Vai al contenuto
Attività

La parola e l’ascolto

    • Milano
    • 17 Settembre 2007

          La Tavola Rotonda è partita da un’amara considerazione: nell’era della comunicazione parola e ascolto – che dovrebbero essere i pilastri delle nostre relazioni interpersonali – sono passate in secondo piano rispetto all’immagine. E il dialogo non è più un’interazione paritaria e rispettosa che dovrebbe esistere tra un “essere parlante ” e il suo simile. Ne sono un esempio i rapporti quotidiani instaurati negli ambienti di lavoro o in qualunque organizzazione. Chi occupa posizioni dirigenziali, così come chi svolge mansioni più esecutive, dimentica spesso di essere circondato da persone portatrici di valori e meritevoli di essere ascoltate. Si è convenuto sul fatto che nell’era della comunicazione globale è spesso l’immagine a vincere, perché più attraente e facile da utilizzare: non è certo un caso se i giovani non leggono più e sia la scuola che la famiglia sembrano ormai chiuse nel vicolo cieco della rassegnazione. Ma al tempo stesso si è sottolineata l’importanza di riscoprire la forza della parola e dell’ascolto perché la comunicazione vera è scambio, interazione, sintonia e distonia, duello e armonia. Tutto tranne che una sequela di immagini che l’uomo fruisce passivamente.

            Contenuti correlati
          Strillo: La parola e l’ascolto