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Archivio cronologico

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      • Roma
      • 30 Novembre 2012
         
         

        China, Europe, United States: the global adjustment

          Le tre maggiori aree economiche del pianeta – Cina, Europa, Stati Uniti – sono di fronte a sfide complesse, a causa del rallentamento della crescita globale e del parziale riequilibrio che ne consegue ma anche a causa della varie incongruenze o inefficienze interne di cui soffrono. Le grandi scelte politiche e istituzionali interne non possono in effetti essere separate da quelle economiche. A fronte di questo problema comune, le differenze sono molte e assai significative.

        • Milano
        • 3 Dicembre 2012
           
           

          Biotecnologie e scienze della vita in Italia: quali azioni per la competitività?

            Le biotecnologie sono un ambito scientifico con grandi prospettive in cui l’Italia può giocare un ruolo importante. Il Paese, infatti, parte da un livello di formazione elevato e offre ottime professionalità nel settore. I benefici, anche economici, che si prospettano sono davvero considerevoli con ricadute interessanti anche dal punto di vista industriale: le biotecnologie sono un mercato in crescita non solo grazie all’incremento delle aspettative di vita, ma anche per il costante aumento delle persone che, nel mondo, hanno accesso a cure mediche.

          • Roma
          • 28 Novembre 2012
             
             

            Crescere è possibile: fare impresa in Italia e all’estero

              Gli Amici di Aspen si sono ritrovati a Roma, per la prima volta nella sede di Palazzo Lancellotti in occasione della diciassettesima edizione della conferenza annuale del gruppo. L’incontro – oltre, come consuetudine, a offrire un punto sulla realtà associativa – ha proposto una panoramica sulla vita delle imprese oggi e sulle tendenze globali con le quali è necessario confrontarsi e competere nei mercati interni ed esteri. Infatti, gli ultimi quindici anni rappresentano una tappa fondamentale nel processo di espansione multinazionale dell’industria italiana.

            • Roma
            • 21 Novembre 2012
               
               

              Turismo, infrastrutture, territorio: quali strategie per lo sviluppo del Paese?

                Il nostro “petrolio”, una “miniera d’oro”, un “giacimento” in larga parte sottoutilizzato: nella lista (lunga) delle potenzialità ancora inespresse del Paese e delle relative metafore, da decenni il turismo occupa stabilmente un ideale “podio delle occasioni mancate”, assieme alla cultura e al paesaggio, cui peraltro è evidentemente legato a doppio filo. Se ne discute nel dibattito pubblico, si analizzano le performance in termini di attrattività e competitività del settore, si focalizzano punti di forza e di debolezza.

              • Roma
              • 14 Novembre 2012
                 
                 

                L’ America dopo il voto. Taxation and representation

                  L’esito del voto presidenziale americano ha confermato che i fattori sociali e demografici sono decisivi per la connotazione politica del paese: in particolare, i Democratici sono stati in grado di intercettare il sostegno delle fasce più dinamiche dell’elettorato, sia in termini etnico-culturali che generazionali, anche grazie a notevoli capacità organizzative nello sfruttare le nuove tecnologie della comunicazione.

                • Roma
                • 9 Novembre 2012
                   
                   

                  L’Europa dopo l’Europa. Come produrre e distribuire valore. Come riemergere dalla crisi

                    “L’Europa non cade dal cielo”, affermava Altiero Spinelli: deve essere costruita dal basso, con l’impegno di tutti. In questa prospettiva gli Aspen Junior Fellows hanno sviluppato una riflessione sulle nuove sfide che condizionano coesione e futuro dell’Unione. Da un lato la conferenza si è posta l’interrogativo di quali nuovi modelli possano garantire benessere e occupazione a tutti gli europei, limitando i crescenti squilibri intergenerazionali.

                  • Roma
                  • 8 Novembre 2012
                     
                     

                    Immigrazione e integrazione: le sfide per la società italiana

                      Gli stranieri presenti in Italia sono passati dall’1% nel 1991 all’odierno 7,5% della popolazione residente, contribuendo al PIL nazionale per oltre il 12%. Molti di loro hanno scelto di stabilirsi in maniera permanente in Italia, vi hanno comprato casa (20% dei migranti) e i lori figli frequentano le scuole italiane. 

                      Il passaggio da una Italia terra di emigranti a paese di immigrazione è, dunque, un fatto recente e che presenta importanti differenze rispetto a quanto accade in Francia, Inghilterra, Germania o altri paesi in cui tale fenomeno è presente.

                    • Venezia
                    • 26 Ottobre 2012
                       
                       

                      Smart cities: innovazione, sostenibilità, qualità della vita

                        L’idea di smart city si è imposta a livello mondiale come driver di sviluppo delle aree urbane: la “città intelligente”, infatti, nell’attuale processo di globalizzazione policentrica, diventa un luogo centrale dell’innovazione, uno snodo della rete capace di catalizzare nuove energie per la crescita, con evidenti benefici anche per le economie nazionali.

                      • Venezia
                      • 26 Ottobre 2012
                         
                         

                        Arte, cultura e turismo in Italia: opportunità locali per sfide globali

                          I beni culturali e le risorse turistiche offrono al paese una grande potenzialità di sviluppo, purché si risolvano alcune questione strategiche: ad esempio il patrimonio deve divenire leva per la creazione di ricchezza, l’offerta turistica va innovata e va soprattutto riproposta la centralità del rapporto tra sviluppo e infrastrutture.

                        • Venezia
                        • 26 Ottobre 2012
                           
                           

                          I motori della crescita della società futura

                            Quella che stiamo vivendo non è una semplice congiuntura negativa. È una crisi profonda, che richiede un radicale cambiamento dei modelli di vita e di sviluppo. Senza mutamenti profondi, i livelli di crescita, in tutta Europa, continueranno a essere molto bassi nei prossimi anni. Anche perché rilanciare lo sviluppo e l’occupazione “a costo zero” è impossibile.

                          • Venezia
                          • 26 Ottobre 2012
                             
                             

                            Interessi individuali, interessi comuni: etica e leadership oggi

                              Non è solo portatore di valori, creatore di consenso, ispiratore di fiducia e team builder, ma rispetta le regole e le persone, ha una visione strategica senza  deleghe in bianco, sa riconoscere i propri errori e valutare con onestà la sconfitta, è in grado di esprimere un‘idea di futuro e, su questa, coagulare il cuore e le menti di coloro che lo seguono: questo è il leader moderno, adatto a gestire situazioni complesse nella società della globalizzazione.

                            • Venezia
                            • 26 Ottobre 2012
                               
                               

                              Le risorse umane per lo sviluppo competitivo dell’Italia: mobilità, occupabilità, reticolarità

                                Che quello umano, oggi, si configuri a tutti gli effetti come un capitale da iscrivere simbolicamente a bilancio del sistema-Paese non ci sono dubbi. Che questo stesso capitale per decenni sia stato in Italia poco valorizzato, sottoutilizzato, financo dissipato, è opinione altresì prevalente. Lo testimoniano le analisi comparate sempre più allarmanti, che fotografano una società bloccata in termini di mobilità sociale e indiscutibilmente indietro rispetto alla media dei propri competitor, europei e internazionali.

                              • Venezia
                              • 26 Ottobre 2012
                                 
                                 

                                Reshaping Europe: political, economic and social challenges

                                  L’Europa è a un bivio. Il vecchio continente oggi fronteggia sfide decisive per la sua stessa sopravvivenza come unità politica ed economica. Il compito non è semplice: si tratta di definire un nuovo assetto economico, politico, istituzionale, in grado di garantirne la capacità di competere a livello globale con altri sistemi economici e politici.

                                • Roma
                                • 19 Ottobre 2012
                                   
                                   

                                  The rising economic powerhouses: Latin America’s role in the global rebalancing

                                    La geometria dei rapporti transatlantici sta gradualmente cambiando alla luce dei nuovi equilibri mondiali: una delle conseguenze di questo processo è l’opportunità di dar vita a un “Atlantismo meridionale”, incentrato sull’ampliamento dei tradizionali legami nord-atlantici all’America Latina (e potenzialmente ad alcune aree del continente africano).

                                  • Roma
                                  • 17 Ottobre 2012
                                     
                                     

                                    Innovazione e ricerca per battere la crisi

                                      L’innovazione è un processo complesso, che richiede inventiva e talenti, ma anche infrastrutture, investimenti di lungo termine, e un vero sistema efficace di incentivi basato sul merito. Un tessuto sociale può essere innovativo nel mondo del XXI secolo se ha l’opportunità e la capacità di combinare ricerca scientifica e tecnologia applicata, trasformando così le idee in prodotti o servizi fruibili in un’ottica di mercato.

                                    • Milano
                                    • 8 Ottobre 2012
                                       
                                       

                                      L’agenda digitale per lo sviluppo del Paese

                                        L’internet economy contribuisce al PIL dell’Italia per il 2%- lo stesso dato dell’agricoltura, ma con un potenziale almeno doppio che permetterebbe di raggiungere i livelli di Inghilterra o Svezia. L’introduzione del digitale nei processi aziendali ha creato in Italia 1,8 posti di lavoro per ogni posto eliminato, mentre negli Stati Uniti o in Inghilterra ne sono stati creati 2,7.

                                      • Roma
                                      • 3 Ottobre 2012
                                         
                                         

                                        Si può davvero “abbattere” il debito pubblico cedendo quote di patrimonio pubblico?

                                          Una montagna da scalare, una zavorra, un’ipoteca sul futuro dell’Italia. Nel dibattito italiano pochi argomenti si prestano all’utilizzo delle metafore ardite come l’ammontare del debito pubblico. Una cifra effettivamente colossale, pari a quasi 2.000 miliardi di euro, con un’incidenza sul PIL che supera la soglia del 123%.

                                        • Berlino
                                        • 28 Settembre 2012
                                           
                                           

                                          The Eurozone’s path: the Union between reality and aspiration

                                            La crisi finanziaria in corso ha reso evidenti gli stretti legami tra le politiche monetarie, il settore bancario, i debiti sovrani, e alcuni forti squilibri nell’ambito dell’eurozona. Data la sua intensità e la sua durata, la crisi ha messo in discussione la stessa struttura politica dell’Unione europea oltre ai suoi assetti istituzionali, che vanno modificati applicando con più rigore le regole esistenti, ma anche attribuendo nuove responsabilità e nuovi strumenti.