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Il fisco leva di sviluppo

  • Incontro in modalità digitale
  • 23 Febbraio 2022

        Il fisco non è solo uno dei pilastri su cui si fonda una moderna democrazia, ma può essere anche un’importante fonte di risorse per lo sviluppo. Questo è ancora più vero nel post-pandemia quando gli Stati sono chiamati a predisporre e gestire grandi processi trasformativi.

        L’Italia, da tempo in attesa di riforme capaci di garantire un nuovo è più efficiente patto fiscale, è fra le economie maggiormente esposte alla sfida della ripresa post-Covid. La ripartenza del PIL viene oggi frenata dal prezzo dell’energia, su cui pesa un forte carico fiscale, mentre l’affacciarsi dell’inflazione chiede maggiore attenzione nella gestione del debito pubblico. Si tratta di ostacoli che non devono vanificare la grande opportunità offerta dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

        Una riforma fiscale diventa, in questo quadro, non solo un modo per sostenere la ripresa continuando nella lotta all’evasione, ma anche l’occasione per accogliere le richieste che arrivano dall’Europa, migliorando la capacità di attrazione degli investimenti da parte del sistema italiano.

        Il primo punto che qualsiasi intervento dovrebbe prevedere è la semplificazione della normativa fiscale – che conta oggi circa 800 leggi – accompagnata da un’evoluzione verso maggiore stabilità e certezza del diritto. Un altro aspetto fondamentale è quello della progressività della tassazione: il fisco come occasione di sviluppo deve essere anche una leva per ridurre le disuguaglianze sociali e territoriali che rimangono un freno per la crescita del Paese.

        Di sviluppo non si può, tuttavia, parlare senza affrontare il tema della fiscalità per le imprese. Ciò diventa ancora più importante in una politica fiscale che ha visto aumentare la complessità e le finalità degli strumenti utilizzati, ad iniziare da quegli incentivi che perseguono vere e proprie finalità di politica industriale. A tale riguardo diventa fondamentale avere una pubblica amministrazione capace di lavorare in un’ottica multidisciplinare, associando diverse competenze per migliorare il rapporto con i contribuenti.

        L’efficienza e l’efficacia di un sistema fiscale rimangono, infatti, legati in gran parte alla percezione che cittadini, imprese e potenziali investitori esteri ne hanno. Per migliorare questa immagine, rendendo più attrattiva l’economia, è necessaria una visione di lungo periodo, capace di garantire che le risorse raccolte dall’infrastruttura fiscale siano impiegate in politiche di qualità per un vero sviluppo del Paese.

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