Per una ripresa sostenibile dell’Italia
Non un fuoco di paglia, ma una realtà positiva a medio e lungo termine: la ripresa nel periodo post-pandemico dovrebbe essere caratterizzata da alcuni elementi strategici come sostenibilità economica, sociale ambientale e istituzionale, ovvero i punti fondamentali dell’agenda 2030. È quello che indica la Commissione Europea ed è quello che, secondo il Governo italiano, deve caratterizzare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
La transizione energetica sostenibile: opportunità, criticità e ricadute sul territorio
Per la prima volta l’umanità si trova davanti a una transizione energetica che ha obiettivi e orizzonti temporali stringenti e definiti. Si tratta di una sfida importante che per avere successo deve coinvolgere il numero più ampio possibile di attori a livello globale: non solo Stati, ma anche aziende e privati cittadini. L’Unione Europea in questo campo ha assunto una direzione chiara e un ruolo di leadership globale, facendo della riduzione delle emissioni di Co2 uno dei pilastri dei propri programmi.
Ricostruire l’Italia: un Recovery Plan per le nuove generazioni
In risposta alle conseguenze economiche della pandemia l’Unione Europea ha mobilitato risorse senza precedenti, oltre 2.400 miliardi di euro. La parte più consistente, 672,5 miliardi, servirà per finanziare la Recovery and Resilience Facility: metà attraverso sovvenzioni, l’altra metà con prestiti. L’abbandono del percorso di austerità e la rinnovata solidarietà tra gli Stati membri hanno permesso all’Italia di poter contare su 200 miliardi di euro tra sovvenzioni e prestiti.
A new Green Deal between Europe and the US
Non solo tardi. Stavolta l’Unione Europea ha conquistato una posizione di avanguardia sul tema dell’energia verde e sulla lotta al cambiamento climatico. Tanto da dare poi il via a passi importanti di altri paesi, prima fra tutti, la Cina seguita da Giappone, Sud Africa, Corea del Sud e, naturalmente, dagli Stati Uniti. L’elezione di Joe Biden alla Casa Bianca e la nomina di John Kerry con rango di ministro alla “climate diplomacy” fa presagire un rilancio della cooperazione transatlantica proprio su Green Deal, e non solo.
Politiche, costi e finanziamenti della rivoluzione verde in Europa e negli Stati Uniti
Roma, 7 dicembre 2020 – Aspen Institute Italia, in collaborazione con Enel, organizza l’Aspenia Talk in modalità digitale “A new Green Deal between Europe and the US”. L’incontro si svolge su piattaforma Zoom.
Come massimizzare il patrimonio energetico dell’Italia? (Quinta edizione)
Il 2020 ha imposto uno scenario di analisi completamente diverso rispetto al passato, dominato dagli impatti profondi della pandemia e con caratteristiche così fluide da rendere molto difficile ogni previsione. La domanda fondamentale riguarda la strutturalità o meno del cambiamento e, in ambito energetico, se il cambiamento stesso potrà accelerare o rallentare la decarbonizzazione, fermo restando che l’industria energetica rimane un settore su cui puntare per cogliere appieno le opportunità della fase di ripartenza.
The Pandemic and the power sector
Nonostante i grandi ostacoli strutturali e i cicli di alti e bassi che ha attraversato, la transizione energetica globale, iniziata già da vari anni, continua il suo corso. La pandemia oggi in atto e la conseguente recessione economica sono arrivate in un momento critico da questo punto di vista.
Le infrastrutture per la ripresa economica del Paese
L’accordo del 21 luglio garantisce risorse in arrivo dall’Europa per affrontare le conseguenze economiche del COViD-19. Settori strategici come quello delle infrastrutture avranno significativi sostegni. Esistono però alcune complessità – sia di natura tecnica che di natura istituzionale – che rischiano di rallentare l’erogazione dei fondi.
Recovery Fund: dall’accordo alle azioni concrete per il rilancio del Paese
Il via libera al Recovery fund è un importante segnale di attenzione da parte dell’Europa a un processo di sviluppo condiviso: un orizzonte che per diverso tempo è sembrato solo una remota possibilità e che ora si è concretizzato. Adesso tuttavia inizia, per le istituzioni europee e per i Paesi interessati. la parte più delicata: il passaggio dall’importante accordo politico alla pratica.
Economia sostenibile e responsabile: il ruolo della finanza
L’attenzione alla sostenibilità è presente da tempo nel mondo finanziario, con una crescita significativa e costante negli ultimi anni degli investimenti attenti ai criteri ESG (Ambiente, Sostenibilità e Governance). L’epidemia di coronavirus, lungi dal rappresentare un freno, si sta dimostrando un acceleratore di questa tendenza: anche gli investitori, infatti, vogliono cogliere le opportunità di una ripartenza e di una ricostruzione che si annunciano ‘verdi’.
Global health and climate change: why the Green Deal remains crucial
La fase più acuta della pandemia ha causato, con i lockdown quasi ovunque nel mondo, una sorta di enorme esperimento nel controllo dell’inquinamento atmosferico, soprattutto nei grandi centri urbani – con vantaggi tangibili per la salute pubblica, seppure certamente di breve termine e ancora difficili da quantificare. Si tratta, in ogni caso, di un “rimedio” del tutto eccezionale e chiaramente non sostenibile. Eppure, ci sono alcuni importanti overlap tra le misure per la fase post-pandemia e l’azione a tutela dell’ambiente.
Ripensare e rilanciare il turismo dopo la pandemia
La crisi pandemica in atto è solo l’ultima delle crisi in ordine di tempo dopo l’11 settembre, le primavere arabe, la crisi finanziaria del 2008 e Brexit. Per non parlare dei cambiamenti climatici, che rappresentano una sorta di “ombrello“ delle ultime emergenze.
Proposte per il futuro dell’Italia dei giovani di Aspen Institute Italia
L’impatto economico, sociale e geopolitico di COVID-19 presenta sfide la cui gestione avrà conseguenze significative e a lungo termine per il futuro del Paese. In Italia, tra i paesi più colpiti dalla pandemia, l’emergenza da COVID-19 si sovrappone a debolezze strutturali del sistema Paese e una corretta risposta appare particolarmente difficile ma strategica.
Politica ed economia di un “green deal ” in Europa
La transizione energetica e la lotta ai cambiamenti climatici sono al centro del programma politico dalla Commissione Europea presieduta da Ursula Von der Leyen che ha proposto investimenti nell’ordine di 260 miliardi, una parte consistente dei quali dovrebbe andare alla ricerca. Un programma ambizioso che necessita l’impegno e il coinvolgimento anche del mondo imprenditoriale privato.
La grande convergenza. Innovazione energetica e nuova economia
Sarà la convergenza tecnologica ed economica di rete elettrica e gas naturale a caratterizzare la transizione energetica futura e spetterà ad un sistema dei trasporti moderno contribuire a creare un sistema energetico più sostenibile efficiente e circolare. Si andrà verso un cambio del mix energetico: se, infatti, oggi il 46% della produzione elettrica è ricavata da carbone e energia nucleare, per il 2030 si prevede una considerevole crescita delle energie rinnovabili.
XXI Riunione Annuale degli Amici di Aspen – Climate change e qualità dell’aria
Ogni anno si verificano milioni di morti premature ed evitabili a causa dell’inquinamento atmosferico indoor e outdoor. Fonti diverse offrono dati diversi, ma si tratta sempre di milioni di morti (tra i 7 e i 9); di questi 88.000 sono solo in Italia. Malattie che colpiscono tutti gli organi – dal cervello, ai polmoni, al cuore, al metabolismo – sono sempre più riconducibili agli effetti dell’inquinamento; molti inquinanti superano anche la barriera ematoencefalica e risultano neurotossici.
Conferenza Annuale Aspen Junior Fellows – Riconciliare Ambiente e Sviluppo
La consapevolezza delle scelte da compiere per riconciliare ambiente e sviluppo e l’importanza del fattore tempo sono state al centro del dibattito che ha animato la Conferenza annuale Aspen Junior Fellows del 2019. La percezione del cambiamento del clima cresce e si diffonde. Quest’anno ha visto l’emergere del “fenomeno Greta” e le manifestazioni di giovani in tutto il mondo per chiedere iniziative tempestive. Si pongono questioni di etica individuale e collettiva e si acuiscono le frizioni nel rapporto tra le generazioni.
Come massimizzare il patrimonio energetico dell’Italia?
Creazione di ricchezza, domanda energetica ed emissioni di CO2 hanno proseguito la loro corsa anche nel 2018, accentuando le tendenze dell’anno precedente. Ogni giorno che passa il problema della limitazione delle emissioni diventa più stringente, mostrando sempre più chiaramente tutta la sua complessità. Complessità che emerge sin dalla fase di determinazione dello stesso: la misurazione delle emissioni per Paese su base annua non restituisce una visione olistica del fenomeno.
Il nuovo ruolo dell’impresa tra sfide ambientali e territorio
La seconda conferenza del progetto Aspen Corporate Initiative rivolto ai Direttori Relazioni Esterne, Istituzionali e Comunicazione delle aziende aderenti all’Aspen si è aperta con una sessione dedicata al futuro dei rapporti transatlantici. La crisi dei rapporti tra Europa e Stati Uniti non è dovuta soltanto alle recenti scelte politiche di Donald Trump, ma ha radici più antiche e soprattutto ha avuto un impatto non lieve sull’intero sistema della geopolitica internazionale.
Women empowerment, financial inclusion and sustainable development: public choices and private partnership
L’empowerment delle donne passa attraverso un insieme di misure che chiamano in causa gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, la loro dimensione sociale, economica ed ambientale. Anche la dimensione finanziaria ha acquisito un’importanza crescente nel mondo contemporaneo. Tuttavia le donne sono poco presenti in questa sfera. Servono politiche ed azioni per una “finanza sostenibile” che guardi alle donne quali soggetti essenziali della crescita economica anche nei suoi aspetti di inclusione.
L’economia circolare e la sfida della sostenibilità
L’Italia è di gran lunga la superpotenza europea dell’economia circolare, dato che recupera il doppio delle materie prime della media europea, molto più dei tedeschi in tutti i settori, ma in particolare in quelli ipercompetitivi come il legno-arredo. Molto però bisogna migliorare nella corretta gestione di tutte le fasi del ciclo dei rifiuti – dalla raccolta, al recupero, allo smaltimento – è in primo luogo parte integrante di un modello di economia circolare.