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Attività

Consumi: rilanciare e riqualificare la domanda per una nuova crescita economica

    • Venezia
    • 8 Ottobre 2021
    • 10 Ottobre 2021

          La pandemia di COVID-19 ha modificato radicalmente l’industria del consumo negli ultimi 18 mesi. In una prima fase si è assistito ad un’accelerazione nel processo di maturazione di alcuni fenomeni che erano già in essere, quali l’e-commerce. In seguito sono emerse nuove priorità considerate a malapena secondarie nel periodo pre-pandemico, tra cui la tutela dell’ambiente ed il benessere fisico e mentale della persona. Il consumatore opera, dunque, in maniera diversa, spinto da priorità diverse e le aziende si trovano obbligate a riflettere sulla propria offerta di beni e servizi per capire se questa sia adatta a soddisfare le esigenze di questo nuovo consumatore.

          Punto di partenza è la consapevolezza che non esiste più una dimensione digitale separata dalla dimensione fisica, in quanto i consumatori sono attivi su entrambi i canali. I dati sulla crescita dell’e-commerce parlano chiaro: il comparto è cresciuto del 35% nel 2020, questo rappresenta il doppio della velocità rispetto al tasso di crescita naturale medio degli anni precedenti, e 2 milioni di italiani hanno fatto il loro primo acquisto online nel 2020, andandosi ad aggiungere ai 29 milioni di consumatori digitali già presenti in Italia. La crescita del commercio online è un fenomeno inarrestabile e le aziende che vogliono affermarsi nel mercato moderno non possono trascurare l’importanza del comparto digitale.

          Se da un lato la diffusione del commercio digitale amplia la platea di potenziali consumatori, dall’altro introduce nuovi competitor che in passato erano troppo distanti geograficamente per rappresentare una vera minaccia. Crescere in un mercato sempre più competitivo è possibile solo se si riesce a differenziare la propria offerta da quella della concorrenza. Il costo della manodopera in Italia non consente di vincere la sfida sul versante del prezzo, ma solo di offrire allo stesso prezzo della concorrenza beni o servizi di qualità superiore. Laddove la migliore qualità non si rivelasse sufficiente per avere la meglio sulla concorrenza, la creatività che ha reso gli italiani famosi nel mondo dovrà essere utilizzata per creare una “nuova” domanda passando da una strategia di risposta, in cui si offre al consumatore ciò di cui ha bisogno oggi, ad una strategia di proposta, in cui si offrono ai consumatori beni o servizi capaci di soddisfare le necessità di domani.

          Stare al passo con i tempi impone anche un ripensamento del modello di leadership aziendale. L’amministratore delegato che dall’alto indica la direzione da prendere sulla base del proprio istinto imprenditoriale faticherà sempre di più ad avere successo in un mercato dominato dai dati. L’imprenditore deve riconoscere che i dipendenti che stanno a più stretto contatto con i consumatori finali sono spesso meglio posizionati per capire i trend di mercato. Ascoltando le istanze di questi ultimi, ed incrociandole con il maggior numero di dati che riuscirà ad ottenere da fonti terze, gli imprenditori dovranno anticipare la direzione in cui il mercato si va evolvendo.

          Infine, il rilancio della domanda non può prescindere da un focus specifico sulla categoria di consumatori forse più ambita: i turisti. Consapevoli che le attrazioni del Belpease portano nelle nostre città milioni di persone ogni anno, gli imprenditori devono adoperarsi al fine di massimizzare il tasso di conversione del turista in consumatore offrendo beni e servizi complementari all’offerta turistica. L’offerta va modulata in base alle abitudini e le esigenze dei turisti che spesso sono radicalmente diverse rispetto a quelle dei consumatori ordinari.

          Questa strategia richiede una stretta collaborazione e condivisione di dati tra il settore pubblico e quello privato e dunque potrà realizzarsi laddove l’azione degli imprenditori andrà ad inserirsi all’interno di un progetto coordinato dal Governo centrale. Solo una cabina di regia politica che detti le linee guida e supervisioni la corretta implementazione può avere un impatto sull’industria del consumo tale da innescare una crescita economica che sia omogenea su tutto il territorio nazionale.

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