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Attività

Quale impresa per l’Italia

    Incontro con Eugenio Sidoli
    • Roma
    • 3 Dicembre 2015

          L’Italia ripartirà. È con questa consapevolezza, unita a una forte motivazione, alti ideali e allenamento costante, che le nuove generazioni devono affrontare il futuro e fare impresa nel Paese. Il grande numero di piccole e medie aziende che caratterizzano il tessuto imprenditoriale dell’Italia hanno di fronte le grandi sfide competitive dell’internazionalizzazione, della crescita in un mercato più globalizzato e della managerialità in un mondo più complesso.

          L’italianità non è una penalità, ma rimane un valore in quanto racchiude in sé tradizione e modernità e può giocare sul fecondo dualismo artigianalità – tecnologia. Esperienze di successo dimostrano che, partendo dalla propria tradizione manifatturiera, il “Bel Paese” ha molto potenziale. La ricetta vincente sta nel credere nei valori della nostra cultura, nel valorizzare la nostra identità industriale, nell’affrontare il futuro con coraggio e nell’investire sull’innovazione. E’ il tempo delle scelte: non a caso krisis in greco indica decisione. Per essere concreti è necessario poter cambiare, voler cambiare, sentire l’obbligo di cambiare.

          Un fattore imprescindibile per il successo dell’impresa italiana è la valorizzazione del contesto territoriale in cui si è attivi: oltre il distretto, guardando con fiducia e con curiosità ad un ecosistema fatto di competenze, filiere, reti, connessioni e imprenditorialità. L’azienda non opera in un contesto monadico, ma in collaborazione con altri soggetti, all’interno di un network in grado di creare valore ed economie di scala: oltre il 70% delle innovazioni vengono generate all’esterno dell’impresa, da fornitori, clienti e istituti di ricerca.

          Al cuore del successo ci sono sempre le persone ed il ruolo più importante è giocato dalla leadership. Sono gli uomini e le donne che fanno la cultura aziendale e il valore delle imprese. In questo contesto, chi ha un ruolo di guida trasforma il sogno individuale in un sogno comune e definisce la prospettiva. I migliori sono quelli che sanno costruire un ambiente che favorisca la condivisione di idee in una prospettiva di integrazione, cambiamento e di miglioramento. Fattori quali la curiosità, la disciplina, il rispetto per le persone e la loro diversità, l’apprendimento continuo e l’esperienza internazionale rappresentano la base dalla quale costruire un progetto vincente. I valori fondamentali della leadership devono essere contraddistinti da etica, meritocrazia e sana competizione. Senza dimenticare che un leader deve essere sempre sé stesso, mostrando coerenza valoriale in tutto ciò che fa. È da questa cultura imprenditoriale che nascono le abilità manageriali ed il coraggio di rischiare, seguendo i propri ideali e i propri sogni. Come ricorda Malher “la tradizione è custodire il fuoco, non adorare le ceneri”. 

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