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Italia

  • Milano
  • 9 Ottobre 2009
     
     

    Come riattivare la crescita

      L’obiettivo di promuovere in tempi brevi una ripresa duratura è il tema principale dell’agenda economica dei paesi occidentali. Il disagio sociale conseguente alla recessione è espresso da 22 milioni di disoccupati in Europa. A un eccesso di capacità produttiva si associa una minore utilizzabilità della leva dell’indebitamento (che aveva “drogato” il sistema economico innescando la crisi). Stiamo uscendo dalla crisi, ma presto si evidenzieranno importanti differenziali di performance e di qualità della vita fra i vari paesi occidentali.

    • Roma
    • 27 Ottobre 2009
       
       

      150° anniversario dell’unità d’Italia: quali progetti?

        Quando Charles De Gaulle incontrò André Malraux all’indomani della fine della seconda guerra mondiale, gli disse “D’abord le passé”, intendendo che il senso della storia permette a ognuno di rivolgere lo sguardo al passato per uscire da una fase critica presente e costruire il futuro.

      • Cernobbio
      • 27 Settembre 2009
         
         

        Le eccellenze e i talenti italiani all’estero

          Esperienze degli italiani nel mondo, sfide da perseguire per costruire competenze globali, capacità di muoversi nel mondo come sistema Paese. Aspetti legati da un unico filo conduttore: la valorizzazione delle eccellenze e dei talenti italiani all’estero. Talenti che sempre più trovano più facile emigrare che costruirsi in Italia una prospettiva adeguata di carriera.

        • Venezia
        • 22 Maggio 2009
           
           

          Politiche economiche, sistema creditizio, strategie d’impresa: come usciremo dalla crisi?

            Economia, società, istituzioni: la crisi che stiamo attraversando non risparmia nessuno. Investe la finanza, si riversa sull’economia reale e sul lavoro, chiama in causa il ruolo dello Stato e delle organizzazioni internazionali. La crisi mette in discussione il nostro modello di sviluppo, la capacità della politica di regolare i processi economici, l’attendibilità di chi aveva gli elementi sufficienti per prevedere il più grave disastro finanziario dalla fine della seconda guerra mondiale e non l’ha fatto.