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Attività

Verso il futuro. Economia, demografia, democrazia

    • Roma
    • 3 Ottobre 2018

          L’attuale momento di transizione politica, economica e antropologica, dimostra che i modelli democratici e di civilizzazione risultano sempre meno garanti dei valori liberaldemocratici, mentre sembra rafforzarsi la contrapposizione fra la crescente difficoltà di realizzare un nuovo ordine mondiale e l’emergere di nuovi riferimenti costruiti intorno all’idea di stato nazione.

          Delineare soluzioni per il futuro, basate sul superamento di una visione dell’economia fondata esclusivamente sull’interesse degli azionisti come unico metro che ne misuri il senso e la finalità, riattiva l’interesse per i principi espressi all’origine del capitalismo. Specificamente: l’impresa esiste per la comunità per cui è nata e cresciuta, ed è a servizio di diversi stakeholders oltre che dell’interesse limitato agli shareholder. Scrivevano i classici dell’economia “Nessuno può essere felice se non concorre a promuovere la felicità degli altri”, tenendo conto del sentimento morale non meno che dell’interesse economico.

          La generatività è una categoria recentemente introdotta nelle discipline economiche, che si realizza promuovendo con i propri comportamenti un impatto positivo sulle vite di altri.  Attraverso la valorizzazione delle relazioni interpersonali rispetto a quelle caratterizzanti l’homo oeconomicus.

          La democrazia ed il mercato sono state a lungo categorie interdipendenti: l’economia di mercato richiede principi democratici per realizzare i suoi obiettivi. Recentemente, invece, si affermano economie di mercato efficienti anche in assenza di democrazia. Infatti, se superano un certo livello di diseguaglianza e di disparità, le democrazie entrano in crisi. E nella temperie attuale il trade-off efficienza-libertà ha superato quello di efficienza-equità.

          È possibile, dunque, ipotizzare che il valore economico della generatività corrisponde alla quantità e alla qualità dei beni pubblici che saranno disponibili nel 2050 per  700 milioni di europei, tenendo conto che sempre in quell’anno il peso demografico dell’Africa balzerà dal 16% al 25% e quello dell’Europa sarà ridotto dal 10% al 7%. Questo fatto mette in luce il problema delle risorse disponibili fra domanda e offerta, il peso dell’impronta ecologica, la sfida della regolazione delle popolazioni moderne nella forbice tra riproduttività e migrazioni. La generatività, come possibile risorsa per affrontare le tensioni globali fra economia, democrazia e demografia, è un principio comune alle diverse culture, in cui promuovere, nel rispetto delle specifiche varianti, una prospettiva di collaborazione e condivisione, di rispetto e di dignità di ogni persona.

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