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giovani

  • Milano
  • 30 Marzo 2015
     
     

    Giovani e robot. L’impresa digitale e il suo futuro

      Non sono ancora essere umani, ma certamente i robot hanno ormai un ruolo centrale nel mondo del lavoro e della produzione. Automazione e robotica, da alcuni viste come possibile  rischio per l’occupazione, sono in realtà un modo per offrire  ai giovani, e non solo a loro, nuove  realtà lavorative. Perché nel settore elettronico applicato alla robotica, ad esempio, gli ingegneri sono sempre richiesti, così come i programmatori, entrambi necessari per ideare e gestire e macchine sofisticate.

    • Roma
    • 1 Dicembre 2014
       
       

      Riforme necessarie, necessità delle riforme: nuove generazioni e nuove sfide

        Esiste un rapporto fra riforme e nuove generazioni? Thomas Jefferson scrisse che ogni generazione ha il diritto di scrivere la propria costituzione [1] e di darsi le proprie istituzioni. Molti giovani italiani non hanno oggi le opportunità che meritano: questa condizione rende  più urgente le riforme strutturali da anni annunciate. E’ giusto innovare, purchè si definiscano gli obiettivi e il percorso per raggiungerli. Un primo passo riguarda la modifica della legge elettorale per ridurre l’instabilità governativa che ha costantemente pregiudicato numerosi progetti di riforma.

      • Roma
      • 25 Settembre 2013
         
         

        Tavola rotonda Intergenerazionale – L’Italia di oggi e quella che vorremmo

          Con questa Tavola Rotonda si avvia un confronto fra diverse generazioni su temi di comune interesse. “Solo da un incontro di differenti saperi, talenti e idee può nascere una speranza per il nostro futuro e un parziale sollievo dal caos che ci circonda” è l’idea che ha guidato Walter Paepke, fondatore di Aspen Institute.

        • Milano
        • 28 Maggio 2013
           
           

          I giovani e il futuro dell’Italia. Quali risposte deve saper dare una nuova generazione di leader

            L’attuale crisi è un acceleratore del cambiamento e, come l’ideogramma cinese, può essere letta sia come problema che come opportunità. I giovani rappresentano entrambe queste condizioni e sono, pertanto, al centro dell’attenzione. Con un’eredità di speranze ridotte o tradite, le generazioni più giovani appaiono rinunciatarie. Per essere “generazione” occorre, invece, uscire dall’individualità e sentirsi protagonisti del cambiamento, saper assumere la leadership. Sembra invece avvenga il contrario: la reazione è quella di salvarsi individualmente.

          • Milano
          • 24 Ottobre 2013
             
             

            Quale futuro per il capitalismo italiano. Il ruolo dei giovani in un mondo diventato più competitivo

              L’accelerazione della storia e la sua evoluzione in chiave multipolare e reticolare hanno determinato una mutazione del capitalismo: l’emergere della tecnofinanza è stata una delle sue più evidenti degenerazioni. Stanno anche affermandosi delle alternative al capitalismo di concezione smithiana, come la ricetta di Wen Jiabao di “considerare nell’allocazione delle risorse l’importanza della mano visibile del governo tanto quanto quella invisibile del mercato” [1]. 

            • Roma
            • 16 Dicembre 2013
               
               

              Generazione Y e la sfida del lavoro

                I dati sulla crescita e sull’occupazione continuano a fornire un quadro obiettivamente preoccupante per l’Europa, e per l’Italia in particolare. L’economia italiana sta tuttora perdendo posti di lavoro, soprattutto giovanili; la ripresa sarà lenta (e diseguale in diverse aree del paese), con un aumento previsto delle opportunità di lavoro inferiore  alla crescita del PIL.

              • Roma
              • 1 Febbraio 2012
                 
                 

                I giovani e il lavoro

                  L’Italia è un Paese per giovani? Come riformare, alla vigilia della ripresa del negoziato sul lavoro, un sistema malato di egoismo generazionale? Con quali idee, costi e risorse? Sono queste le domande che hanno ispirato un dibattito sulla centralità della “questione giovanile”: una sfida che è parte integrante dell’obiettivo prioritario per lo sviluppo del nostro Paese. 

                • Firenze
                • 18 Novembre 2011
                   
                   

                  Le sfide per una società globalizzata: valorizzare giovani, donne, famiglie

                    Gli storici le definiscono efficacemente “cesure”. Indicano quelle svolte epocali – accadimenti singoli o fenomeni protratti nel tempo – in grado di imprimere una trasformazione irreversibile nei destini dell’umanità. Tale definizione, lungi dall’essere iperbolica, bene si presta a descrivere lo scenario mondiale venutosi a definire negli ultimi vent’anni. Prima il combinato disposto della globalizzazione, della rivoluzione tecnologica, dell’emersione di nuovi Paesi protagonisti nella comunità internazionale. Poi la crisi economica e finanziaria peggiore della storia recente.

                  • Roma
                  • 30 Settembre 2011
                     
                     

                    L’Italia unita. I giovani, la storia, il futuro

                      Il 150° anniversario dell’Unità d’Italia è stato occasione di rinnovata riflessione e testimonianza dei valori del nostro Paese da parte degli Aspen Junior Fellows che, nella loro Conferenza Annuale, hanno anche celebrato i dieci anni di vita del gruppo. Il tema dell’incontro, “L’Italia Unita.

                    • Milano
                    • 26 Settembre 2011
                       
                       

                      Venture capital e start-up: strumenti per l’innovazione e l’occupazione giovanile

                        L’Italia vive da tempo una situazione paradossale: tante idee, ma poca innovazione e poca occupazione qualificata per i giovani cervelli che di tali idee sono la fonte principale. Le risorse intellettuali presenti, abbondanti e a basso costo, si trovano imbrigliate da una combinazione di scarsa progettualità e scarsa capacità di comunicazione fra i diversi soggetti in grado di garantire che le buone idee diventino buone innovazioni.

                      • Roma
                      • 29 Novembre 2011
                         
                         

                        Leadership: modelli e valori emergenti per competere

                          La leadership, diversamente dal management, non è una tecnica: per questo è un bene scarso e, per alcuni, difficilmente trasmissibile. Tuttavia abbiamo necessità di leadership, una risorsa per viaggiare nel tempo, un acceleratore: anticipa il futuro e capitalizza l’esperienza del passato. I valori storicamente stabili della leadership sono riconosciuti: autorevolezza, integrità, responsabilità. Altri valori hanno perso significato nel mondo globalizzato e nell’accelerazione della storia, in un mondo in cui lo spazio si è allargato e il tempo si è compresso.

                        • Roma
                        • 7 Giugno 2010
                           
                           

                          Oltre il “presentismo”: un futuro giovane

                            L’incontro è stato introdotto dalla riflessione sul presentismo, ovvero la disattenzione collettiva di un Paese troppo concentrato sull’immediato e che perde la propria visione strategica. Il presentismo è il prodotto del “tempo reale” cui ci ha portato il progresso tecnologico. A fronte dei benefici in termini di qualità dell’informazione e della moltiplicazione di opportunità, il presente si è dilatato e ha colonizzato il nostro passato e il nostro futuro.

                          • Milano
                          • 18 Ottobre 2010
                             
                             

                            Leading in Europe, leading Europe

                              Sfide, opportunità e vincoli per le nuove generazioni è il tema ricorrente degli Aspen Junior Fellows Breakfasts, che viene affrontato in una prospettiva internazionale. L’Europa, nonostante il livello di benessere, coesione sociale e produzione intellettuale raggiunti, offre progressivamente meno opportunità di altre aree. La sfida che occorre vincere  in tempi brevi è dare “massa critica” all’Europa, ingessata da una governance parcellizzata fra molti paesi e fra molteplici livelli di governo.

                            • Cernobbio
                            • 5 Novembre 2010
                               
                               

                              L’Italia e le sfide del futuro. Verso il 2020

                                Si è discusso di scenari istituzionali con un esame dei cambiamenti in atto a livello globale ed europeo e i processi di riforma necessari a livello nazionale. Da un lato, la ricerca di più stabili equilibri macroeconomici globali si accompagna al dibattito europeo sul rafforzamento delle regole fiscali, sulla revisione del patto di stabilità, sulla disponibilità di un’adeguata strumentazione di emergenza. Dall’altro, la capacità di governo dei singoli paesi, ivi compresa l’Italia, è ridotta dalla moltiplicazione dei poteri di veto e da eccessi di regolamentazione normativa e burocratica.

                              • Roma
                              • 7 Luglio 2009
                                 
                                 

                                L’Europa dopo l’Europa: dai confini territoriali alle frontiere simboliche

                                  A 60 anni dall’istituzione del Consiglio d’Europa, che segnava l’avvio del percorso dell’integrazione comunitaria, è opportuno svolgere una riflessione sull’identità europea come risorsa necessaria a sostenere le sfide del presente. Quali sono le nuove frontiere con cui oggi si misura l’Europa? Sono frontiere tracciate dalla diversità culturale o dalla geografia economica? Qual’è il rapporto fra religioni e modernità e come  conciliare il progresso scientifico tra esigenze di fede e laicità? Qual’è l’identità europea?  

                                • Roma
                                • 27 Ottobre 2009
                                   
                                   

                                  150° anniversario dell’unità d’Italia: quali progetti?

                                    Quando Charles De Gaulle incontrò André Malraux all’indomani della fine della seconda guerra mondiale, gli disse “D’abord le passé”, intendendo che il senso della storia permette a ognuno di rivolgere lo sguardo al passato per uscire da una fase critica presente e costruire il futuro.

                                  • Roma
                                  • 17 Dicembre 2009
                                     
                                     

                                    Il futuro dell’Europa

                                      Il 2009 segna due importanti momenti per l’Europa: nel 1989 cadeva il muro di Berlino e, con l’entrata in vigore lo scorso 1° dicembre del Trattato di Lisbona, si chiude la terza tappa della costruzione europea: quella che dal 1990 ad oggi ha prodotto il grande allargamento ai nuovi Paesi membri e il primo tentativo di costituzione europea. La prima tappa – che va dal 1950 al 1970 – aveva visto la creazione del mercato comune e della Comunità Europea; nella seconda – che va dal 1970 al 1990 – sono stati posti i fondamenti dell’Unione politica e dell’Euro.