Per una ripresa sostenibile dell’Italia
Non un fuoco di paglia, ma una realtà positiva a medio e lungo termine: la ripresa nel periodo post-pandemico dovrebbe essere caratterizzata da alcuni elementi strategici come sostenibilità economica, sociale ambientale e istituzionale, ovvero i punti fondamentali dell’agenda 2030. È quello che indica la Commissione Europea ed è quello che, secondo il Governo italiano, deve caratterizzare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Il lavoro dopo la Pandemia
La pandemia da Covid-19 ha rappresentato uno straordinario acceleratore di tendenze già avviate prima dell’emergenza. Nel mercato del lavoro italiano, con la chiusura generale di marzo 2020, nell’arco di poche settimane sono stati compiuti progressi, che avrebbero altrimenti richiesto decenni di transizione, in termini di digitalizzazione, resilienza dei modelli organizzativi, diffusione di competenze specifiche.
Nuove sinergie nella filiera della salute: le sfide per “l’ultimo miglio”
La pandemia da Covid ha messo in risalto non solo l’importanza di un buon sistema sanitario, ma anche la centralità dell’ultimo miglio, inteso come relazione di prossimità con i pazienti. Arrivare al cittadino in modo efficace è tuttora una questione da affrontare, nella cura del virus come nella campagna vaccinale. Il lavoro che si sta già facendo e che si farà per affrontare i nodi emersi nell’attuale periodo di emergenza sarà la base per ridisegnare il futuro sistema sanitario.
La transizione energetica sostenibile: opportunità, criticità e ricadute sul territorio
Per la prima volta l’umanità si trova davanti a una transizione energetica che ha obiettivi e orizzonti temporali stringenti e definiti. Si tratta di una sfida importante che per avere successo deve coinvolgere il numero più ampio possibile di attori a livello globale: non solo Stati, ma anche aziende e privati cittadini. L’Unione Europea in questo campo ha assunto una direzione chiara e un ruolo di leadership globale, facendo della riduzione delle emissioni di Co2 uno dei pilastri dei propri programmi.
Quale impegno dei giovani italiani nella gara per l’innovazione tecnologica
Nonostante l’Italia si confermi sempre più una nazione ricca di eccellenze, risulta evidente quanto margine di crescita ci sia ancora nelle giovani generazioni per la comprensione e applicazione dell’innovazione tecnologica. L’attuale pandemia da COVID-19, e la possibilità di arginarla grazie all’uso di vaccini Mrna, hanno ulteriormente sottolineato la necessità di investire in ricerca e innovazione per ottenere valore sociale ed economico.
Flussi migratori in tempo di pandemia: esperienze acquisite e nuovi strumenti per una migliore gestione del fenomeno
Il contesto internazionale, europeo e nazionale è cambiato in modo significativo dall’inizio della pandemia da Covid-19 mettendo ancora più in risalto le questioni migratorie. Il movimento di persone non è cessato e i flussi migratori verso l’Europa rimangono importanti, pur se asimmetrici: ad esempio, è diminuito il movimento verso la Grecia, ma è aumentato di circa tre volte verso l’Italia, con flussi provenienti principalmente dalla Tunisia e dalla Libia.
La città post pandemia: modelli di sviluppo e gerarchie urbane
Le città costituiscono un luogo fondamentale per la storia dell’umanità. Affermatesi circa 10.000 anni fa sono sopravvissute a un’infinità di eventi catastrofici, con la capacità di riprendersi e rilanciare continuamente il proprio sviluppo. La pandemia da Covid non, è in questa evoluzione, un caso unico. Eppure ha creato per i centri urbani un punto di svolta, mettendo in discussione il loro ruolo di nodi inseriti in una rete globale.
L’investimento in ricerca e sviluppo: perché conviene all’Italia?
La ricerca è uno dei principali asset su cui l’Italia deve puntare per rilanciare il proprio sistema economico. La pandemia e la rapida risposta del mondo scientifico al virus hanno reso ancora più evidente l’importanza di un ecosistema competitivo in questo ambito. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza offre l’occasione per investire sia nella ricerca di base sia nelle successive fasi di sviluppo e trasferimento tecnologico. Il Paese può contare su alcuni progressi compiuti negli ultimi anni, ma sono ancora necessari interventi in diversi ambiti.
Global Health Security and its impact on the economy: a global responsibility
La pandemia da Covid-19 rappresenta uno sconvolgimento economico, politico, sociale e culturale in tutto il pianeta. Non si era visto niente di simile da lungo tempo e si deve prendere atto che la salute è il fondamento della società e dell’economia: tuttavia, la risposta alla pandemia non è stata rapida e sarà necessaria una modifica dei meccanismi sino ad ora conosciuti.
La sfida della sovranità digitale europea
Il mondo digitale non è soltanto un settore fondamentale dell’economia nel XXI secolo, ma richiede un adattamento profondo dei comportamenti collettivi e individuali, delle strutture legali, degli strumenti concettuali. Per l’Europa esiste ormai un ampio consenso sull’esigenza di perseguire una vera emancipazione e assicurarsi una maggiore autonomia, con la capacità di fissare regole efficaci in un settore assolutamente decisivo: è questo il senso del termine “sovranità digitale”.
Opportunità e rischi dell’approccio europeo alla sovranità tecnologica
Roma, 14 dicembre 2020 – Aspen Institute Italia, in collaborazione con Google, organizza l’Aspenia Talk in modalità digitale “The Challenge of European Digital Sovreignty ”. L’incontro si svolge su piattaforma Zoom il 17 dicembre 2020 alle ore 18:00.
Come massimizzare il patrimonio energetico dell’Italia? (Quinta edizione)
Il 2020 ha imposto uno scenario di analisi completamente diverso rispetto al passato, dominato dagli impatti profondi della pandemia e con caratteristiche così fluide da rendere molto difficile ogni previsione. La domanda fondamentale riguarda la strutturalità o meno del cambiamento e, in ambito energetico, se il cambiamento stesso potrà accelerare o rallentare la decarbonizzazione, fermo restando che l’industria energetica rimane un settore su cui puntare per cogliere appieno le opportunità della fase di ripartenza.
Il sistema sanitario tra gestione della quotidianità e risposta alle emergenze
Il sistema sanitario italiano continua ad essere esposto a un grande stress determinato dalla pandemia di coronavirus. Il dispiegamento di risorse, economiche e organizzative, necessarie a affrontare l’emergenza non deve però mettere in secondo piano le questioni strutturali che la tutela della salute pone a una popolazione in costante invecchiamento. La pandemia deve essere piuttosto un’opportunità per mettere in luce le criticità esistenti e creare nuovi modelli per affrontare il futuro ritorno alla normalità.
Smart Land: la rivalutazione dei borghi e delle aree interne può rappresentare una opzione di crescita per il Paese?
Il rilancio dei borghi e delle aree interne è un’opportunità strategica per una ripresa dell’economia italiana dopo la crisi pandemica del 2020. Il patrimonio paesaggistico e culturale nazionale può diventare un elemento rilevante nel quadro di un progetto di politiche di lungo termine, concepite in continuità con alcune iniziative precedentemente promosse a livello nazionale e locale, e con lo scopo di regolare l’equilibrio fra lo sviluppo economico delle grandi città, dei piccoli centri e delle aree remote.
The Pandemic and the power sector
Nonostante i grandi ostacoli strutturali e i cicli di alti e bassi che ha attraversato, la transizione energetica globale, iniziata già da vari anni, continua il suo corso. La pandemia oggi in atto e la conseguente recessione economica sono arrivate in un momento critico da questo punto di vista.
Ricerca e innovazione nelle life sciences
La quotidianità che tutti gli individui e le organizzazioni hanno vissuto per effetto della pandemia di Covid-19 ha messo più che mai in evidenza che salute e ricchezza di una nazione viaggiano di pari passo. Al centro dell’agenda politica e degli obiettivi di tutti i governi, la ricerca della salute caratterizzerà il processo di ricostruzione di tutti gli Stati nei mesi a venire.
Costruire una Società interconnessa: infrastrutture, investimenti, innovazione e integrazione
La pandemia ha avuto un notevole impatto sugli abituali stili di vita, sia in termini temporanei che anche, per certi versi, strutturali. Anche dopo l’arrivo di un vaccino anti-coronavirus una società interconnessa dovrà recuperare più spazi di vita fisici, con un ritorno a una vita più “normale”. Dunque, meno attività da remoto, anche se alcune di queste rimarranno come utile modalità cui si farà più ricorso per gestire le attività rispetto ai tempi pre–emergenza.
Le infrastrutture per la ripresa economica del Paese
L’accordo del 21 luglio garantisce risorse in arrivo dall’Europa per affrontare le conseguenze economiche del COViD-19. Settori strategici come quello delle infrastrutture avranno significativi sostegni. Esistono però alcune complessità – sia di natura tecnica che di natura istituzionale – che rischiano di rallentare l’erogazione dei fondi.
Future by quality: life sciences e ricerca in Italia
I Parchi Scientifici e Tecnologici sono un elemento fondamentale dell’ecosistema dell’innovazione. La loro capacità di connettere esperienze e discipline diverse, creando reti tra centri di ricerca, spin-off, start-up, incubatori, business angel e venture capitalist, è un grande elemento di competitività per un Paese, oltre a rappresentare una grande opportunità a livello territoriale.
The cum-Covid recovery: comparing best practices. How to combine health and business
In termini di diffusione del contagio da Covid -19, la sfida principale nel periodo autunnale e invernale sarà la capacità delle strutture sanitarie di diagnosticare e trattare un numero comunque crescente di casi di Covid-19 (come prevedono tutte le proiezioni) e distinguerli da quelli di influenza. Le misure di contrasto al Covid contribuiranno a ridurre decisamente anche i casi di influenza stagionale, ma il problema sarà comunque presente per i sistemi sanitari.
Le imprese di fronte alla complessità dei tempi attuali: su quali basi costruire la ripresa?
L’esplosione della pandemia di Covid-19 e le misure di lockdown hanno colpito duramente le imprese italiane: secondo le stime della Banca d’Italia, la contrazione del PIL nel 2020 sarà compresa tra il 9 e il 13%. Nonostante il pacchetto di stimoli varati dal governo italiano e le misure straordinarie decise nell’ambito del Recovery Fund europeo, rimangono grandi incertezze su tempi e modalità della ripresa.