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Attività

Human Rights and Politics: facing the issue from a US and an Italian Perspective

    • Roma
    • 15 Luglio 2008

          I diritti umani si possono definire come quei diritti inalienabili che spettano a ogni individuo. La tradizione dei diritti umani risale al mondo antico e fu codificata nel diritto romano, per essere poi richiamata come fondamento dell’indipendenza politica delle entità feudali e infine cristallizzata nella Magna Charta del 1215.

          Nel suo significato moderno e in rapporto ai governi, il concetto dei diritti umani presume che i governi abbiano il dovere di non causare danno ma anche di proteggere attivamente i diritti fondamentali.

          Ci sono vari problemi strutturali che ostacolano la promozione dei diritti umani a livello mondiale. In primo luogo, nella maggior parte dei paesi occidentali il rispetti di questi diritti è semplicemente dato per scontato, sebbene violazioni individuali (in particolare contro le donne, i bambini e le minoranze) e perfino abusi parziali per mano dei governi si verifichino piuttosto spesso.Un secondo problema è che i governi si sono storicamente opposti all’adozione e all’espansione del concetto, solitamente invocando il primato della sovranità statuale: l’adozione progressiva degli standard sui diritti umani, attraverso patti e accordi, è dovuta in larga misura agli sforzi di gruppi e organizzazioni inizialmente ristretti che hanno gradualmente creato un più vasto consenso.Un terzo problema sulla strada di una migliore protezione dei diritti è che la democrazia formale non è di per sé una garanzia, poiché varie altre condizioni devono essere presenti all’interno di un paese: un sistema legale che proibisca la tortura, la libertà di espressione e di associazione, una magistratura indipendente, forze di polizia adeguatamente addestrate che rispondano alle autorità. In ogni caso, l’applicazione effettiva dei diritti umani – il concreto perseguimento dei crimini – è tanto importante quanto la presenza di un sistema legale avanzato.

          Negli ultimi anni la definizione della violazione dei diritti umani è stata ampliata: non soltanto i governi sono considerati responsabili ma anche singoli individui e gruppi, come anche aziende. Tra i paesi democratici, le violazioni più diffuse sono quelle relative alla violenza domestica, all’immigrazione e in generale ai crimini di tipo razzista o comunque contro le minoranze. La questione della tortura e dei metodi violenti adottati per gli interrogatori dei detenuti sembrano particolarmente seri negli Stati Uniti.

          Strillo: Human Rights and Politics: facing the issue from a US and an Italian Perspective