Tra innovazione e transizione, il futuro dell’automotive
I cambiamenti che la filiera dell’industria automobilistica si trova oggi ad affrontare hanno una peculiarità quasi unica: nascono al suo esterno
I cambiamenti che la filiera dell’industria automobilistica si trova oggi ad affrontare hanno una peculiarità quasi unica: nascono al suo esterno
Una visione satellitare notturna del Continente europeo mostra che l’Italia è l’unico Paese con una struttura fortemente duale: al Centro-Nord una luce intensa e diffusa che deriva da aree ad alta industrializzazione, al Sud alcuni punti luce, ma una luminosità inferiore alle altre aree.
Quella in Ucraina è una guerra esistenziale per Vladimir Putin. Se la perde, perde il potere. Ed è per questo che vuole, con ogni mezzo, (…)Uscire dalle crisi: le sfide per l’Europa
Il periodo di iperglobalizzazione iniziato negli anni ‘80 ha visto una frammentazione globale delle filiere produttive verso aree geografiche caratterizzate da costi di produzione inferiori. Tuttavia, nell’ultima decade tale fenomeno di offshoring è stato rallentato e in parte invertito.
Non si sta vivendo un’epoca di cambiamento, ma un cambiamento d’epoca. Lo stato dell’arte è quello di un pianeta malato. I costi di questa malattia si fanno sentire anche sul fronte economico: l’ultimo rapporto di IPCC stima un danno pari allo 0,25% del PIL mondiale come conseguenza dei cambiamenti climatici.
Il PNRR può essere considerato alla stregua di un grande evento e trarre beneficio dalle esperienze delle grandi manifestazioni ospitate in passato dall’Italia.
Il dibattito sulla rivoluzione digitale e dei media ruota attorno ad alcuni temi principali: il significato di “innovazione” e il ruolo della sostenibilità e della formazione in un contesto in così rapida evoluzione, le questioni della sicurezza, della fiducia e dell’etica in un ambiente digitale sempre più interconnesso. Infine il tema fondamentale dei dati e le questioni associate in termini di bilanciamento dei diritti fondamentali.
La riqualificazione del territorio urbano continua a essere una sfida importante per le città di tutto il mondo. Diversi sono i modelli presenti in questo campo: dal recupero di aree industriali dismesse (brownfield) a una rigenerazione diffusa portata avanti da una pluralità di attori, fino a un classico volano di investimenti come i grandi eventi.
I nuovi strumenti tecnologici hanno innescato, negli ultimi anni, una fortissima accelerazione nella digitalizzazione della finanza, cambiando radicalmente l’esperienza degli utenti e stravolgendo i fondamentali storici delle istituzioni del settore.
Un mondo da ripensare e da ridisegnare è un’opportunità unica per il made in Italy. La ripresa post-pandemica ha fatto registrare un rilancio importante delle esportazioni italiane che rimangono fra le più diversificate al mondo per numero dei prodotti. Questo export diffuso, risultato di un grande sforzo creativo, ben rappresenta un settore simbolo per l’industria nazionale come quello del legno-arredo.
Il Codice degli appalti rappresenta in primis uno strumento cruciale per consentire alle opere pubbliche di essere realizzate in modo innovativo, rapido ed efficiente. L’attuale Codice, che risale al 2016, è stato oggetto di continue riforme che lo hanno reso non solo un cantiere sempre aperto, ma anche un’opera incompiuta in ordine ad aspetti di estremo rilievo, quali ad esempio la digitalizzazione e la qualificazione delle stazioni appaltanti, la cui disciplina stenta ancora a trovare piena attuazione.
La difficile situazione che il mondo sta attraversando dal punto di vista dell’approvvigionamento alimentare non inizia con l’invasione russa dell’Ucraina: ci sono state numerose avvisaglie nei due anni della pandemia e, prima ancora, con la crisi alimentare del 2008.
Le trasformazioni innescate dalla pandemia offrono l’occasione per realizzare i cambiamenti strutturali che il mercato del lavoro italiano attende da tempo. Se da un lato la diffusione dello smart working può offrire, pur nelle specificità dei singoli settori economici, un’occasione per migliorare la conciliazione con il tempo libero e gli impegni familiari, dall’altro la crisi innescata dal Covid ha avuto pesanti ripercussioni su quelle categorie che già soffrivano condizioni di svantaggio.
Il nuovo paradigma del population health mira contemporaneamente a offrire una cura appropriata ed efficace per ogni singolo cittadino e allo stesso tempo rispondere alla sfida posta ai sistemi sanitari dai “big killer” – le grandi patologie croniche come le patologie cardiovascolari – e dall’invecchiamento della popolazione.
La crisi delle città, temuta nei mesi più difficili della pandemia, non c’è stata e la ripresa delle attività economiche e sociali sta dimostrando una ritrovata vitalità dei centri urbani. Questi però stanno inesorabilmente cambiando, sulla scia di importanti discontinuità nello stile di vita dei loro abitanti.
La trasformazione digitale è una rivoluzione in corso che con lo scatenarsi della pandemia COVID-19 ha subìto una forte accelerazione che l’ha resa un tema da affrontare con urgenza.
Il fisco non è solo uno dei pilastri su cui si fonda una moderna democrazia, ma può essere anche un’importante fonte di risorse per lo sviluppo. Questo è ancora più vero nel post-pandemia quando gli Stati sono chiamati a predisporre e gestire grandi processi trasformativi.
L’euro festeggia i suoi primi vent’anni con un bilancio di successi, ma anche con la consapevolezza di dover compiere ancora numerosi passi avanti. La grandissima (…)20 anni di euro: successi, problemi, prospettive
Il tema della global tax – ossia una tassa globale e transnazionale – non nasce oggi, ma circa cento anni fa nel primo dopoguerra presso la Società delle Nazioni. Il mondo, pur non globalizzato, era già internazionale e si discuteva sulla competenza territoriale per la tassazione delle società impegnate nell’estrazione del petrolio in Paesi diversi da quelli di incorporazione. Da quei lavori uscì il concetto di “stabile organizzazione”, tutt’ora in uso nell’ambito della fiscalità internazionale.
La ripresa messa a segno dall’economia italiana nel 2021 è un ottimo segnale e un buon auspicio per il futuro prossimo. Il recupero, trainato soprattutto (…)Le eccellenze italiane tra innovazione e sostenibilità