Transatlantic Forum on Russia
L’attuale situazione in Ucraina pone una questione di grande importanza per la pace e la sicurezza in Europa e, in senso ancora più ampio, per il principio della tutela dei confini internazionali. Da parte occidentale si registra una grande fermezza di Washington che non sembra disponibile a derogare al principio della open door in ambito NATO. In parallelo, il semestre di presidenza del Consiglio Europeo è stato inaugurato dalla Francia con la proposta di un nuovo ordine di stabilità e sicurezza per il Continente da condividere in ambito NATO e da negoziare con la Russia.
Forum Italia-Francia
Quella fra Italia e Francia è una relazione cementata da una storia comune con forti vincoli economici e culturali. Si tratta di un rapporto che oggi vede, nel Trattato del Quirinale firmato il 26 novembre, un importante elemento di novità. Il rafforzamento della cooperazione fra i due Paesi è cruciale, in primo luogo, per il futuro della governance economica europea. Nei prossimi mesi, nel quadro della presidenza francese del Consiglio europeo, si scriveranno le regole di politica fiscale con la revisione del Patto di stabilità e crescita.
The decline of the West? The dilemma of liberal democracies
In Occidente sta venendo meno la civiltà o la democrazia? Da ormai un secolo si parla di “declino” dell’Occidente, inteso come declino demografico, economico e di valori fondamentali come libertà, democrazia e società “aperta”. È stato anche interpretato come declino di valori morali in senso ampio e come inizio di una differente percezione delle diversità del mondo.
Il futuro degli investimenti esteri in Italia e in Europa
L’attrattività del sistema-Paese è da sempre un elemento critico per l’Italia che rappresenta tra il 2 e il 3% del mercato degli investimenti diretti esteri in Europa, collocandosi al dodicesimo posto nel continente. La difficoltà nell’attrazione di investimenti è un tema fondamentale da affrontare per garantire sostegno e sviluppo al tessuto di piccole e medie imprese, in un Paese che presenta un marcato dualismo, non solo fra Nord e Sud, ma anche fra diversi livelli di competitività e produttività.
La digital society tra democrazia, informazione e tutela degli utenti
La questione del rapporto tra informazione e potere non è nuova. Già Polibio individuava nell’oclocrazia una degenerazione della democrazia in cui la massa si illude di esercitare liberamente le proprie prerogative, diventando invece uno strumento animato di uno o più gruppi. La crescita esponenziale di soggetti interconnessi ha dato luogo alla formazione di un consistente flusso informativo in rete che le piattaforme sono chiamate a gestire, al fine di garantire una sua corretta fruizione da parte degli utenti.
Western Balkan countries’ integration in the EU: the case for Kosovo
Il processo di allargamento della UE è un grande successo politico e strategico, ma ha incontrato crescenti problemi, sia come capacità di integrazione sia come consenso politico tra gli attuali Paesi membri. Proprio i precedenti allargamenti stanno rendendo più difficili i prossimi passi nella stessa direzione, in particolare sulla base dell’esperienza in corso con Ungheria e Polonia.
Italia 2040: superare la crisi verso un nuovo contratto sociale
Sarà il confronto geopolitico Stati Uniti – Cina a dominare gli anni a venire. Washington ritiene persa la scommessa di coinvolgere la Cina nell’ordine liberale che la stessa Pechino considera illegittimo. E, quindi, perché il confronto non diventi scontro– o addirittura guerra – sarà necessario trovare un terreno di collaborazione su tematiche globali in uno spazio altrimenti dominato da aspri contrasti. Differentemente dal Congresso, è il mondo economico americano ad avere rapporti e interdipendenze molto forti con il sistema economico cinese.
Re-shaping finance: the challenges ahead
Il mondo della finanza, con i suoi prodotti e i suoi mercati, sta attraversando una fase di profondi cambiamenti. Da un punto di vista tecnologico, infatti, negli ultimi 10 anni sono stati messi a disposizione degli addetti ai lavori strumenti che hanno consentito di compiere una vera e propria rivoluzione del settore.
The post Merkel Germany: implications for Europe and the US
Il voto tedesco del 26 settembre è stato inevitabilmente influenzato dalla figura di Angela Merkel: la sua eredità principale è probabilmente quella di una grande “crisis manager” e un pilastro di stabilità politica, ma non quella di promotrice di una vera visione complessiva e ambiziosa per l’Europa. Anche rispetto al perseguimento degli interessi nazionali tedeschi, una valutazione complessiva del suo profilo di leader deve tenere conto di alcune opportunità mancate per rinnovare il Paese e di una prudenza forse eccessiva.
Il tempo del clima: la sfida di COP26
La COP26 è un’occasione cruciale nella lotta al cambiamento climatico. Dopo il confronto al G20 di Napoli, la conferenza di Glasgow sotto la presidenza italiana e inglese sarà il momento in cui le principali economie faranno il punto sugli impegni presi con l’Accordo di Parigi del 2015 e sui passi futuri.
The Europe-Russia Forum
I rapporti tra Unione Europea e Russia hanno attraversato un periodo turbolento, e tuttora non si intravedono segni complessivi di una svolta positiva, se non su aspetti specifici e in base a limitate aspettative pragmatiche.
Piattaforme digitali: diritto e diritti
La rivoluzione digitale ha trasformato profondamente le modalità di consumo di beni, prodotti e servizi, con sempre maggiore frequenza disponibili in rete. In questo contesto, il ruolo delle piattaforme digitali si è fatto sempre più rilevante. Esse, infatti, sono state essenziali per estendere i diritti politici, come la libertà di espressione, e per fondarne di nuovi, soprattutto nella sfera economica – si pensi ai diritti dei consumatori. Al contempo, tuttavia, hanno posto le premesse per la concentrazione di poteri dominanti e per l’esercizio abusivo di tali poteri.
La politica estera come leva di sviluppo economico
Il contesto internazionale si caratterizza per la forte interdipendenza tra politica estera e priorità interne, in particolare come leva per la crescita e lo sviluppo. La pandemia ha confermato una volta di più l’esigenza di un’ampia cooperazione multilaterale nell’ottica di “ricostruire meglio”, in termini di transizione sostenibile (sia in termini di produzione che di consumo) ma anche in chiave di equità e di gestione di tensioni e conflitti su scala regionale e globale.
Global trade e protezionismo: nuovi equilibri post-Covid
La pandemia non ha fermato il commercio globale. E ora, con l’economia mondiale che prova ad agganciare la ripresa, i dati mostrano una tendenza incoraggiante. Eppure, lo scenario in cui avvengono gli scambi è mutato profondamente. Il processo di globalizzazione degli anni Novanta e dei primi anni Duemila ha lasciato spazio a una frammentazione globale, in cui i diversi Paesi tendono a rafforzare i legami con alleati storici e con partner di fiducia.
A new digital framework: markets, rules and innovation
L’Unione Europea, in un mutato contesto transatlantico e internazionale, ha di fatto aperto una nuova fase del dibattito sull’economia digitale: si può dire che non ci sono più vincoli istituzionali all’attività di regolazione in questo settore, e il problema è semmai di convogliare la volontà politica e un ampio consenso su regole aggiornate. Il principio della “digital taxation” è stato fissato in termini generali, anche a livello di dialogo transatlantico, ma è ancora da articolare e precisare in termini legislativi.
La riforma della giustizia per il rilancio economico dell’Italia
Nel corso della conversazione con la Ministra della Giustizia Marta Cartabia sono stati identificati e discussi due problemi di fondo: la ridotta fiducia dei cittadini nei giudici (che è anche definibile come una vera “questione morale”), e i tempi eccessivi della giustizia – soprattutto tributaria, per l’impatto sull’economia.
Il sistema bancario post pandemia: nuove sfide e nuove opportunità per l’economia reale
L’Italia si sta lasciando alle spalle l’emergenza sanitaria e ora punta alla ripresa economica. Le risorse europee del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza offrono una grande opportunità in uno scenario che presenta luci e ombre. Da un lato la crisi non è stata provocata da problemi strutturali, ma imposta dalla situazione creatasi con la pandemia; questo indica che la macchina dell’economia, pur con le difficoltà di arresto forzoso, può ripartire senza troppe difficoltà.
Le imprese nella ripresa economica: punti di forza e debolezze
Oltre all’impatto economico – quantificabile e in parte ormai noto – della crisi pandemica, va valutato il suo impatto sul paradigma di politica economica per i governi su scala globale. È su questo doppio binario che si può immaginare la traiettoria della ripresa e dello sviluppo anche a medio termine. È cambiato il contesto europeo a fronte delle esigenze post-pandemia, ma ancor più ampiamente sta cambiando il rapporto tra ruolo dello Stato e funzionamento dei mercati a livello globale.
The challenge of pandemic under-preparedness: the size of the problem, its impact and the best strategies for efficient health systems
La pandemia di COVID-19 ha aumentato le pressioni sui sistemi sanitari di tutto il mondo, aggravando le risorse (già limitate) e le capacità esistenti. Per garantire la qualità e l’efficienza della salute per tutti, è necessario che i sistemi sanitari incrementino e migliorino le loro capacità di preparazione per essere in grado di rispondere alle crisi, rafforzando al contempo le loro funzioni primarie fondamentali. Nel corso dell’incontro si è discusso degli aspetti cruciali da tenere in considerazione per garantire sistemi sanitari più efficienti, per rafforzare la prevenzione.
Recovery and Resilience Facility e Eurobond: quali novità per l’UE?
Gli eurobond sono alla base dell’ingente mole di investimenti del Recovery Plan con cui l’Unione Europea punta a stimolare l’economia continentale nel post-pandemia. Eppure la loro introduzione, proposta fin dagli anni Ottanta per favorire investimenti e infrastrutture, potrebbe rappresentare un vero e proprio cambiamento di paradigma nella politica dell’UE. A giovarne in primo luogo sarebbe l’autonomia strategica del continente in diversi settori economici, oggi bisognosi di una visione comune in quanto a tutela e valorizzazione.
The economics of climate change: a joint agenda between US and Europe
Le politiche per il contrasto e la gestione del cambiamento climatico sono al centro dei piani per la ripresa economica post-pandemia, e dunque anche dei rapporti transatlantici, in una fase di nuove opportunità per la cooperazione euro-americana.