Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivi

I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi. Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.

I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.

I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.

I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.

I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pubblicitari personalizzati in base alle pagine visitate in precedenza e per analizzare l'efficacia della campagna pubblicitaria.

Vai al contenuto

Il volto dell’America

    • Ricerca
    • Research
    • 23 Dicembre 2024
    • Aspenia 4/2024
    • Dicembre 2024
    • 23 Dicembre 2024

    Aspenia, la rivista trimestrale di Aspen Institute Italia diretta da Marta Dassù, esce in dicembre con il numero “Il volto dell’America “cui hanno contribuito tra gli altri Stephen Kotkin, Parag Khanna, Arrigo Sadun, Martin Wolf, Thomas J. Duesterberg Erik Jones, Charles A. Kupchan, Julian Lindley-French, Andrew Spannaus, Massimo Gaggi, Jason Bordoff e Jared Dunnmon.

    Donald Trump ha vinto le elezioni di novembre con un margine ridotto, ma decisivo e ha ottenuto la maggioranza al Congresso. Il secondo “term” è, in partenza, assai più solido del primo e prevede una forte riduzione del ruolo del governo federale e delle varie agenzie, compresa l’FBI, una sostanziosa espansione della Presidenza rispetto al Congresso e una crescente autonomia per gli stati. Sullo sfondo di questa dinamica di riallocazione del potere si staglia un’alleanza di convenienza con il neocapitalismo americano delle Big Tech, un pezzo di Silicon Valley, una parte della grande finanza – soprattutto il settore cripto – una componente del vecchio establishment dell’energia e una parte della manifattura. I mercati scommettono che riduzione delle tasse e deregulation spingeranno la crescita americana, almeno per una prima fase. Mentre dazi ed espulsioni, con il loro impatto inflattivo, verranno applicati solo gradualmente e solo in parte. 

    Aumentano le differenze tra Stati Uniti ed Europa. Sulle relazioni tra le due aree peserà in modo rafforzato il problema Cina: la Casa Bianca condizionerà i rapporti con l’UE a restrizioni all’export verso Pechino – con sanzioni secondarie – e la Cina riverserà sui mercati europei la propria “sovracapacità” produttiva. Un futuro, quindi, con meno America, o con un’America dal volto duro: l’Europa non potrà più pensare che qualcuno venga dall’Atlantico a salvarla da se stessa e dai tanti pericoli incombenti.