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Archivio cronologico

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      • Milano
      • 15 Giugno 2014
         
         

        Il nuovo imprenditore: internazionale, aperto al rischio, capace di comunicare

          In un contesto sempre più competitivo e complesso, l’imprenditore deve saper sviluppare una mentalità e una professionalità aperte al rischio e capaci di indirizzare e governare i processi di globalizzazione, preservando al contempo l’identità della propria impresa. Ci si muove, quindi, verso un nuovo paradigma imprenditoriale che richiede anche una nuova forma di leadership che si basa sulla fiducia, sulla condivisione, su nuovi metodi di circolazione dell’intelligenza individuale e del carisma personale.

        • Milano
        • 9 Giugno 2014
           
           

          L’industria italiana del lusso tra cultura e manifattura

            Il lusso e l’altagamma rappresentano  a livello mondiale un mercato di 730 miliardi  di dollari, di cui il sottosegmento dei personal luxurury good vale 230 miliardi di dollari e vede  l’Italia co-leader coi francesi con oltre 50 miliardi a testa. In particolare, l’Italia detiene la leadership del prodotto, quindi della manifattura e della creatività.

          • Siracusa
          • 6 Giugno 2014
             
             

            Arab Evolutions. The Mediterranean after the global slowdown

              L’evoluzione – difficile e differenziata – della regione mediterranea va inserita nel contesto globale: la ripresa (seppure lenta e diseguale) delle economie occidentali; la fase di apparente assestamento della maggiori economie emergenti; la pressione sui sistemi tradizionali di welfare; i grandi negoziati commerciali in corso; le questioni di sostenibilità ambientale; i massicci flussi migratori (che in parte attraversano il Mediterraneo); e, sullo sfondo, i continui mutamenti tecnologici che influenzano le società e i modi di vita.

            • Roma
            • 27 Maggio 2014
               
               

              Il settore pubblico da vincolo a risorsa: come recuperare efficienza ed efficacia

                Nell’immediato dopoguerra l’Italia sceglie di essere uno stato leggero, dal punto di vista della politica economica, e tale rimane per i primi decenni. A partire dagli anni ’70, tuttavia, si assiste alla nascita di uno stato parallelo  che inaugura la stagione della democrazia del debito, caratterizzata dal proliferare della regolamentazione, dall’appesantirsi della burocrazia, dall’esplosione della spesa e con essa del debito pubblico, in una degenerazione antropologica e culturale, prima ancora che economica.

              • Roma
              • 21 Maggio 2014
                 
                 

                L’industria dell’audiovisivo: fattore di crescita economica e unità culturale per l’Europa

                  Conservazione e cambiamento, protezione e apertura, dimensione domestica e proiezione globale. Ad analizzarlo solo in superficie, il dibattito pubblico sulle prospettive dell’industria italiana dell’audiovisivo sembrerebbe riflettere, e spesso banalizzare, la dicotomia semplicistica tra vecchi e nuovi soggetti sul mercato. Al contrario – come una lettura meno approssimativa subito suggerisce – la questione è ben più complessa e chiama in causa fenomeni epocali di trasformazione della società contemporanea, non solo occidentale, con ben altre dicotomie da approfondire.

                • Venezia
                • 9 Maggio 2014
                   
                   

                  L’industria al centro: da dove ripartire per essere competitivi?

                    È un dato ormai assodato che l’industria sia tornata al centro delle strategie di crescita economica dei principali paesi avanzati. Mentre lo è sempre stata in quelli emergenti. L’onda partita dagli USA è approdata, negli ultimi anni, anche in Europa. E la politica industriale, fino a qualche anno fa un cliché fuori moda, è tornata ad essere un argomento cruciale nella definizione delle strategie di politica economica.

                  • Venezia
                  • 9 Maggio 2014
                     
                     

                    Sostenere e accelerare l’innovazione: risorse, strumenti, competenze

                      L’innovazione, fattore chiave di crescita, benessere sociale e competitività, richiede, per esprimersi pienamente, che siano soddisfatte una serie di condizioni, materiali e immateriali. Solo in questo modo sarà possibile mettere a sistema le individualità creative, trasformare le intuizioni in risultati concreti, sostenere la progettualità e le idee imprenditoriali. Favorire l’innovazione è, soprattutto in questa fase, un imperativo per l’economia italiana che deve rigenerare il proprio tessuto industriale.

                    • Venezia
                    • 9 Maggio 2014
                       
                       

                      Il consumatore del futuro: informato, globale, responsabile

                        Il consumatore è oggi una figura sempre più fluida e resistente a essere letta attraverso paradigmi superati dai cambiamenti dirompenti introdotti dalle nuove tecnologie e da una crisi che ha ridefinito le priorità dell’individuo generando nuovi modelli di consumo.

                      • Venezia
                      • 9 Maggio 2014
                         
                         

                        Turismo: quali strategie per lo sviluppo?

                          Lo scenario del turismo è profondamente cambiato sia dal punto di vista quantitativo che dal punto di vista qualitativo e l’Italia è chiamata a predisporre strategie adeguate se vuole far sì che questo settore rimanga una leva rilevante della propria economia. Il primo aspetto di questo mutamento radicale è dato dai nuovi mercati e dalle nuove mete turistiche che fanno concorrenza alle destinazioni italiane, ma non bisogna dimenticare le opportunità offerte dalla crescita dei flussi di turisti dai Paesi emergenti, Cina in testa.

                        • Venezia
                        • 9 Maggio 2014
                           
                           

                          Governare la complessità del sistema Paese: sfide, priorità e scelte per l’Italia

                            L’Europa ha superato la fase più critica dell’emergenza economico-finanziaria, ma ancora fatica a intraprendere un percorso virtuoso di crescita diffusa e sostenuta.

                            Perché ciò possa accadere è necessario che gli Stati colgano appieno le possibilità offerte dalla rivoluzione digitale e affrontino le sfide e i rischi, anche per la qualità della democrazia, derivanti dal cambiamento di questo paradigma tecnologico.

                          • Venezia
                          • 9 Maggio 2014
                             
                             

                            Media and politics in the digital age: participation, transparency, and responsibility

                              Un’idea è generalmente condivisa: i social media non sono né buoni né cattivi. È piuttosto in discussione come i social media interagiscano con la democrazia, come i governi reagiscano al crescente potere dei nuovi strumenti della comunicazione. Non vi è dubbio che le proteste di popolo – come quelle scoppiate in Nord-Africa  –  partono e si sviluppano ormai in rete. Ma non sempre internet è sufficiente a rendere stabile il cambiamento.

                            • Venezia
                            • 9 Maggio 2014
                               
                               

                              The Aspen Italia City of Venice Forum. Venezia: un modello per le smart cities?

                                È difficile dare una definizione univoca del concetto di smart city: se da una parte si può associare all’applicazione integrata di tecnologie innovative alla gestione della città, dall’altra si pensa all’adozione di metodologie di ottimizzazione e coordinamento di soluzioni low-cost e buone pratiche già in uso, o almeno già note.

                              • Roma
                              • 16 Aprile 2014
                                 
                                 

                                Prevenire, assicurare e gestire le catastrofi naturali

                                  Per caratteristiche naturali e fattori antropologici l’Italia può essere considerato un paese che presenta un livello elevato di fattori di rischio. È utile citare alcuni dati che consentono di inquadrare il fenomeno in via preliminare. Dal 1900 i terremoti hanno causato in Italia circa 160.000 vittime mentre nel solo dopoguerra si sono verificati 1061 eventi di frana con vittime, almeno 672 eventi d’inondazione con vittime. Gli eventi idrogeologici hanno causato oltre 9000 vittime e più di 700.000 sfollati e senza-tetto.

                                • Roma
                                • 8 Aprile 2014
                                   
                                   

                                  Il Brasile Mondiale. Tra innovazione e tensioni sociali

                                    Il Brasile viene da molti anni consecutivi di stabilità politica interna, in cui sono state poste le basi per una crescita economica sostenibile e un aumento del suo peso internazionale. Oggi il paese è però entrato in una fase  di relativo rallentamento che richiede ulteriori riforme di tipo strutturale per soddisfare le aspettative della classe media e per realizzare il proprio enorme potenziale.

                                  • Milano
                                  • 8 Aprile 2014
                                     
                                     

                                    Saper interpretare il cambiamento. Opportunità e rischi per essere leader nell’età dell’incertezza e della complessità

                                      Il titolo dell’incontro propone tre parole-chiave per una riflessione su una moderna leadership: cambiamento, incertezza, complessità. Parlare di cambiamento implica valutare le diverse dimensioni, geografica e temporale, che incidono in maniera crescente sulla vita personale e professionale. Venti anni fa il perimetro delle attività professionali si riduceva all’Occidente, oggi si estende in maniera crescente ai paesi emergenti. La formazione della leadership deve essere ispirata da queste nuove direzioni imprescindibili dello sviluppo e delle opportunità.

                                    • Milano
                                    • 7 Aprile 2014
                                       
                                       

                                      Efficienza e sviluppo sostenibile: quali sfide per imprese e istituzioni?

                                        L’Italia necessita di una maggiore cultura sistemica e trasversale della sostenibilità e dell’efficienza: la prima per realizzare una green society, la seconda per arrivare ad una migliore efficienza energetica ed ad un più oculato impiego delle risorse naturali.  In quest’ottica è opportuno delineare un disegno strategico, che consideri nella giusta misura i cittadini, cui va rivolta un’attività di sensibilizzazione in primo luogo sulla spesa energetica; esistono, infatti, ampi margini di risparmio sia nella bolletta energetica, che in quella per il trattamento dei rifiuti pr

                                      • Roma
                                      • 2 Aprile 2014
                                         
                                         

                                        Europe’s shifting politics: the challenge of smarter integration

                                          C’è un ampio consenso sulle questioni centrali che determineranno la sostenibilità e l’efficienza dell’eurozona (e in certa della stessa Unione Europea nel suo insieme): i meccanismi comuni europei; il consenso politico interno a fronte di notevoli sacrifici imposti ai cittadini; il funzionamento delle istituzioni nazionali nell’introdurre riforme necessarie; e la fiducia reciproca tra i paesi membri.