Vai al contenuto

Attività

  • Roma
  • 27 Maggio 2014
     
     

    Il settore pubblico da vincolo a risorsa: come recuperare efficienza ed efficacia

      Nell’immediato dopoguerra l’Italia sceglie di essere uno stato leggero, dal punto di vista della politica economica, e tale rimane per i primi decenni. A partire dagli anni ’70, tuttavia, si assiste alla nascita di uno stato parallelo  che inaugura la stagione della democrazia del debito, caratterizzata dal proliferare della regolamentazione, dall’appesantirsi della burocrazia, dall’esplosione della spesa e con essa del debito pubblico, in una degenerazione antropologica e culturale, prima ancora che economica.

    • Milano
    • 8 Aprile 2014
       
       

      Saper interpretare il cambiamento. Opportunità e rischi per essere leader nell’età dell’incertezza e della complessità

        Il titolo dell’incontro propone tre parole-chiave per una riflessione su una moderna leadership: cambiamento, incertezza, complessità. Parlare di cambiamento implica valutare le diverse dimensioni, geografica e temporale, che incidono in maniera crescente sulla vita personale e professionale. Venti anni fa il perimetro delle attività professionali si riduceva all’Occidente, oggi si estende in maniera crescente ai paesi emergenti. La formazione della leadership deve essere ispirata da queste nuove direzioni imprescindibili dello sviluppo e delle opportunità.

      • Roma
      • 16 Aprile 2014
         
         

        Prevenire, assicurare e gestire le catastrofi naturali

          Per caratteristiche naturali e fattori antropologici l’Italia può essere considerato un paese che presenta un livello elevato di fattori di rischio. È utile citare alcuni dati che consentono di inquadrare il fenomeno in via preliminare. Dal 1900 i terremoti hanno causato in Italia circa 160.000 vittime mentre nel solo dopoguerra si sono verificati 1061 eventi di frana con vittime, almeno 672 eventi d’inondazione con vittime. Gli eventi idrogeologici hanno causato oltre 9000 vittime e più di 700.000 sfollati e senza-tetto.

        • Milano
        • 20 Novembre 2014
           
           

          Una nuova finanza per gli investimenti ad impatto sociale. Conclusioni della Social Impact Investment Task Force (SIIT) del G8

            La creazione della Social Impact Investment Task Force (SIIT) nell’ambito del G8 ha stimolato in diversi paesi una riflessione sulla finanza sociale e dell’importante ruolo che essa può svolgere. L’ambizione è di “liberare” mille miliardi di dollari per investimenti nell’arco di quindici anni, orientando la cultura imprenditoriale e l’innovazione verso la soluzione di problemi sociali ed introducendo l’impatto sociale come fattore nelle scelte di investimento, oltre alle tradizionali valutazioni di rischio/rendimento.

          • Milano
          • 15 Giugno 2014
             
             

            Il nuovo imprenditore: internazionale, aperto al rischio, capace di comunicare

              In un contesto sempre più competitivo e complesso, l’imprenditore deve saper sviluppare una mentalità e una professionalità aperte al rischio e capaci di indirizzare e governare i processi di globalizzazione, preservando al contempo l’identità della propria impresa. Ci si muove, quindi, verso un nuovo paradigma imprenditoriale che richiede anche una nuova forma di leadership che si basa sulla fiducia, sulla condivisione, su nuovi metodi di circolazione dell’intelligenza individuale e del carisma personale.

            • Roma
            • 29 Giugno 2014
               
               

              The next frontiers: tapping the potential of our economies

                È ben noto da tempo che la ripresa dalla crisi economica degli ultimi anni è particolarmente lenta in termini storici, e i dati più recenti stanno confermando i timori per un possibile ulteriore rallentamento. A maggior ragione, nell’attuale contesto globale la crescita deve essere la priorità assoluta per l’Europea nel semestre di presidenza italiana. L’analisi prevalente è stata a lungo che il crollo della domanda fosse il problema centrale.

              • Roma
              • 8 Aprile 2014
                 
                 

                Il Brasile Mondiale. Tra innovazione e tensioni sociali

                  Il Brasile viene da molti anni consecutivi di stabilità politica interna, in cui sono state poste le basi per una crescita economica sostenibile e un aumento del suo peso internazionale. Oggi il paese è però entrato in una fase  di relativo rallentamento che richiede ulteriori riforme di tipo strutturale per soddisfare le aspettative della classe media e per realizzare il proprio enorme potenziale.

                • Torino
                • 14 Novembre 2014
                   
                   

                  The next industrial revolution. Manufacturing and society in the XXI century

                    Sarà la produttività, non l’occupazione il motore della prossima rivoluzione industriale. E, nonostante le difficoltà di una lunga crisi, l’ala antideclinista ha buone frecce al suo arco per descrivere un futuro in cui manifattura e industria potranno continuare ad avere un ruolo centrale. Lo saranno, tuttavia, solo trasformandosi. Tre grandi realtà economiche –  Asia, Europa e Stati Uniti  – gareggeranno non solo e non più sulla disponibilità di lavoro a basso costo, ma essenzialmente su una migliore qualità degli occupati e su un maggiore valore aggiunto.

                  • Milano
                  • 3 Novembre 2014
                     
                     

                    Quanto valgono i big data? Opportunità per le imprese, le organizzazioni, la società

                      320 volte l’eredità culturale custodita nella leggendaria Biblioteca di Alessandria d’Egitto. Una mole di dati che, se archiviata su Dvd impilati l’uno sull’altro, coprirebbe la distanza tra la Terra e la Luna: cinque volte, andata e ritorno. È il patrimonio di conoscenza appannaggio dell’uomo contemporaneo. È, uscendo dalle metafore suggestive, la straordinaria quantità di informazioni comunemente nota come big data.

                    • Roma
                    • 21 Novembre 2014
                       
                       

                      I beni culturali in equilibrio fra impazienza e impasse. La grande bellezza: come conservarla e come valorizzarla

                        Quaranta anni fa veniva istituito il Ministero dei Beni Culturali affidato alla responsabilità del Ministro Giovanni Spadolini. Le ricorrenze sono occasione per un bilancio, per una lettura del futuro e per l’apertura di un dibattito. La tredicesima Conferenza degli Aspen Junior Fellows ha voluto cogliere questa occasione partendo dal rapporto fra la tutela del patrimonio artistico (il nostro hardware) e la sua valorizzazione economica e sociale (il software).

                      • Milano
                      • 20 Ottobre 2014
                         
                         

                        Imprese italiane, mercati globali: come favorire l’internazionalizzazione delle PMI?

                          Non di solo export si vive, ma senza export si muore. È anzitutto attorno a questa asserzione, inopinabile ancorché semplificata, che può inquadrarsi la questione della proiezione delle imprese italiane sui mercati globali. Una materia annosa, quella dell’internazionalizzazione delle PMI, che occupa il dibattito pubblico ormai da decenni, in parallelo con l’intensificarsi dei processi di globalizzazione e rivoluzione tecnologica.

                        • Roma
                        • 17 Settembre 2014
                           
                           

                          Tavola rotonda Intergenerazionale – Imprese e pubbliche amministrazioni al femminile: oltre le pari opportunità

                            Questa seconda edizione della Tavola Rotonda, che riunisce diverse generazioni di associati ad Aspen Institute Italia su temi di comune interesse, si è concentrata sulle pari opportunità di genere. In particolare sono state discusse analisi e proposte per valorizzare in Italia l’accesso delle donne alle posizioni dirigenziali e di leadership in imprese e  pubbliche amministrazioni. Il confronto internazionale evidenzia un ritardo del nostro Paese nell’assicurare quantità e qualità della rappresentanza di genere. Si tratta di conciliare percentuali e valore individuale.

                          • Roma
                          • 21 Settembre 2014
                             
                             

                            I talenti italiani all’estero

                              Lavoro, formazione e innovazione sono i tre elementi da cui ripartire per offrire al Paese un futuro. Il problema dell’occupazione, in particolare, affligge tutta Europa, ma in Italia assume proporzioni maggiori. In questo contesto il rischio è quello di perdere un’intera generazione di talenti, alimentando un circolo vizioso: la distruzione di competenze in tanti settori, infatti, è un processo irreversibile. Non bisogna dimenticare, poi, che per creare lavoro, sono necessari soprattutto crescita ed investimenti.

                            • Brescia
                            • 15 Luglio 2014
                               
                               

                              Salute, ambiente, stile di vita: l’Italia campione del benessere sostenibile?

                                L’Italia può essere un campione del benessere sostenibile, ma se vuole raggiungere pienamente questo obiettivo deve lavorare ancora per risolvere i propri problemi (economici, ambientali e sociali) e continuare a mantenere vivi i propri punti di forza. Il Paese ha un primato sostanziale nell’ambito della salute, del benessere e dello stile di vita, ma non può fermarsi ai vantaggi già acquisiti. È necessario, anzi, approfittare dell’importante momento di discontinuità offerto dalla crisi per disegnare un progetto che guidi lo sviluppo in questo campo nei decenni a venire.

                              • Milano
                              • 9 Giugno 2014
                                 
                                 

                                L’industria italiana del lusso tra cultura e manifattura

                                  Il lusso e l’altagamma rappresentano  a livello mondiale un mercato di 730 miliardi  di dollari, di cui il sottosegmento dei personal luxurury good vale 230 miliardi di dollari e vede  l’Italia co-leader coi francesi con oltre 50 miliardi a testa. In particolare, l’Italia detiene la leadership del prodotto, quindi della manifattura e della creatività.

                                • Milano
                                • 10 Novembre 2014
                                   
                                   

                                  Verso EXPO 2015: l’agroalimentare italiano nei mercati globali

                                    Con un fatturato di 132 miliardi di euro e 385mila addetti, l’industria agroalimentare si è confermata nel 2013 un settore trainante dell’economia italiana, dimostrando, nonostante le difficoltà, una buona tenuta anticiclica. Se all’analisi puramente quantitativa si associa la percezione positiva, diffusa soprattutto all’estero, del genio e della creatività italiana, ne emerge un quadro sostanzialmente ottimistico in vista dell’appuntamento con Expo 2015, momento cruciale per rafforzare lo sviluppo del settore e individuare nuove traiettorie di crescita.

                                  • Siracusa
                                  • 6 Giugno 2014
                                     
                                     

                                    Arab Evolutions. The Mediterranean after the global slowdown

                                      L’evoluzione – difficile e differenziata – della regione mediterranea va inserita nel contesto globale: la ripresa (seppure lenta e diseguale) delle economie occidentali; la fase di apparente assestamento della maggiori economie emergenti; la pressione sui sistemi tradizionali di welfare; i grandi negoziati commerciali in corso; le questioni di sostenibilità ambientale; i massicci flussi migratori (che in parte attraversano il Mediterraneo); e, sullo sfondo, i continui mutamenti tecnologici che influenzano le società e i modi di vita.

                                    • Roma
                                    • 21 Maggio 2014
                                       
                                       

                                      L’industria dell’audiovisivo: fattore di crescita economica e unità culturale per l’Europa

                                        Conservazione e cambiamento, protezione e apertura, dimensione domestica e proiezione globale. Ad analizzarlo solo in superficie, il dibattito pubblico sulle prospettive dell’industria italiana dell’audiovisivo sembrerebbe riflettere, e spesso banalizzare, la dicotomia semplicistica tra vecchi e nuovi soggetti sul mercato. Al contrario – come una lettura meno approssimativa subito suggerisce – la questione è ben più complessa e chiama in causa fenomeni epocali di trasformazione della società contemporanea, non solo occidentale, con ben altre dicotomie da approfondire.

                                      • Roma
                                      • 2 Aprile 2014
                                         
                                         

                                        Europe’s shifting politics: the challenge of smarter integration

                                          C’è un ampio consenso sulle questioni centrali che determineranno la sostenibilità e l’efficienza dell’eurozona (e in certa della stessa Unione Europea nel suo insieme): i meccanismi comuni europei; il consenso politico interno a fronte di notevoli sacrifici imposti ai cittadini; il funzionamento delle istituzioni nazionali nell’introdurre riforme necessarie; e la fiducia reciproca tra i paesi membri.