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Le priorità della nuova Commissione europea: politiche di crescita, occupazione, competitività

  • Roma
  • 12 Novembre 2019

        La nuova Commissione europea opera in un contesto caratterizzato da una maggiore incertezza e dalla ricerca di nuovi equilibri tra le Istituzioni. Da un lato, l’uscita dall’Unione da parte del Regno Unito riduce il peso politico globale dell’UE, dall’altro in molti paesi si assiste all’indebolimento delle tradizionali configurazioni partitiche e maggioranze politiche.

        Da molte parti ci si attende, quindi, un “salto di qualità” nella gestione delle tematiche prioritarie, con particolare attenzione alla materia bancaria (tema che dopo politica agricola comune potrebbe rappresentare un nuovo terreno di convergenza Europea) nonché un’azione incisiva in tempi ristretti.

        Il settore bancario attraversa un periodo di trasformazione profonda e si interroga sul proprio futuro. In questo momento infatti gli investimenti nel settore richiedono un premio per il rischio eccezionalmente elevato alla luce di diversi fattori di rischio e vincoli:

        • un quadro regolatorio in continuo cambiamento, che genera incertezza nelle stime di ritorno sugli investimenti degli azionisti e che è caratterizzato, ad esempio, da requisiti patrimoniali in continuo incremento e dalla complessità della gestione delle crisi bancarie;
        • la redditività è penalizzata non solo da uno scenario macroeconomico caratterizzato da tassi eccezionalmente bassi ma anche da un evidente eccesso di capacità produttiva (in buona parte dovuto a ragioni sociali e storiche);
        • la necessità di una veloce e radicale trasformazione digitale, imposta dalla concorrenza potenziale dei grandi giganti dell’economia digitale, richiede investimenti ingenti che nel contesto sopradescritto ed alla luce dei vincoli normativi e sociali, faticano a trovare un ritorno chiaro in un arco temporale breve;
        • l’evoluzione demografica, in particolare in Italia, inciderà sulla numerosità e la tipologia dei cittadini/clienti (il 2019 probabilmente segnerà il record negativo di nascite a fronte di un continuo aumento degli ultranovantenni).

        Dal dibattito è emersa l’opportunità di accelerare sull’unione bancaria, tramite la definizione di un quadro normativo omogeneo e intervenire sulle modalità di gestione delle crisi bancarie anche tramite la promozione di un “safe asset” europeo. Un contributo rilevante potrà venire anche dall’evoluzione della gestione della forza lavoro (contratti) bancaria in coerenza con la trasformazione delle funzioni e dei processi che il settore attraversa.

        Infine, è importante che la Commissione dia seguito alle priorità che essa stessa ha sancito, ovvero la Sostenibilità nella finanza e la promozione della creazione di campioni digitali europei anche tramite una regolamentazione specifica.

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