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clima

  • Milano
  • 7 Aprile 2014
     
     

    Efficienza e sviluppo sostenibile: quali sfide per imprese e istituzioni?

      L’Italia necessita di una maggiore cultura sistemica e trasversale della sostenibilità e dell’efficienza: la prima per realizzare una green society, la seconda per arrivare ad una migliore efficienza energetica ed ad un più oculato impiego delle risorse naturali.  In quest’ottica è opportuno delineare un disegno strategico, che consideri nella giusta misura i cittadini, cui va rivolta un’attività di sensibilizzazione in primo luogo sulla spesa energetica; esistono, infatti, ampi margini di risparmio sia nella bolletta energetica, che in quella per il trattamento dei rifiuti pr

    • Roma
    • 27 Novembre 2009
       
       

      Politics, science and innovation across the Atlantic

        La discussione ha preso l’avvio dal metodo scientifico, evidenziando la complessa e spesso difficile interazione delle scienze “esatte” con la politica e soprattutto con i mezzi di informazione – filtro indispensabile per raggiungere l’opinione pubblica e di riflesso anche le elites.

      • Venezia
      • 22 Maggio 2009
         
         

        Risparmio energetico, fonti rinnovabili, nucleare: quali scelte nell’interesse nazionale?

          L’approvazione del “pacchetto” legislativo sull’energia e i cambiamenti climatici da parte dell’Unione Europea nel dicembre del 2008 si inquadra nel più generale processo di definizione di una politica globale di contrasto al cambiamento climatico. La conferenza di Copenhagen, che si terrà nel dicembre di quest’anno, servirà appunto a cercare di definire il successore del Protocollo di Kyoto, che scadrà nel 2012.

        • Lecce
        • 23 Ottobre 2009
           
           

          Mercati e politiche energetiche/ambientali: quali scelte per la crescita e competitività dell’industria italiana?

            I mercati energetici internazionali sono la cartina di tornasole di una crisi dagli esiti ancora incerti. Il drastico crollo della domanda globale ha determinato un forte abbassamento dei prezzi, ma le logiche speculative e le preoccupazioni infondate sull’avvicinarsi del peak oil sostengono ancora artificialmente le quotazioni al di là di ogni fondata indicazione di mercato.