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Attività

Riqualificazione urbana: la città spazio fisico e spazio della mente

    • Incontro in modalità digitale
    • 7 Giugno 2021

          La ripresa post-pandemia e la nuova consapevolezza sulla necessità di una transizione ecologica e digitale accelerano i processi di rigenerazione urbana. Le trasformazioni in atto si confrontano con i grandi cambiamenti imposti dalla diffusione delle tecnologie e dal loro importante utilizzo durante i periodi di distanziamento sociale. Il più rilevante di questi è senza dubbio l’aumento esponenziale del telelavoro che muta le geografie urbane e ridefinisce un nuovo equilibrio fra reale e virtuale. La città che cambia, pur rimanendo un luogo fisico, diventa così anche uno spazio digitale che vive nella mente delle persone. Questo perché la dimensione urbana è da sempre luogo privilegiato della creatività e dell’innovazione politica, economica e sociale. E poi perché i processi di rinascita che stanno seguendo la fase acuta della pandemia richiedono un pensiero e codici nuovi che vanno immaginati ed elaborati.

          Spazio fisico e spazio mentale della rigenerazione urbana possono incontrarsi in nuovi distretti dedicati all’innovazione. Il telelavoro ha dimostrato che non è sempre necessario l’incontro in presenza per portare avanti le attività produttive. Eppure la creatività rimane un fenomeno sociale che richiede scambi e contatti, perché da questi si genera il pensiero innovativo.

          L’Italia ha la possibilità di lasciarsi alla spalle una tradizione di closed innovation e guardare ai modelli di successo che vedono in un’innovazione aperta la chiave per la produzione di idee. In questo senso la riqualificazione dell’ex area Expo di Milano, dove sta sorgendo MIND – Milano Innovation District, è l’opportunità per ricreare in Europa il terreno fertile che in altre parti del mondo, ad iniziare da Silicon Valley, è stato un motore di sviluppo. Cruciale è la presenza di attori diversi e complementari: dai centri di ricerca universitari, alle grandi aziende, passando per le start-up e il settore finanziario. Il tutto con la capacità di attirare capitale umano di alto livello, essenziale perché la qualità dello spazio fisico (basata su sostenibilità, decarbonizzazione e vivibilità) diventi eccellenza anche dello spazio mentale.

          Importante è anche la partnership fra enti di diritto pubblico e sviluppatori privati che permette di valorizzare un terreno di proprietà pubblica, generando non solo riqualificazione urbana, ma anche opportunità di crescita economica e sociale.  La sfida di MIND è quella di proporsi come un modello in Italia e in Europa. Sia per la capacità di cogliere le opportunità della vasta regione che, oltre l’area metropolitana milanese, abbraccia le eccellenze di tutto il Nord Italia. Sia per contribuire a elaborare nuove idee per un mondo in ricostruzione. Tutto questo nella convinzione che, in presenza di adeguate energie e massa critica, si tratti di un processo replicabile in altre aree d’Italia o,comunque, capace di portare benefici su ampio raggio. Le energie fisiche e mentali della rigenerazione urbana, infatti, non possono prescindere dall’obiettivo di creare una maggiore equità e di utilizzare le nuove tecnologie non per aumentare le distanze, ma per chiudere le fratture sociali che si sono ulteriormente acuite durante la pandemia.

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