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Attività

Liberare la crescita: scelte per la produttività e competitività del Paese

    • Venezia
    • 16 Maggio 2008

          Il seminario, parte del ciclo dei grandi temi dedicati all’Interesse nazionale, ha affrontato alcuni snodi fondamentali per promuovere la crescita economica e innalzare i livelli di produttività, in una fase storica segnata dal rischio di recessione e da profonde trasformazioni degli equilibri economici internazionali. Per rimuovere i vincoli alla crescita dell’Italia, i governi e la politica devono essere in grado di mobilitare coalizioni favorevoli alle riforme, evidenziando i benefici diffusi che essi possono generare. Soltanto in questo modo sarà possibile rimuovere gli ostacoli, le rendite di posizione e i poteri di veto. Nella competizione globale, d’altra parte, il fattore “tempo” rappresenta un valore strategico per incrementare la produttività delle economie nazionali. In molti casi, saper prendere decisioni tempestive diventa fondamentale per salvaguardare valori e beni collettivi. Particolare attenzione è stata dedicata al tema della giustizia. Essa, infatti, svolge una funzione essenziale non soltanto per la tutela dei diritti individuali, ma anche per la competitività del sistema economico. Un quadro legislativo inefficiente o lentezze nell’applicazione delle leggi producono gravi effetti negativi sui mercati e per gli operatori economici: basti pensare a come i ritardi nell’enforcement dei contratti riducano gli investimenti di imprese e operatori finanziari. In questo quadro, particolare attenzione è stata dedicata al problema di come reperire le risorse finanziarie per la modernizzazione del sistema giurisdizionale. Anche le reti infrastrutturali nell’energia, nei trasporti, nelle telecomunicazioni, costituiscono strumenti indispensabili per la crescita del Paese: in molti di esse, tuttavia, l’Italia presenta un deficit tecnologico sempre più grave. Di qui la necessità di promuovere una nuova fase di investimenti, affrontando i problemi concorrenziali in un’ottica di mercato comunitario. Quanto al ruolo del sistema bancario e finanziario, bisogna chiarire come la dimensione imprenditoriale e la vocazione all’integrazione su scala europea possano conciliarsi con l’individuazione di nuove missioni al servizio della crescita nazionale.

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