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Attività

Crescita, innovazione, competitività:i Big Data come risorsa strategica

    • Bologna
    • 23 Ottobre 2017

          I Big Data rappresentano una grande opportunità per il sistema Italia. Il web e le tecnologie digitali, infatti, stanno cambiando in maniera radicale il processo di raccolta, trasferimento e archiviazione dei dati, con impatti pervasivi sul mondo del business e sulla società in generale. La capillare diffusione delle nuove tecnologie fa sì che un numero crescente di dispositivi interconnessi siano contemporaneamente attivi, generando quantità crescenti di dati. Le dimensioni del fenomeno sono straordinarie: oggi nel mondo vengono generati giornalmente miliardi di miliardi di byte, che si accumulano formando una massa di dati – i Big Data – fortemente eterogenea, misurata ormai in zettabyte (1 seguito da 21 zeri).

          I Big Data, però, non solo sono quantitativamente diversi dalle basi di dati con cui siamo abituati a lavorare, ma proprio in virtù della loro dimensione e articolazione sono qualitativamente diversi: la loro analisi può produrre conoscenze e capacità decisionali che influenzano anche contesti lontani dall’ambito in cui i singoli dati sono stati generati; inoltre, e questo è l’aspetto più significativo, tali conoscenze emergenti non passano attraverso il filtro di modelli e teorie di riferimento, rappresentando così un nuovo strumento per comprendere la complessità dei fenomeni sociali, economici, biologici, tecnologici, naturali.

          Per quanto riguarda il sistema economico i Big Data sono certamente in grado di creare nuove opportunità di business: l’innovazione data-driven porta alla creazione di piattaforme partecipate capaci di aprire nuovi segmenti di mercato, grazie a strumenti innovativi disponibili anche per le piccole e medie imprese. Il settore manifatturiero è protagonista di questa trasformazione: l’Industria 4.0 si fonda sull’iperconnessione e quindi sui Big Data, destinati a diventare un importante strumento con cui le aziende italiane possono affrontare e gestire la crescente complessità dei mercati.

          Tuttavia questa nuova rivoluzione industriale non va considerata solo dal punto di vista tecnologico: un aspetto fondamentale riguarda la capacità di coordinare scienza, tecnologia, competenze e contesto sociale. I Big Data, del resto, hanno un importante impatto sociale: producendo informazioni statistiche di alto livello possono aiutare il processo di miglioramento dei servizi pubblici, aumentando e incentivando anche un ruolo più attivo da parte cittadini/utenti. Inoltre, dal punto di vista sanitario, la condivisione dei dati medici consente l’ottimizzazione delle terapie e la messa a punto di protocolli personalizzabili con evidenti ricadute positive sull’offerta di cure. Non vanno tuttavia sottovalutate le ricadute in tema di privacy e sicurezza che richiedono misure ad hoc. E questo rende necessari nuovi paradigmi etici per quella che il supervisore europeo per la protezione dei dati ha chiamato “data-driven life”.

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