La virtù: un nuovo stile di vita?
Al centro del dibattito l’attuale rinascita dell’interesse per la virtù quale insieme di valori assoluti ed eterni.
Al centro del dibattito l’attuale rinascita dell’interesse per la virtù quale insieme di valori assoluti ed eterni.
La conferenza ha messo a fuoco le opzioni possibili per un programma energetico nazionale, in grado di coniugare con successo sicurezza ed efficienza. Si è discusso su come ripartire la responsabilità fra i diversi attori – istituzionali, pubblici e privati – e i diversi livelli di governo – comunitario, regionale e locale.
La Tavola Rotonda “Combattere la povertà” è stata ospitata dalla Comunità di Sant’Egidio e ha offerto per i partecipanti un’interessante occasione di dibattito sul tema della lotta alla povertà e sul grado di impegno che l’Italia – Stato membro del G8 – deve mostrare nei confronti delle aree più povere del pianeta, in particolare dell’Africa.
L’incontro, organizzato in collaborazione con Confindustria, partendo dall’analisi del nostro sistema universitario, ha voluto fornire l’occasione per individuare strategie e formulare proposte atte a rilanciare l’eccellenza e la competitività dell’università italiana.
La conferenza ha affrontato temi strategici e di grande modernità, mettendo in evidenza i ritorni in termini di crescita economica che il settore può dare al Paese. Centrale è stato anche il dibattito sulla ricerca sia pubblica che privata, sulla necessità di individuare aree di eccellenza per aumentare la riconoscibilità della ricerca italiana per attirare capitali nazionali ed esteri.
Le opere pubbliche sono necessarie per rilanciare la competitività del Paese e implicano un più largo accordo tra i diversi livelli istituzionali – stato, regioni ed enti locali. L’Europa e le sue direttive, inoltre, incideranno in modo innovativo sul regime italiano, comportando un adeguamento della Legge Merloni e una rivalutazione del General Contractor. Al centro della discussione anche il tema dell’individuazione delle notevoli risorse finanziare che ogni grande opera pubblica richiede.
Dalla riunione è emerso che la convergenza delle diverse piattaforme apre nuovi scenari sia per i produttori di contenuti che per i broadcaster, affermati o new entrants. Per poter dispiegare appieno le potenzialità del settore sono state messe in evidenza alcune priorità. Innanzi tutto la neutralità tecnologica, un punto fermo per il futuro. Si è sottolineato che le nuove politiche da parte dei produttori di contenuti sia in tema di distribuzione che di contrasto alla pirateria potranno portare ad una espansione del mercato senza che vi sia una "cannibalizzazione" tra i settori.
La Tavola Rotonda L’Italia e l’attuazione della strategia di Lisbona (Il Piano per l’Innovazione, la Crescita e l’Occupazione – PICO) ha inteso portare all’attenzione dei soci Aspen il contributo dell’Italia all’attuazione degli accordi presi a livello Ue a Lisbona nel 2000. Si è discusso sulla validità del Piano, sulle possibili integrazioni da portare, sull’eventuale coinvolgimento dei destinatari del Piano stesso.
La Tavola Rotonda ha preso in esame le carenze infrastrutturali che ostacolano la competitività del sistema Italia:superarle significherebbe garantire infatti al Paese un ruolo primario come piattaforma logistica e nodo di scambio nelle relazioni internazionali, sia intra-europee – fra oriente e occidente – che internazionali – fra l’Europa ed i Paesi dell’area mediterranea.
L’incontro ha messo a fuoco le opportunità e i rischi dell’adozione dei nuovi sistemi contabili internazionali. Si è discusso in particolare delle conseguenze sul bilancio dei gruppi quotati, sulle implicazioni dello IAS sul patrimonio netto e sugli eventuali riflessi sui processi di aggregazione. Sono state anche approfondite le opportunità e le difficoltà che il nuovo sistema comporta per le imprese e in che misura le medesime si stanno dotando delle necessarie competenze.
La Tavola Rotonda ha offerto l’occasione per analizzare i nuovi orizzonti applicativi e le prospettive di impatto economico, sociale e organizzativo dell’Information Technology.
La Tavola Rotonda ha evidenziato la necessità di ridisegnare una rete infrastrutturale coerente con i bisogni della domanda, valorizzando gli interventi di un rilievo finanziario minore, che possano però portare un più immediato ritorno in termini di convenienza nella scelta modale. Si deve dare priorità strategica ai potenziamenti infrastrutturali in programma per i tunnel ferroviari e per i terminali portuali, se non si vuole stroncare sul nascere la possibilità che i flussi di merce del Far East scelgano la via del Southern Range invece che quella del Northern Range.
L’Italia, grazie al suo patrimonio artistico, culturale e di bellezze naturali, ha sempre occupato una posizione di leadership nel turismo. Oggi tutto questo non basta più: se non si vuole che la crisi in cui versa il settore non si tramuti in declino occorre invertire la rotta attraverso strategie basate su precise e tempestive scelte industriali e politiche. Va dunque definito quale è il prodotto da vendere, la strategia e gli strumenti necessari per farlo. L’Italia può continuare ad essere competitiva dove più forte è il richiamo del "brand Italia".
La conferenza ha esaminato le esigenze cui le città del futuro dovranno far fronte. Le metropoli dovranno farsi carico di accogliere, attrarre e coinvolgere un sempre maggior numero di persone in cerca di città che siano attrattive ed efficienti senza perdere identità e specificità. In un contesto sempre più multiculturale le città devono trovare nuovi strumenti per rendere compatibili elementi diversi: efficienza produttiva, dimensione estetica e coesione sociale. Devono, inoltre, essere capaci di attrarre turismo e saperlo poi gestire in maniera sostenibile.
La Tavola Rotonda ha preso in esame l’irreversibile processo di convergenza tra tecnologie TV e TLC: nel prossimo futuro, infatti, l’ADSL e la TV su protocollo IP consentiranno agli operatori TLC di misurarsi con un’offerta video completa. Al tempo stesso diventare digitale per la televisione ha significato poter disporre un accesso dedicato all’utente finale, un rapporto di partecipazione del telespettatore ai programmi; l’opportunità di personalizzare i palinsesti; la separazione delle differenti funzioni ovvero l’operatore di rete, dal fornitore di contenuti e servizi.
La Tavola Rotonda ha voluto approfondire i termini del confronto tra laici e credenti, tra cultura laica e cultura religiosa che in Italia, in Francia, in Germania si è fatto, in tempi recenti, particolarmente vivace: basti pensare al dibattito suscitato in Francia attorno alla “laicità” per la legge sullo chador nelle scuole pubbliche, oppure alla disputa avvenuta in Italia a proposito dei quesiti referendari sulla legge 40. Si è convenuto sull’importanza di individuare un comune campo di ricerca e di impegno.
La conferenza ha individuato una serie di rischi e opportunità per le politiche di finanziamento all’innovazione. Finanziare l’innovazione presenta infatti una serie di difficoltà legate alla natura stessa di questa attività. Il primo ostacolo riguarda l’incertezza. Per definizione, non è possibile prevedere a priori il risultato dell’attività di ricerca e se il mercato apprezzerà un nuovo prodotto o un nuovo servizio. L’incertezza riguardante gli esiti e il successo dell’attività di innovazione accentua l’esistenza di asimmetrie informative tra il finanziatore e l’innovatore.
La Tavola Rotonda ha affrontato una serie di nodi strategici per il sistema bancario italiano tra i quali il costo dei servizi bancari troppo elevato rispetto ad altri Paesi europei; la ridotta dimensione delle banche italiane non favorisce l’internazionalizzazione delle imprese; la difficoltà che hanno le banche nel finanziare l’innovazione; un diffuso fenomeno di razionamento del credito, soprattutto nel Mezzogiorno.
La Tavola Rotonda ha posto al centro dell’attenzione una riflessione su mezzi e strumenti per migliorare l’attrattività del sistema Italia. Dalla discussione è emersa contrarietà verso ogni tipo di valutazione dello stato di salute del Paese “al ribasso”, cui contribuiscono la presenza di aree con problemi strutturali di adeguamento alla concorrenza internazionale e la tendenza a effettuare considerazioni generalizzate senza tener conto delle specificità territoriali e della presenza di punte di eccellenza.
La conferenza affronta temi centrali per il rilancio dell’economia italiana quali produttività, formazione e flessibilità. Al centro del dibattito le misure più adeguate per rendere il sistema più competitivo, le nuove politiche per la formazione del capitale umano, per una maggiore qualificazione della forza lavoro immigrata e del lavoro femminile. Si è discusso anche di proposte per una diminuzione del costo del lavoro, della maggiore flessibilità del mercato del lavoro, del futuro degli ammortizzatori sociali e della necessità di nuove tutele per i nuovi lavori.