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industria

  • Milano
  • 7 Aprile 2014
     
     

    Efficienza e sviluppo sostenibile: quali sfide per imprese e istituzioni?

      L’Italia necessita di una maggiore cultura sistemica e trasversale della sostenibilità e dell’efficienza: la prima per realizzare una green society, la seconda per arrivare ad una migliore efficienza energetica ed ad un più oculato impiego delle risorse naturali.  In quest’ottica è opportuno delineare un disegno strategico, che consideri nella giusta misura i cittadini, cui va rivolta un’attività di sensibilizzazione in primo luogo sulla spesa energetica; esistono, infatti, ampi margini di risparmio sia nella bolletta energetica, che in quella per il trattamento dei rifiuti pr

    • Milano
    • 10 Novembre 2014
       
       

      Verso EXPO 2015: l’agroalimentare italiano nei mercati globali

        Con un fatturato di 132 miliardi di euro e 385mila addetti, l’industria agroalimentare si è confermata nel 2013 un settore trainante dell’economia italiana, dimostrando, nonostante le difficoltà, una buona tenuta anticiclica. Se all’analisi puramente quantitativa si associa la percezione positiva, diffusa soprattutto all’estero, del genio e della creatività italiana, ne emerge un quadro sostanzialmente ottimistico in vista dell’appuntamento con Expo 2015, momento cruciale per rafforzare lo sviluppo del settore e individuare nuove traiettorie di crescita.

      • Milano
      • 9 Giugno 2014
         
         

        L’industria italiana del lusso tra cultura e manifattura

          Il lusso e l’altagamma rappresentano  a livello mondiale un mercato di 730 miliardi  di dollari, di cui il sottosegmento dei personal luxurury good vale 230 miliardi di dollari e vede  l’Italia co-leader coi francesi con oltre 50 miliardi a testa. In particolare, l’Italia detiene la leadership del prodotto, quindi della manifattura e della creatività.

        • Torino
        • 14 Novembre 2014
           
           

          The next industrial revolution. Manufacturing and society in the XXI century

            Sarà la produttività, non l’occupazione il motore della prossima rivoluzione industriale. E, nonostante le difficoltà di una lunga crisi, l’ala antideclinista ha buone frecce al suo arco per descrivere un futuro in cui manifattura e industria potranno continuare ad avere un ruolo centrale. Lo saranno, tuttavia, solo trasformandosi. Tre grandi realtà economiche –  Asia, Europa e Stati Uniti  – gareggeranno non solo e non più sulla disponibilità di lavoro a basso costo, ma essenzialmente su una migliore qualità degli occupati e su un maggiore valore aggiunto.

          • Venezia
          • 9 Maggio 2014
             
             

            L’industria al centro: da dove ripartire per essere competitivi?

              È un dato ormai assodato che l’industria sia tornata al centro delle strategie di crescita economica dei principali paesi avanzati. Mentre lo è sempre stata in quelli emergenti. L’onda partita dagli USA è approdata, negli ultimi anni, anche in Europa. E la politica industriale, fino a qualche anno fa un cliché fuori moda, è tornata ad essere un argomento cruciale nella definizione delle strategie di politica economica.

            • Milano
            • 13 Ottobre 2014
               
               

              Trasformare un’azienda in un settore in trasformazione

                L’editoria è un’industria in profonda trasformazione. Da un lato, deve rispondere alle pressioni competitive comuni ad altri settori, ad iniziare dalla ricerca dell’efficienza in un contesto globalizzato. Dall’altro lato, il prodotto editoriale subisce la straordinaria trasformazione dell’innovazione tecnologica. Gli Aspen Junior Fellows, attori di questo dibattito, rappresentano la prima generazione di “nativi digitali” (la “generazione Y” o dei “Millennials” dei nati dalla metà degli anni ’80).

              • Milano
              • 4 Novembre 2013
                 
                 

                Abbiamo avuto, abbiamo ancora, avremo un sistema industriale italiano?

                  L’Italia ha ancora un sistema industriale valido e può continuare a mantenerlo in futuro. A patto, però, di mettere in atto una profonda ristrutturazione mirata al rilancio di quella grande fascia di imprese che al momento si trova a un bivio fra le opportunità offerte dalla crescita globale e il rischio di marginalizzazione.

                • Milano
                • 20 Maggio 2013
                   
                   

                  L’industria agroalimentare italiana: un settore strategico nei mercati globali

                    Il rilancio dell’economia italiana può avvenire solo se si valorizzano i punti di forza del nostro sistema produttivo, e fra questi l’industria agroalimentare è candidata a giocare un ruolo da protagonista. Il comparto, infatti, è riuscito a mantenere alta la bandiera del Made in Italy anche in una congiuntura economica negativa. La produzione nazionale non solo ha retto alla competizione internazionale, ma continua a mostrare una crescita positiva in termini di esportazioni (+8% nel 2012) e rappresenta anche una delle poche vibranti realtà produttive nel Mezzogiorno d’Italia.

                  • Roma
                  • 23 Ottobre 2013
                     
                     

                    Gratuità ed economia di mercato: verso un nuovo paradigma

                      La crisi economica e le sue conseguenze sociali hanno messo profondamente in discussione l’attuale paradigma economico basato sull’individualismo competitivo, sulla massimizzazione dell’utile del singolo e sulla “mano invisibile” capace di regolamentare il mercato.

                    • Milano
                    • 18 Marzo 2013
                       
                       

                      La cultura politecnica per costruire il futuro: conoscenza, cultura del cambiamento, responsabilità

                        Cinque anni di crisi, innescati dal crollo del settore finanziario e continuamente condizionati dai problemi della finanza (pubblica e privata), costringono a ripensare il ruolo dell’industria, chiamata a diventare nuovamente un motore dello sviluppo. L’esigenza di una differente visione economica – sintesi di valori materiali e immateriali indispensabili ad innescare una nuova crescita sostenibile – riporta infatti al centro il sistema produttivo.

                      • Milano
                      • 12 Aprile 2013
                         
                         

                        Ripensare l’industria del design: aggregazione, cultura, innovazione, managerialità

                          Ripensare l’assetto dell’industria del design significa oggi fare i conti con uno scenario attuale complesso ed interessante allo stesso tempo. La questione teorica di base potrebbe essere sintetizzata attraverso due atteggiamenti opposti: il design italiano deve porsi nelle condizioni di assecondare le richieste di mercato, sposando così un atteggiamento che si potrebbero definire di breve e medio termine?

                        • Milano
                        • 24 Settembre 2012
                           
                           

                          Sistema bancario e sistema industriale: costruire un rapporto virtuoso per sostenere l’economia reale

                            L’attuale crisi finanziaria, che ha una natura evidentemente sistemica, è condizionata in questa fase soprattutto dalla percezione dei fattori di rischio legati alla fragilità dell’economia reale e del sistema bancario. Gli sforzi compiuti in campo politico, economico e monetario – a livello nazionale ed europeo – sembrano aver prodotto unallentamento delle pressioni speculative sui mercati e un timido recupero di fiducia da parte degli investitori internazionali.

                          • Roma
                          • 28 Novembre 2012
                             
                             

                            Crescere è possibile: fare impresa in Italia e all’estero

                              Gli Amici di Aspen si sono ritrovati a Roma, per la prima volta nella sede di Palazzo Lancellotti in occasione della diciassettesima edizione della conferenza annuale del gruppo. L’incontro – oltre, come consuetudine, a offrire un punto sulla realtà associativa – ha proposto una panoramica sulla vita delle imprese oggi e sulle tendenze globali con le quali è necessario confrontarsi e competere nei mercati interni ed esteri. Infatti, gli ultimi quindici anni rappresentano una tappa fondamentale nel processo di espansione multinazionale dell’industria italiana.

                            • Milano
                            • 11 Aprile 2011
                               
                               

                              L’industria del design: un valore aggiunto per la crescita del Paese

                                Un valore aggiunto pari a oltre 140 miliardi di euro con circa 3 milioni e 300 mila occupati.  È la fotografia, in cifre, del motore del sistema manifatturiero nazionale, trainato dai settori di punta – le cosiddette “4 A” – del made in Italy: automazione-meccanica, abbigliamento-moda, alimentare-bevande, arredo-legno. Quest’ultima filiera, in particolare, produce per l’industria italiana un surplus altissimo in termini assoluti, superiore, ad esempio, a quello generato dalla farmaceutica inglese o dalla chimica francese.