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Attività nazionali

  • Roma
  • 8 Novembre 2012
     
     

    Immigrazione e integrazione: le sfide per la società italiana

      Gli stranieri presenti in Italia sono passati dall’1% nel 1991 all’odierno 7,5% della popolazione residente, contribuendo al PIL nazionale per oltre il 12%. Molti di loro hanno scelto di stabilirsi in maniera permanente in Italia, vi hanno comprato casa (20% dei migranti) e i lori figli frequentano le scuole italiane. 

      Il passaggio da una Italia terra di emigranti a paese di immigrazione è, dunque, un fatto recente e che presenta importanti differenze rispetto a quanto accade in Francia, Inghilterra, Germania o altri paesi in cui tale fenomeno è presente.

    • Roma
    • 30 Maggio 2012
       
       

      Mercato del lavoro, competitività e capitale umano

        Cooperazione e conflitto, condivisione di una missione e scontro a prescindere: da decenni il rapporto tra lavoro e capitale in Italia sembra scontare periodicamente l’oscillazione tra queste antinomie. Da un lato, una concezione dell’impresa vissuta come comunità di uomini e donne tesa al perseguimento di obiettivi comuni. Dall’altro, un approccio più classista, fondato su una contrapposizione degli interessi tra tutti gli attori del mercato del lavoro. Nel mezzo lo Stato e la sua funzione di indirizzo e regolazione dei processi economici e sociali.

      • Milano
      • 23 Gennaio 2012
         
         

        La ricerca scientifica per la crescita dell’Italia

          Quello tra ricerca e sviluppo (R&S) è, almeno sulla carta, un binomio inscindibile. In qualsiasi disciplina, infatti, la ricerca – intesa come attività umana volta a scoprire o investigare con metodo scientifico oggetti, fenomeni o processi – ha un potenziale impatto sulla società.

        • Milano
        • 24 Settembre 2012
           
           

          Sistema bancario e sistema industriale: costruire un rapporto virtuoso per sostenere l’economia reale

            L’attuale crisi finanziaria, che ha una natura evidentemente sistemica, è condizionata in questa fase soprattutto dalla percezione dei fattori di rischio legati alla fragilità dell’economia reale e del sistema bancario. Gli sforzi compiuti in campo politico, economico e monetario – a livello nazionale ed europeo – sembrano aver prodotto unallentamento delle pressioni speculative sui mercati e un timido recupero di fiducia da parte degli investitori internazionali.

          • Milano
          • 6 Giugno 2011
             
             

            Le imprese esportatrici: azioni per il rilancio e nuove opportunità

              Le esportazioni saranno il motore della crescita nei prossimi anni per tutti i paesi europei e, in modo particolare, per l’Italia. Il rapido sviluppo delle economie emergenti richiama, infatti, crescenti importazioni non solo di beni strumentali, ma anche di beni di consumo. È necessario, quindi, che un’economia, tradizionalmente orientata all’export come quella italiana, sappia cogliere le opportunità che si aprono sui mercati mondiali.

            • Milano
            • 11 Aprile 2011
               
               

              L’industria del design: un valore aggiunto per la crescita del Paese

                Un valore aggiunto pari a oltre 140 miliardi di euro con circa 3 milioni e 300 mila occupati.  È la fotografia, in cifre, del motore del sistema manifatturiero nazionale, trainato dai settori di punta – le cosiddette “4 A” – del made in Italy: automazione-meccanica, abbigliamento-moda, alimentare-bevande, arredo-legno. Quest’ultima filiera, in particolare, produce per l’industria italiana un surplus altissimo in termini assoluti, superiore, ad esempio, a quello generato dalla farmaceutica inglese o dalla chimica francese.

              • Roma
              • 18 Maggio 2011
                 
                 

                Il risparmio italiano per lo sviluppo e il benessere del Paese

                  La fotografia del risparmio italiano continua a evidenziare la posizione di forza di un Paese che detiene una ricchezza netta pro-capite fra le maggiori al mondo. Il quadro sarebbe tuttavia incompleto se non si citassero due aree di divergenza rispetto, soprattutto, agli altri maggiori paesi europei. Da un lato, l’Italia sta registrando, negli ultimi anni, una flessione della propensione al risparmio che si configura sempre più come un trend strutturale più che come un fenomeno di breve respiro.

                • Roma
                • 1 Marzo 2011
                   
                   

                  I servizi di informazione per la sicurezza: proteggere gli interessi nazionali

                    Gli scenari dell’economia globalizzata mostrano una competizione che non si svolge più solamente tra imprese ma contrappone in maniera sempre più serrata i “sistemi-Paese”.

                    Questa tendenza ha determinato un progressivo ampliamento della nozione di “sicurezza nazionale”, nella quale molti Stati includono oggi la sicurezza economica e finanziaria. 

                  • Roma
                  • 6 Luglio 2011
                     
                     

                    Le imprese internazionali per la crescita del sistema Italia

                      Il tema dell’incontro ha impegnato i partecipanti sul ruolo delle imprese a capitale estero nell’economia italiana e in particolare su una riflessione mirata ad individuare modalità e azioni che consentano di migliorare il flusso degli investimenti dall’estero.

                    • Milano
                    • 21 Febbraio 2011
                       
                       

                      La finanza per la crescita

                        Tradizionalmente il sistema bancario ha svolto un ruolo fondamentale per la crescita destinando il risparmio dei cittadini al finanziamento delle attività produttive delle imprese.

                      • Roma
                      • 7 Giugno 2011
                         
                         

                        Verso una nuova corporate governance: proposte e strumenti

                          Negli utimi anni la corporate governance delle imprese italiane si è evoluta in modo rapido e incisivo, ma per certi versi disordinato. Un processo partito negli anni novanta, soprattutto sulla scorta delle privatizzazioni intendeva rendere il mercato finanziario più attraente per gli investitori italiani e stranieri fornendo maggiori garanzie a protezione degli azionisti di minoranza.

                        • Roma
                        • 27 Aprile 2011
                           
                           

                          I servizi di informazione per la sicurezza: proteggere gli interessi del sistema finanziario e industriale italiano

                            Dopo la riforma dei Servizi di informazione, la loro attività non è più limitata alla protezione degli interessi politici e militari del Paese, ma si estende anche a quelli “economici, scientifici e industriali”.

                            L’attività degli Organismi informativi diventa così uno strumento strategico a disposizione del Governo e delle sue scelte finalizzate alla tutela e valorizzazione delle capacità competitive del Paese, messe ogni giorno alla prova dalle sfide della globalizzazione, i cui scenari sono caratterizzati da forti contiguità tra politiche industriali e sicurezza nazionale.

                          • Milano
                          • 25 Luglio 2011
                             
                             

                            I nuovi aspetti della povertà. Una sfida per la politica, società e imprese

                              Le nuove forme di povertà riguardano, in Italia come in Europa, prevalentemente fasce di popolazione che sono entrate in una condizione di vulnerabilità sociale ed economica provenendo da posizioni relativamente protette. Un fenomeno a cui si affiancano altre manifestazioni di disagio derivate dall’intensificarsi dei flussi migratori.

                            • Milano
                            • 13 Giugno 2011
                               
                               

                              La salute dei cittadini e la sfida della sostenibilità

                                Una riflessione sul futuro del Servizio Sanitario Nazionale deve innanzitutto partire dall’analisi sul valore prodotto per il Paese in termini di salute. Dal 1951 a oggi in Italia l’aspettativa di vita è aumentata di 1 mese ogni 4. L’Italia è il paese più longevo in Europa: gli over 65 sono già il 20% della popolazione, ovvero 12 milioni, di questi 3,5 milioni hanno più di 80 anni (6%). Entro il 2050 gli over 65 aumenteranno di 8,6 milioni, oltre la metà (4,7) per la crescita degli over 80, la cui percentuale sul totale della popolazione è destinata a più che raddoppiare.

                              • Roma
                              • 12 Ottobre 2011
                                 
                                 

                                Cultura, politica ed economia: l’interesse collettivo dall’Unità d’Italia a oggi

                                  In principio fu il binomio “libertà e indipendenza”: l’ideale risorgimentale per eccellenza, l’anelito di generazioni di aspiranti italiani che – dal Congresso di Vienna al 1861, così come nelle appendici belliche del decennio successivo – dedicarono pensiero e azione, sangue e speranze all’unificazione dell’Italia. Un ideale diventato realtà, una conquista consegnata alla storia.

                                • Milano
                                • 26 Settembre 2011
                                   
                                   

                                  Venture capital e start-up: strumenti per l’innovazione e l’occupazione giovanile

                                    L’Italia vive da tempo una situazione paradossale: tante idee, ma poca innovazione e poca occupazione qualificata per i giovani cervelli che di tali idee sono la fonte principale. Le risorse intellettuali presenti, abbondanti e a basso costo, si trovano imbrigliate da una combinazione di scarsa progettualità e scarsa capacità di comunicazione fra i diversi soggetti in grado di garantire che le buone idee diventino buone innovazioni.

                                  • Roma
                                  • 14 Settembre 2011
                                     
                                     

                                    Condividere il futuro: l’alleanza fra Stato e Mercato per un nuovo contratto sociale

                                      L’invecchiamento della popolazione, il prossimo pensionamento dei baby boomer, il prolungato ristagno economico, l’assottigliarsi delle risorse pubbliche sono elementi che spingono l’Italia, come gran parte dei Paesi sviluppati, a interrogarsi sul rapporto tra offerta pubblica e privata di protezione sociale.

                                    • Milano
                                    • 28 Marzo 2011
                                       
                                       

                                      Una riflessione sulla memoria e sull’identità nazionale

                                        Grande patria tricolore e piccole patrie dei campanili. Dualismo tra Nord e Sud e omologazione indotta dai processi globali. Italia come idea antica, già presente in Dante, e come Stato nazionale relativamente giovane, sorto un secolo e mezzo fa. Un Paese che all’interno appare ripiegato sulle sue difficoltà, ma all’esterno è ammirato per arte, cultura e stile di vita. È l’immagine contraddittoria e multiforme emersa dall’incontro «Una riflessione sulla memoria e sull’identità nazionale».

                                      • Roma
                                      • 26 Ottobre 2011
                                         
                                         

                                        Eurobond: l’intreccio tra politica ed economia

                                          L’idea di introdurre titoli di debito pubblico europeo – i cosiddetti Eurobond – non è recente: risale, infatti, al 1993 quando Jacques Delors propose, sia pure in forma embrionale, l’emissione di obbligazioni europee per finanziare gli investimenti in infrastrutture della Comunità Europea. Dopo una fase di lungo silenzio, il dibattito politico sugli Eurobond è ripreso e si è progressivamente intensificato con la crisi finanziaria del 2008 e, soprattutto, a ridosso dell’attuale fase di instabilità dei mercati legata alla crisi dei debiti sovrani europei.