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Sport, giovani, grandi eventi

  • Roma
  • 20 Ottobre 2023

        Il 20 settembre 2023 ha rappresentato un momento storico per lo sport italiano: si è infatti concluso l’iter legislativo per l’approvazione del disegno di legge che modifica l’art. 33 della Costituzione, con il riconoscimento del valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme.

        Il fenomeno sportivo non è più circoscritto alla sola dimensione fisica e agonistica, ma assume una portata ben più ampia, che spesso si evolve e al contempo offre opportunità economiche e professionali. I grandi eventi sportivi ne sono un esempio: la Ryder cup da poco conclusasi a Roma, i campionati europei di atletica leggera che si terranno sempre a Roma a giugno 2024, le olimpiadi e le paralimpiadi invernali di Milano-Cortina previste per il 2026 rappresentano un grande successo per il Paese e, assieme agli eventi minori, generano un notevole giro d’affari. La dimensione economica dello sport nel suo complesso, difatti, si aggira attorno all’1,4% del PIL nazionale, vale a dire 25 miliardi di euro circa. Tuttavia, malgrado la visibilità conseguita dalle grandi manifestazioni sportive, purtroppo le ricadute sul movimento sportivo italiano non sono ancora sufficienti per superare la disparità fra Nord e Sud e soprattutto il posizionamento dell’Italia tra i paesi OCSE con il maggior tasso di sedentarietà.

        La recente modifica costituzionale, nondimeno, costituisce la giusta occasione per stabilire nuovi obiettivi e priorità. Oltre alle infrastrutture “fisiche”, occorre edificare anche quelle “mentali” e far sì che lo sport diventi una vera e propria difesa immunitaria sociale. È scientificamente provato che praticare sport apporta benessere e salute migliorando la qualità della vita. Difatti, la triste esperienza della pandemia ha mostrato come lo sport possa alleviare i momenti più difficili, essendo stato uno dei pochi ambiti nei quali si è potuta esprimere la libertà individuale. Allo stesso modo, anche il semplice recupero di un’infrastruttura sportiva può simboleggiare, come accaduto recentemente presso la città di Caivano, un intervento sociale e di legalità per la rinascita morale e valoriale della comunità.

        Le principali direttrici lungo le quali sviluppare e promuovere il fenomeno sportivo sono la scuola e le associazioni sportive. Entrambe meritano il supporto statale per perseguire le funzioni sociale e formativa proprie dello sport. Tale supporto è assicurato dal Ministero per lo Sport e i Giovani, dal CONI, dal CIP, dalla struttura operativa del Governo Sport e Salute e, soprattutto, dall’Istituto per il Credito Sportivo, unico esempio di banca pubblica per gli incentivi allo sport e alla cultura. 

        Lo sport, tuttavia, è anche – e soprattutto – un fenomeno che determina la promozione della disciplina e la crescita individuale e rappresenta senza dubbio un sicuro investimento sul capitale umano della nazione. Al fine di perseguire detto scopo, risulta imprescindibile sottolineare il ruolo cardine rivestito dalla leadership degli allenatori, nonché di coloro che interagiscono in misura preminente con gli atleti. È necessario che costoro si manifestino come guide presenti, debitamente preparate, empatiche e in grado di instillare motivazione. Rispetto, coerenza e giustizia, unitamente all’attenzione ai profili più specialistici, quali gioco di squadra, capacità tecniche e fisiche, pongono difatti le basi per un grande progetto valoriale che travalica l’ambito della singola competizione e proietta invece lo sport verso una dimensione educativa onnicomprensiva: anche le situazioni di sconfitta e fallimento sono utili per un costante processo di miglioramento psico-fisico individuale.

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