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Attività

Il sistema sanitario tra gestione della quotidianità e risposta alle emergenze

    • Incontro in modalità digitale
    • 23 Novembre 2020

          Il sistema sanitario italiano continua ad essere esposto a un grande stress determinato dalla pandemia di coronavirus. Il dispiegamento di risorse, economiche e organizzative, necessarie a affrontare l’emergenza non deve però mettere in secondo piano le questioni  strutturali che la tutela della salute pone a una popolazione in costante invecchiamento. La pandemia deve essere piuttosto un’opportunità per mettere in luce le criticità esistenti e creare nuovi modelli per affrontare il futuro ritorno alla normalità. Questo riguarda l’equilibrio fra ospedali e medicina territoriale, ma anche quello fra efficienza del sistema e capacità di garantire accesso universale alle cure.

          Il Sistema sanitario nazionale, creato nel 1978, ha dimostrato nei decenni la propria importanza, portando l’Italia ai vertici mondiali per aspettativa di vita. Molto però è ancora il lavoro da fare sia per quanto di guarda il prolungamento della vita in salute (agendo su tema cruciali come gli stili di vita e la prevenzione) sia per quanto riguarda i livelli di servizio, la cui disparità regionale è emersa con chiarezza durante i momenti più critici della pandemia. Rimangono così sul tavolo questioni relative alla necessità di un maggior coordinamento nazionale (e anche europeo) oltre all’importanza di garantire alla sanità un finanziamento adeguato.

          Nel grande sforzo organizzativo richiesto dall’emergenza coronavirus sono emersi modelli virtuosi di collaborazione fra il settore pubblico – la cui centralità è stata ribadita nei mesi di crisi – e attori privati, soprattutto dal punto di vista della capacità di innovazione che rimane uno dei vettori di miglioramento della qualità delle cure e della vita dei pazienti. A questo riguardo il sistema di fondi dedicati ai farmaci innovativi sembra aver funzionato producendo, pur con le criticità correlate allo strumento dei tetti di spesa, risultati importanti.

          La collaborazione fra industria e sistema sanitario deve continuare in altri campi – da un miglior dialogo e pianificazione all’introduzione di nuovi sistemi digitali e tecnologici – sul modello del grande sforzo congiunto messo in campo nella lotta al virus. L’approccio integrato fra pubblico e privato può inoltre guardare al ruolo di sostegno offerto dal mondo delle polizze: l’assistenza sanitaria integrativa aziendale deve essere accompagnata da un’accresciuta attenzione alle coperture individuali. Il privato, infatti, ha le competenze e le risorse per offrire servizi complementari a quelli universali e lavorare sulla prevenzione, mettendo in circolo anche risorse importanti per l’innovazione nelle cure.

          La sostenibilità finanziaria del sistema sanitario rimane, del resto, una questione centrale. La pandemia ha provvisoriamente rimandato il dibattito su questo tema, aggiungendo anche altri importanti ostacoli nel cammino verso una gestione equilibrata di questa strategica realtà.

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