Vai al contenuto
Attività

Crescere è possibile: fare impresa in Italia e all’estero

    • Roma
    • 28 Novembre 2012

          Gli Amici di Aspen si sono ritrovati a Roma, per la prima volta nella sede di Palazzo Lancellotti in occasione della diciassettesima edizione della conferenza annuale del gruppo. L’incontro – oltre, come consuetudine, a offrire un punto sulla realtà associativa – ha proposto una panoramica sulla vita delle imprese oggi e sulle tendenze globali con le quali è necessario confrontarsi e competere nei mercati interni ed esteri. Infatti, gli ultimi quindici anni rappresentano una tappa fondamentale nel processo di espansione multinazionale dell’industria italiana. A metà dello scorso decennio la dimensione assoluta delle partecipazioni estere delle imprese italiane nel comparto industriale era nel complesso modesta e l’Italia denunciava un gap considerevole di internazionalizzazione a confronto degli altri paesi industrializzati.

          Invece, proprio da quel momento, ha preso avvio una fase di “inseguimento multinazionale” che ha consentito all’Italia di raggiungere una posizione internazionale più consona al peso economico del paese: il numero delle multinazionali industriali a base italiana è quasi quadruplicato, una dinamica simile riguarda le imprese estere partecipate, mentre il numero degli addetti occupati è aumentato di due volte e mezzo, con un fatturato delle partecipate estere che è quintuplicato in termini nominali. Certo si è scontata una battuta di arresto dovuta alla ben nota recessione economica degli ultimi anni. Tuttavia, serve consapevolezza del cammino intrapreso così da valere come punto di partenza per uno scatto di orgoglio e per credere con forza a vie e opportunità di crescita che si offrono anche in questa temperie economica davvero ardua.

          Internazionalizzare, innovare e finanziare: queste sono le azioni con le quali tutte le imprese quotidianamente si confrontano. Sono stati presentati analisi e dati ma altrettanto importante è stato il confronto sulle diverse esperienze aziendali e imprenditoriali. Due storie emblematiche sono state raccontate dai loro protagonisti, due giovani e capaci imprenditori, un’esponente di un’attività manifatturiera tradizionale spinta a nuova linfa e mercati dal commercio in rete e l’altro testimone di un’attività immateriale come contenuti per il web che ha permesso una rapida affermazione ed espansione dall’Italia in Europa e poi in Sud America, soprattutto in Brasile.

          Per sostenere l’internazionalizzazione delle imprese, un elemento fondamentale è il capitale umano da non disperdere e da attrarre per esempio con leggi studiate ad hoc come la legge cd. del “controesodo” e una spinta importante è rappresentata anche dal varo del decreto sviluppo, soprattutto nelle parti legate al finanziamento delle start-up. Inoltre, da varie voci risulta come ci siano territori italiani che competono egregiamente con territori stranieri. Si è concordato quanto sia importante individuare i punti di forza, pur nella consapevolezza degli ostacoli e delle difficoltà. Certo fuori dalle aziende, a livello istituzionale e sulla ribalta europea, resta importante coordinare azioni e normative efficaci.