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sanità

  • Milano
  • 19 Gennaio 2015
     
     

    Alta tecnologia nelle scienze della vita: la posizione italiana

      L’analisi delle dinamiche industriali nel corso della profonda e protratta crisi che ha investito il sistema manifatturiero italiano evidenzia l’importanza del comparto delle scienze della vita. In Italia, l’industria farmaceutica e quella dei dispositivi medici hanno aumentato il proprio contributo all’economia per il valore aggiunto (dal 5% al 6% dell’industria manifatturiera dal 2008 al 2013) e ancora più per l’export (dal 5% al 7%).

    • Milano
    • 8 Luglio 2015
       
       

      Aspen at Expo – The role of nutrition in future health: the gender challenge

        Le contiguità che si riscontrano tra donne, nutrizione e salute sono innegabili. Le donne sono responsabili della nutrizione nel mondo perché nella maggior parte dei casi sono loro ad acquistare e preparare ciò che si consuma sulle tavole delle famiglie. Inoltre sono anche coloro che di norma si prendono cura dei bambini, degli anziani e dei malati. Tuttavia, le donne sono anche le meno garantite dal punto di vista dell’alimentazione e costituiscono la maggioranza della popolazione di pazienti a livello mondiale, pur avendo le minori possibilità di accesso all’assistenza sanitaria.

      • Milano
      • 27 Maggio 2013
         
         

        Alta tecnologia nelle scienze della vita: la posizione italiana

          L’industria della salute e delle scienze della vita rappresenta un settore estremamente rilevante nell’ambito del mondo produttivo italiano. Il comparto si caratterizza per la compresenza di alcuni elementi peculiari: la natura globale dei mercati e sovranazionale della competizione; il ruolo potenzialmente strategico dell’operatore pubblico, grazie al potere di influenzare l’offerta e di incentivare gli investimenti; la natura altamente specialistica delle professionalità coinvolte.

        • Venezia
        • 12 Luglio 2013
           
           

          Sfide e opportunità per una società che cambia: più vecchi, più saggi, più sani

            L’invecchiamento della popolazione, processo graduale ma inesorabile, ha effetti profondi sulla struttura demografica ed economica delle nostre società. Le previsioni parlano chiaro. In tutti i paesi sviluppati e in particolare in Italia, in Giappone e in Germania, il peso relativo della popolazione anziana sulla popolazione totale sta aumentando in modo considerevole.

          • Roma
          • 18 Settembre 2013
             
             

            Convivere con il rischio

              Affrontare il tema della gestione del rischio richiede la risoluzione di un evidente paradosso: mentre i rischi a cui famiglie e imprese sono esposte si fanno sempre più numerosi e gravi, le risorse pubbliche per affrontarli sono sempre più limitate. Lo spettro dei rischi con cui cittadini, organizzazioni e Stati devono convivere diviene di fatto sempre più ampio, spaziando da quelli sanitari, previdenziali e professionali, a quelli legati alle catastrofi naturali o provocate dall’uomo.

            • Milano
            • 13 Giugno 2011
               
               

              La salute dei cittadini e la sfida della sostenibilità

                Una riflessione sul futuro del Servizio Sanitario Nazionale deve innanzitutto partire dall’analisi sul valore prodotto per il Paese in termini di salute. Dal 1951 a oggi in Italia l’aspettativa di vita è aumentata di 1 mese ogni 4. L’Italia è il paese più longevo in Europa: gli over 65 sono già il 20% della popolazione, ovvero 12 milioni, di questi 3,5 milioni hanno più di 80 anni (6%). Entro il 2050 gli over 65 aumenteranno di 8,6 milioni, oltre la metà (4,7) per la crescita degli over 80, la cui percentuale sul totale della popolazione è destinata a più che raddoppiare.

              • Milano
              • 15 Novembre 2010
                 
                 

                La dinamica demografica in Italia: problemi e opportunità

                  L’invecchiamento della popolazione, l’immigrazione e la fuga dei cervelli sono questioni da affrontare guardando sia al futuro sia al passato. Il quadro attuale è, infatti, frutto di dinamiche  precedenti: negli scorsi decenni si rilevava un saldo delle nascite positivo e un saldo migratorio negativo, mentre oggi la situazione è ribaltata. Interrogarsi su come eravamo, oltre che su come saremo, è quindi un metodo utile per delineare le politiche necessarie a fronteggiare il cambiamento demografico, peraltro molto diverso da quello previsto dalla stessa Onu non meno di dieci anni fa.

                • Roma
                • 12 Febbraio 2009
                   
                   

                  Global Health Forum

                    L’incontro fa parte del più ampio progetto Aspen for the G8, dedicato alla presidenza italiana del G8, che intende contribuire a definire le linee guida per un’azione del G8 contrassegnata dalla sinergia tra settore pubblico e privato.

                  • Roma
                  • 12 Febbraio 2009
                     
                     

                    Ageing societies and sustainable health systems

                      Il workshop dedicato alla sostenibilità dei sistemi sanitari di fronte all’invecchiamento della popolazione  ha messo in luce il fatto che il fenomeno interessa tutti i Paesi, sviluppati o in via di sviluppo. Dalla metà dell’Ottocento l’aspettativa di vita alla nascita è raddoppiata e in alcuni casi più che raddoppiata in tutti i Paesi industrializzati. Nel contempo, i tassi di natalità e di fertilità sono in caduta, e nei Paesi Occidentali hanno raggiunto un quarto dei livelli di inizio Novecento.

                    • Roma
                    • 22 Aprile 2009
                       
                       

                      Quali nuove forme di solidarietà sociale in Italia?

                        Per molto tempo trascurata in quanto “parola nascosta della triade rivoluzionaria”, la nozione di fraternità – o di solidarietà – diventa oggetto di riflessioni collettive e di proposte politiche concrete nell’attuale congiuntura storica e culturale, segnata – come è noto – dalla crisi economica globale, nonché da una più profonda crisi di identità di cui, secondo molti, sono affette le odierne società occidentali.

                      • Lecce
                      • 23 Ottobre 2009
                         
                         

                        La via italiana alla scienza della salute: vivere meglio e più a lungo

                          La discussione ha messo in luce il divario oggi esistente in Italia tra il mondo della ricerca di base e quello imprenditoriale. Si avverte la mancanza di un’osmosi che da un lato valorizzi i potenziali e dall’altro li sappia inserire in un progetto produttivo che sostenga l’economia del Paese. Servirebbe una regia da parte dello Stato che coordini i centri di ricerca, le amministrazioni sanitarie, l’industria e il mondo regolatorio, in linea con le scelte politiche definite in base ai fabbisogni della sanità del Paese.