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Attività

Riconciliare ambiente e sviluppo. Idee dalla Y Generation per affrontare i limiti della crescita

    • Milano
    • 7 Maggio 2010

          Si è tenuta a Milano il 7 e 8 maggio la nona Conferenza Annuale degli Aspen Junior Fellows sul tema “Riconciliare ambiente e sviluppo. Idee dalla Y Generation per affrontare i limiti della crescita”. Il dibattito si è articolato lungo tre assi: lo stato del debito ecologico e le risposte per affermare una cross generation solidarity sui valori ambientali; le scelte energetiche dell’Italia nel confronto internazionale;  l’ambiente e la sicurezza alimentare in un mondo più affollato, più caldo, più piatto.

          La nona Conferenza Annuale degli Aspen Junior Fellows ha riguardato l’ambiente, nell’anno dedicato dalle Nazioni Unite alla Biodiversità e alla tutela di ogni forma di vita sulla terra. La partecipazione alla conferenza di giovani della generazione Y (quella dei nati dalla metà degli anni ’70), ha focalizzato il dibattito sulla cross generation solidarity al fine di invertire il trend di degrado dell’ambiente e ripristinare la carrying capacity del nostro pianeta. 

          La conferenza ha riunito ottanta Aspen Junior Fellows in un dibattito propositivo che ha declinato lungo tre assi il tema della conferenza: 
           
          1. Nella prima sessione, dal titolo “Per uno sviluppo sostenibile:  a che punto siamo”, ci si è confrontati sullo stato del debito ecologico del nostro pianeta. L’ambiente, è stato riconosciuto, non è più come  in passato in antitesi con lo sviluppo economico, ma ne costituisce un nuovo elemento propulsivo attraverso l’affermazione della green economy e di green jobs. La  risposta a una crescita continua in un mondo di risorse finite richiede una governance ambientale di livello internazionale e una chiara definizione dei modelli e strumenti incentivanti indirizzati a finanziare la sostenibilità.

          2. La seconda sessione ha avuto come tema “L’energia: il tempo delle scelte. L’Italia e gli altri”. Partendo dall’analisi del piano nazionale del Governo, si è approfondito l’elevato  potenziale di risparmio energetico che deriverebbe da una crescita dell’efficienza e dei risparmi conseguibili nei consumi di famiglie e imprese italiane. Si sono analizzate le prospettive tecnologiche ed economiche dello sfruttamento delle diverse fonti di energia, in particolare da risorse rinnovabili e dal nucleare. Si è anche analizzato il vincolo del consenso locale, la cosiddetta sindrome di nimby, allo sviluppo delle nuove infrastrutture per l’energia.           
               
          3. Nella terza e ultima sessione si è analizzato il rapporto fra ambiente e alimentazione con un obiettivo programmatico – “Nutrire il pianeta e conservarlo” – in un mondo in cui nei prossimi 50 anni dovremo produrre più cibo di quello che abbiamo prodotto negli ultimi 10 mila anni. Il tema della sicurezza alimentare è al centro, fra l’altro, dell’Expo 2015 di Milano: questa Conferenza è stata occasione per una riflessione sull’importanza per l’Italia di questo evento. Si è inoltre discusso il paradosso della filiera inefficiente: metà della produzione alimentare mondiale è sprecata, gli agricoltori guadagnano poco e i consumatori spendono tanto. Infine si è richiamata la sfida di come preservare la biodiversità, l’acqua dolce come risorsa fondamentale e la fertilità dei suoli.    

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