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Aspen Junior Fellows Breakfasts e Aperitivi

  • Roma
  • 20 Gennaio 2014
     
     

    Da banca a impresa competitiva

      Il 2014 è l’anno d’avvio dell’Unione Bancaria Europea. Essa nasce da difficili compromessi fra i vari paesi, dopo sei anni di crisi finanziaria e due recessioni. Le previsioni per l’Italia indicano per questo nuovo anno una modesta ripresa del PIL, lontana da una crescita apprezzabile. Quali sono dunque le risorse e le strategie che le banche possono mettere in campo per rafforzarsi da un lato e, dall’altro, sostenere imprese e famiglie in questa fase di cambiamento strutturale dell’economia italiana ed europea? I margini di manovra appaiono molto stretti.

    • Milano
    • 8 Aprile 2014
       
       

      Saper interpretare il cambiamento. Opportunità e rischi per essere leader nell’età dell’incertezza e della complessità

        Il titolo dell’incontro propone tre parole-chiave per una riflessione su una moderna leadership: cambiamento, incertezza, complessità. Parlare di cambiamento implica valutare le diverse dimensioni, geografica e temporale, che incidono in maniera crescente sulla vita personale e professionale. Venti anni fa il perimetro delle attività professionali si riduceva all’Occidente, oggi si estende in maniera crescente ai paesi emergenti. La formazione della leadership deve essere ispirata da queste nuove direzioni imprescindibili dello sviluppo e delle opportunità.

      • Milano
      • 28 Maggio 2013
         
         

        I giovani e il futuro dell’Italia. Quali risposte deve saper dare una nuova generazione di leader

          L’attuale crisi è un acceleratore del cambiamento e, come l’ideogramma cinese, può essere letta sia come problema che come opportunità. I giovani rappresentano entrambe queste condizioni e sono, pertanto, al centro dell’attenzione. Con un’eredità di speranze ridotte o tradite, le generazioni più giovani appaiono rinunciatarie. Per essere “generazione” occorre, invece, uscire dall’individualità e sentirsi protagonisti del cambiamento, saper assumere la leadership. Sembra invece avvenga il contrario: la reazione è quella di salvarsi individualmente.

        • Milano
        • 24 Ottobre 2013
           
           

          Quale futuro per il capitalismo italiano. Il ruolo dei giovani in un mondo diventato più competitivo

            L’accelerazione della storia e la sua evoluzione in chiave multipolare e reticolare hanno determinato una mutazione del capitalismo: l’emergere della tecnofinanza è stata una delle sue più evidenti degenerazioni. Stanno anche affermandosi delle alternative al capitalismo di concezione smithiana, come la ricetta di Wen Jiabao di “considerare nell’allocazione delle risorse l’importanza della mano visibile del governo tanto quanto quella invisibile del mercato” [1]. 

          • Roma
          • 29 Gennaio 2013
             
             

            La Guardia di Finanza e la tutela dei mercati. Il valore della prevenzione per la sicurezza e la stabilità dell’ordine pubblico economico

              L’importanza della tutela dell’ordine pubblico economico è confermata dall’attuale sfida di finanza pubblica che condiziona lo sviluppo del nostro Paese e il tenore di vita dei cittadini. Un’economia moderna richiede l’affermazione del valore della legalità attraverso regole certe e di elevata qualità. Occorre inoltre l’enforcement di tali regole, la loro effettiva applicazione. Questi tre aspetti consentono un gioco cooperativo fra cittadini, imprese e istituzioni.

            • Roma
            • 1 Febbraio 2012
               
               

              I giovani e il lavoro

                L’Italia è un Paese per giovani? Come riformare, alla vigilia della ripresa del negoziato sul lavoro, un sistema malato di egoismo generazionale? Con quali idee, costi e risorse? Sono queste le domande che hanno ispirato un dibattito sulla centralità della “questione giovanile”: una sfida che è parte integrante dell’obiettivo prioritario per lo sviluppo del nostro Paese. 

              • Milano
              • 5 Giugno 2012
                 
                 

                Il tempo delle scelte: le sfide per l’Europa tra economia e politica

                  L’incontro con il Professor Guido Tabellini, Rettore e Ordinario di Economia dell’Università Luigi Bocconi, ha rappresentato per gli Aspen Junior Fellows un’occasione di approfondimento su  temi di grande attualità. Vent’anni dopo il Trattato di Maastricht gli scenari economici e finanziari in cui si muove il continente europeo sono radicalmente cambiati.

                • Roma
                • 26 Maggio 2011
                   
                   

                  L’Italia declinata al futuro. Valori, cultura, competenze, competitività

                    Il tema dell’incontro ha impegnato i partecipanti ad interpretare le singole sfide dell’Italia attraverso un modello di riferimento più ampio. La proiezione inerziale di lungo periodo rappresenta un Paese che invecchia, con una crescente immigrazione, un allargamento del dualismo Nord-Sud, la permanenza di un penalizzante deficit pubblico, una produttività insufficiente a mantenere il benessere raggiunto. Questo quadro alimenta la storica e diffusa retorica italiana del declino e della sconfitta.

                  • Milano
                  • 25 Novembre 2011
                     
                     

                    Mediterraneo: da epicentro dell’umanità a epicentro energetico

                      Il Mediterraneo è un’area di costante interesse nella storia di Aspen Institute Italia: negli anni ’90 attraverso conferenze dedicate e, nell’ultimo decennio, con una focalizzazione  sul rapporto fra accesso alle risorse energetiche e prospettive politico-sociali dell’area. E’ un luogo di confronto e conflitto millenario, ma è anche uno spazio commerciale, una “pianura liquida” interrotta da numerose frontiere, per usare un termine di Braudel.

                    • Roma
                    • 7 Giugno 2010
                       
                       

                      Oltre il “presentismo”: un futuro giovane

                        L’incontro è stato introdotto dalla riflessione sul presentismo, ovvero la disattenzione collettiva di un Paese troppo concentrato sull’immediato e che perde la propria visione strategica. Il presentismo è il prodotto del “tempo reale” cui ci ha portato il progresso tecnologico. A fronte dei benefici in termini di qualità dell’informazione e della moltiplicazione di opportunità, il presente si è dilatato e ha colonizzato il nostro passato e il nostro futuro.

                      • Milano
                      • 18 Ottobre 2010
                         
                         

                        Leading in Europe, leading Europe

                          Sfide, opportunità e vincoli per le nuove generazioni è il tema ricorrente degli Aspen Junior Fellows Breakfasts, che viene affrontato in una prospettiva internazionale. L’Europa, nonostante il livello di benessere, coesione sociale e produzione intellettuale raggiunti, offre progressivamente meno opportunità di altre aree. La sfida che occorre vincere  in tempi brevi è dare “massa critica” all’Europa, ingessata da una governance parcellizzata fra molti paesi e fra molteplici livelli di governo.

                        • Roma
                        • 18 Settembre 2009
                           
                           

                          The World after the Crash

                            L’incontro ha preso l’avvio dall’identificazione delle sfide di lungo periodo che la crisi economica pone all’Occidente. Gli ultimi venti anni sono stati caratterizzati da cambiamenti epocali. Negli anni ’90 le diverse aree del mondo sono diventate  interdipendenti in modo crescente. Questo ha determinato, nell’ultimo decennio, la più elevata crescita del PIL globale mai registrata, alimentata prevalentemente dal deficit degli Stati Uniti e dalle esportazioni cinesi. Le dimensioni di questo squilibrio finanziario e commerciale non possono sostenere la crescita del futuro. 

                          • Milano
                          • 9 Ottobre 2009
                             
                             

                            Come riattivare la crescita

                              L’obiettivo di promuovere in tempi brevi una ripresa duratura è il tema principale dell’agenda economica dei paesi occidentali. Il disagio sociale conseguente alla recessione è espresso da 22 milioni di disoccupati in Europa. A un eccesso di capacità produttiva si associa una minore utilizzabilità della leva dell’indebitamento (che aveva “drogato” il sistema economico innescando la crisi). Stiamo uscendo dalla crisi, ma presto si evidenzieranno importanti differenziali di performance e di qualità della vita fra i vari paesi occidentali.

                            • Roma
                            • 15 Luglio 2008
                               
                               

                              Human Rights and Politics: facing the issue from a US and an Italian Perspective

                                I diritti umani si possono definire come quei diritti inalienabili che spettano a ogni individuo. La tradizione dei diritti umani risale al mondo antico e fu codificata nel diritto romano, per essere poi richiamata come fondamento dell’indipendenza politica delle entità feudali e infine cristallizzata nella Magna Charta del 1215.

                                Nel suo significato moderno e in rapporto ai governi, il concetto dei diritti umani presume che i governi abbiano il dovere di non causare danno ma anche di proteggere attivamente i diritti fondamentali.

                              • Milano
                              • 10 Ottobre 2008
                                 
                                 

                                L’emergenza finanziaria mondiale: come affrontarla, come uscirne?

                                  L’estendersi e l’aggravarsi della crisi finanziaria mondiale evidenzia un fallimento dei mercati. Si chiude un’epoca di mercati senza regole e finisce l’illusione che l’economia “solida”, in particolare l’edilizia residenziale, si potesse trasformare in economia “liquida”, in finanza deregolamentata. La pervasività delle tecnologie digitali, risorsa fondamentale della globalizzazione, non è di aiuto nella localizzazione dei titoli “tossici”: l’incertezza sulla loro consistenza e concentrazione aggrava la crisi.