La transizione energetica sostenibile: opportunità, criticità e ricadute sul territorio
Per la prima volta l’umanità si trova davanti a una transizione energetica che ha obiettivi e orizzonti temporali stringenti e definiti. Si tratta di una sfida importante che per avere successo deve coinvolgere il numero più ampio possibile di attori a livello globale: non solo Stati, ma anche aziende e privati cittadini. L’Unione Europea in questo campo ha assunto una direzione chiara e un ruolo di leadership globale, facendo della riduzione delle emissioni di Co2 uno dei pilastri dei propri programmi.
Ricostruire l’Italia: un Recovery Plan per le nuove generazioni
In risposta alle conseguenze economiche della pandemia l’Unione Europea ha mobilitato risorse senza precedenti, oltre 2.400 miliardi di euro. La parte più consistente, 672,5 miliardi, servirà per finanziare la Recovery and Resilience Facility: metà attraverso sovvenzioni, l’altra metà con prestiti. L’abbandono del percorso di austerità e la rinnovata solidarietà tra gli Stati membri hanno permesso all’Italia di poter contare su 200 miliardi di euro tra sovvenzioni e prestiti.
Flussi migratori in tempo di pandemia: esperienze acquisite e nuovi strumenti per una migliore gestione del fenomeno
Il contesto internazionale, europeo e nazionale è cambiato in modo significativo dall’inizio della pandemia da Covid-19 mettendo ancora più in risalto le questioni migratorie. Il movimento di persone non è cessato e i flussi migratori verso l’Europa rimangono importanti, pur se asimmetrici: ad esempio, è diminuito il movimento verso la Grecia, ma è aumentato di circa tre volte verso l’Italia, con flussi provenienti principalmente dalla Tunisia e dalla Libia.
Quale ricetta per rilanciare il sistema Paese
Far ripartire l’economia, con le risorse messe a disposizione dal Recovery Fund, è una sfida che l’Italia non può sottostimare. L’Europa, andando sul mercato a raccogliere i fondi per la ricostruzione, ha dimostrato dopo anni di incertezze un netto cambio di passo. Ora tocca ai singoli paesi presentare piani credibili per il rilancio. Diverse sono i nodi da risolvere per quanto riguarda la situazione italiana: il primo e più importante è una visione coerente per il futuro del Paese.
Aspen Forum Italia/Francia
Le solide relazioni italo-francesi si sono ulteriormente rafforzate, in questo difficile frangente, per far fronte alle sfide che i due Paesi devono affrontare. La prima e più stringente riguarda la seconda ondata della pandemia da coronavirus. Il coordinamento continuo che Francia e Italia hanno messo in campo è il segnale di una reazione unitaria europea, dopo l’iniziale difficoltà di coordinamento e la mancanza di cooperazione che si sono registrate durante le prime fasi dell’emergenza.
Il passaggio generazionale in Italia
Le aziende sono attori fondamentali per la ripresa di un’economia come quella italiana, duramente colpita dalla pandemia. E perché questa ripresa sia di successo bisogna guardare all’ossatura del sistema economico: le innumerevoli piccole e medie imprese familiari. Oggi il passaggio di testimone fra le generazioni diventa, quindi, un tema ancor più importante di quanto non lo sia stato negli ultimi decenni della storia italiana. In gioco c’è l’esito di importanti sfide che attendono la manifattura nazionale: la trasformazione digitale e la transizione ambientale.
Fare impresa in Italia
“Fare impresa” è una locuzione che evoca complessità e sfide, specie se essa è accompagnata dal complemento di luogo “in Italia”, un Paese contraddistinto da problemi strutturali ed insanabili contraddizioni. Problemi strutturali sostanziantisi in una burocrazia lenta e farraginosa, nell’assenza di certezza del diritto – dovuta sia ai repentini e ripetuti emendamenti legislativi, sia all’incoerenza e alla lentezza nell’applicazione giudiziale delle leggi – e in un’eccessiva difficoltà nell’accesso al credito.
Scienza, politica, società: diverse velocità, sfide comuni
Il rapporto fra politica, scienza, e società sta sempre più assumendo un ruolo fondamentale per affrontare le sfide poste dalla modernità. Una alleanza forte fra istituzioni politiche, scienziati, esperti e cittadini è un elemento essenziale per sconfiggere la pandemia globale, ma è anche un prerequisito irrinunciabile per il successo di politiche volte all’inversione di marcia nel cambiamento climatico, così come nell’introduzione di nuove tecnologie e nuove soluzioni in grado di migliorare la qualità della vita, il benessere, e la ricchezza delle società moderne.
Donne e sicurezza: abbattere barriere e stereotipi
Donne e lavoro, un binomio strategico ma ancora non completamente affermato nelle società contemporanee, soprattutto in alcuni settori generalmente percepiti come maschili. Esistono professioni in cui le donne non sono ancora presenti in maniera consistente, laddove vecchie barriere e nuovi stereotipi, come quelli individuati dalla ricerca condotta dal Dipartimento di scienze storiche giuridiche e sociali dell’Università di Siena, impediscono un pieno accesso.
Aspen Collective Mind. Occidente oggi: cosa rappresenta e quali sono i suoi valori?
L’Occidente versa ormai da anni in una grave crisi politica e valoriale, lontano ormai da una posizione di leadership come fondamentale presidio a difesa delle libertà e argine insostituibile contro i totalitarismi. Tale funzione di defensor libertatis nel mondo ha certamente avuto lati oscuri, come il sostegno offerto ad alcune dittature solo perché anticomuniste, anche se Europa e Stati Uniti hanno in ogni caso a lungo sostenuto la visione di un ordine mondiale basato sui diritti e sulle libertà fondamentali.
Mobilità sociale: i giovani e il merito
Il fenomeno ormai costante di una mobilità sociale ridotta si può spiegare essenzialmente disegnando un quadro chiaro della corrente mappatura sociale. La formazione universitaria ha in questo contesto un ruolo estremamente importante all’interno dato che riuscire ad ottenere una buona formazione superiore è uno dei fondamentali prerequisiti per passare ad uno status sociale ed economico più elevato.
Il “big deal” dell’Europa
Aspen Institute Italia ha ospitato una conversazione del Ministro Amendola con Giulio Tremonti sui risultati del Consiglio Europeo del 17-21 luglio. I Temi di grande interesse sono stati discussi in una modalità off the record come è nella consuetudine degli incontri organizzati dall’Istituto.
Pandemia e resilienza. Persona, comunità e modelli di sviluppo dopo la Covid-19
La pandemia ha rivelato a un mondo sicuro di sé, globalizzato, fiducioso nell’onnipotenza della tecnica, tutte le fragilità che lo permeavano. Persino nei Paesi più economicamente avanzati, il primo rimedio dinanzi a un virus sconosciuto è stato il ricorso a una misura pre-tecnologica quale il “distanziamento sociale”. Ne deve scaturire la consapevolezza del limite dell’azione umana, nonché delle conoscenze umane. Il motto socratico “so di non sapere” sprona a continuare a cercare, anche rafforzando la ricerca di base, bisognosa di maggiori finanziamenti da parte dello Stato italiano.
The Europe-Russia Forum
Il dialogo tra l’Unione europea e la Russia si è quasi interrotto negli ultimi anni, per vari motivi. La politica ufficiale dell’UE comprende il concetto di “impegno selettivo”, che offre oggi un’opportunità alla luce dei rilevanti interessi comuni nel contesto del conflitto sempre più intenso fra gli Stati Uniti e la Cina. Tutti i paesi membri dell’UE sono favorevoli, al pari della Russia, alla continuità del sistema multilaterale in settori chiave, come il commercio internazionale e la cooperazione tecnologica.
Leadership e comunicazione dopo la pandemia
La fase di lenta riapertura dell’Italia dopo la fase acuta della pandemia è caratterizzata da un flusso continuo e massiccio di informazioni. Il problema è però che l’Italia non ha imparato a promuovere e comunicare se stessa al meglio. Ecco il paradosso: l’Italia è ricca di bellezza e tratti distintivi positivi ma, al tempo stesso, non è ancora in grado di valorizzare i suoi punti di forza.
L’industria dell’audiovisivo: opportunità di crescita economica e sociale
Covid-19 ha colpito un settore audiovisivo in un momento di profonda transizione, accelerando diverse tendenze in atto. Il lockdown ha avuto un impatto notevole sulle produzioni e, allo stesso tempo, ha visto crescere la fruizione di contenuti digitali.
Gestire l’uscita dalla crisi: opinione pubblica e industria della comunicazione
Covid-19 è per l’Italia, come per molti altri Paesi del mondo, un vero e proprio “ictus sociale “che impone al sistema economico e sociale una ripresa lenta della durata minima di due anni, se non di quattro, per i meno ottimisti. Il 65% degli italiani, secondo la DOXA, considera ancora prevalente la preoccupazione per l’emergenza sanitaria, a fronte di un 35% che teme per le conseguenze economiche della pandemia.
La risposta europea al Covid-19: the way ahead
Nel valutare le prospettive economiche europee, si può partire dall’osservazione che siamo di fronte a uno shock esogeno, simmetrico nelle origini ma asimmetrico negli effetti (perché assai diverse erano le condizioni economiche di partenza di ciascun Paese o zona della UE): è comunque decisivo che stia emergendo – dopo una prima fase di esitazione – una narrativa comune e un atteggiamento condiviso sulle priorità e alcuni strumenti.
More and better jobs nella grande trasformazione globale
Il futuro del lavoro è stato al centro della Tavola Rotonda in modalità digitale, realizzata in collaborazione con il Consiglio Nazionale degli Ordini dei Consulenti del Lavoro, dove è stato presentato il Background Document “More and better jobs nella grande trasformazione globale”.
Lezioni di una pandemia: un’alleanza tra ricerca e industria per la salute globale
Un virus, diventato pandemia, che ha messo in ginocchio l’economia mondiale: Covid -19 è fenomeno di portata epocale, con una inusitata velocità di propagazione, con forte spinta evolutiva e grande capacità di penetrazione, soprattutto in realtà molto fragili.
Un Paese per giovani
La quarta Tavola Rotonda dell’iniziativa Aspen University Fellows è stata dedicata al tema della compatibilità tra l’Italia e le nuove generazioni e del ruolo che queste ultime hanno da svolgere all’interno della società, la cui realtà complessa spesso crea uno sfondo di incertezze e pessimismo.