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Attività

La lingua degli italiani: un’identità ricusata

    • Roma
    • 5 Giugno 2007

          La lingua italiana, forte di grandi tradizioni storico – culturali, è oggi stretta una morsa asfissiante fra l’inglese e i dialetti, con il rischio di doversi rassegnare al ruolo burocratico di «lingua delle prefetture». Anche se non siamo ancora alla disfatta è però urgente affrontare il problema nel dibattito politico e sopratutto con i giovani, maggiormente esposti al degrado linguistico. I veri pericoli per la nostra lingua sono due: il primo proviene dall’interno, da una massiccia tendenza alla stereotipia, al livellamento verso il basso, a quel pedaggio che probabilmente occorre pagare quando una lingua d’elite diventa lingua di massa. Il secondo pericolo è un anglismo di maniera compiaciuto quanto inutile ai fini della comunicazione.Difesa delle lingua dunque ma senza incorrere nell’errore di voler predisporre una grammatica e un vocabolario di Stato, per imporre una forma e un uso corretti perché, come è noto, le lingue si ribellano a tutti i decreti. Né vale la pena preoccuparsi troppo per l’eccesso di parole straniere. Occorre invece educare, attraverso la scuola e responsabilizzando i media, all’uso di un patrimonio linguistico che salvaguardi le radici e l’identità culturale e che – come sosteneva Macchiavelli – i forestierismi sappia farli propri e dominarli.

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