hanno avuto una crescita non sostenibile, perché basata sull’espansione dell’indebitamento privato o pubblico, resta comunque penalizzante il confronto con paesi più virtuosi come Germania e, soprattutto, Francia. Tale ritardo è in parte dovuto alle difficoltà del Mezzogiorno, che si presenta oggi come pericolosamente simile alla Grecia, e su molti fattori anche nettamente più debole.

                            • Milano
                            • 3 Maggio 2010
                               
                               

                              La dimensione “economica” della malavita

                                I processi di globalizzazione hanno reso più complessa la lotta alla malavita. Le attività criminali si sono allargate su scala mondiale, crescendo insieme all’internazionalizzazione degli scambi commerciali e all’intensificarsi del fenomeno migratorio. Al tempo stesso, la presenza malavitosa ha mantenuto una dimensione locale forte, basata sul radicamento territoriale e sulla penetrazione nel tessuto sociale.

                              • Roma
                              • 9 Giugno 2010
                                 
                                 

                                Le frontiere dell’identità

                                  Identità è una parola “multipla”: non ne esiste, paradossalmente, una sola, ma molte che hanno  caratteritische, origini e processi di costruzione diversi. L’identità individuale, ad esempio, viene spesso messa in discussione nel momento in cui viene affermata: è S.Agostino a spiegare che proprio il senso del dubbio caratterizza i momenti fondamentali della vita. L’io prende consapevolezza di sé per un processo di sottrazione: sono tutto meno quello che non sono.

                                • Cernobbio
                                • 5 Novembre 2010
                                   
                                   

                                  Investire in conoscenza: più innovazione, migliori infrastrutture, nuova istruzione

                                    Sono tre i grandi temi da cui ripartire per consentire all’Italia di affrontare in modo competitivo le nuove e sempre più pressanti sfide globali: le politiche dell’innovazione, le infrastrutture tangibili e intangibili per il sistema della conoscenza e i modelli di istruzione per favorire occupazione e competitività.

                                  • Cernobbio
                                  • 5 Novembre 2010
                                     
                                     

                                    Sistema industriale, territorio, coesione sociale

                                      Il sistema industriale italiano è riuscito ad attraversare la crisi mantenendo la propria posizione di  preminenza nel settore manifatturiero a livello europeo e mondiale. La sostanziale tenuta del tessuto produttivo ha permesso all’economia di reagire, ma i segnali di ripresa restano fragili. Per far fronte a questa situazione è necessario recuperare competitività partendo dai vantaggi strutturali del Paese, rappresentati dalla flessibilità delle piccole e medie imprese e dalla coesione del territorio.

                                    • Lecce
                                    • 23 Ottobre 2009
                                       
                                       

                                      Incontro-dibattito: L’Italia e il suo Sud

                                        Parlando “dei Sud” e non più “di Sud” si è tentato, negli ultimi anni, di mitigare la permanenza della grave e irrisolta questione meridionale, cercando di far passare l’idea che, nella differenziazione tra aree del Mezzogiorno, potesse attecchire l’inizio di un generale cambiamento e di una lenta rinascita.

                                      • Milano
                                      • 9 Ottobre 2009
                                         
                                         

                                        Come riattivare la crescita

                                          L’obiettivo di promuovere in tempi brevi una ripresa duratura è il tema principale dell’agenda economica dei paesi occidentali. Il disagio sociale conseguente alla recessione è espresso da 22 milioni di disoccupati in Europa. A un eccesso di capacità produttiva si associa una minore utilizzabilità della leva dell’indebitamento (che aveva “drogato” il sistema economico innescando la crisi). Stiamo uscendo dalla crisi, ma presto si evidenzieranno importanti differenziali di performance e di qualità della vita fra i vari paesi occidentali.