Il passaggio generazionale in Italia
Le aziende sono attori fondamentali per la ripresa di un’economia come quella italiana, duramente colpita dalla pandemia. E perché questa ripresa sia di successo bisogna guardare all’ossatura del sistema economico: le innumerevoli piccole e medie imprese familiari. Oggi il passaggio di testimone fra le generazioni diventa, quindi, un tema ancor più importante di quanto non lo sia stato negli ultimi decenni della storia italiana. In gioco c’è l’esito di importanti sfide che attendono la manifattura nazionale: la trasformazione digitale e la transizione ambientale.
Fare impresa in Italia
“Fare impresa” è una locuzione che evoca complessità e sfide, specie se essa è accompagnata dal complemento di luogo “in Italia”, un Paese contraddistinto da problemi strutturali ed insanabili contraddizioni. Problemi strutturali sostanziantisi in una burocrazia lenta e farraginosa, nell’assenza di certezza del diritto – dovuta sia ai repentini e ripetuti emendamenti legislativi, sia all’incoerenza e alla lentezza nell’applicazione giudiziale delle leggi – e in un’eccessiva difficoltà nell’accesso al credito.
L’America post-voto e i trend dell’economia
Non sarà un avvio semplice quello di Joe Biden alla Casa Banca. E non solo per il comportamento di Donald Trump. Ma essenzialmente perché i democratici hanno perso alcuni seggi alla Camera e le elezioni per il Senato in Georgia il prossimo 5 gennaio potrebbero assegnare i due posti mancanti ai repubblicani, ratificando quel divided government che renderebbe il cammino dell’agenda Biden – soprattutto in economia – molto complicato.
The world post Covid-19
La pandemia da Covid-19 ha messo il mondo davanti a una nuova realtà e sottolineato l’esigenza di ripensare i sistemi economici e i modelli di sviluppo e optare, come già evidenziato dalla nuova Commissione Europea, per un nuovo progetto più sostenibile, più “verde” e più inclusivo. La Cina, da cui tutto è partito, è la nazione che per prima è riuscita a controllare e prevenire il rischio pandemico.
Costruire una Società interconnessa: infrastrutture, investimenti, innovazione e integrazione
La pandemia ha avuto un notevole impatto sugli abituali stili di vita, sia in termini temporanei che anche, per certi versi, strutturali. Anche dopo l’arrivo di un vaccino anti-coronavirus una società interconnessa dovrà recuperare più spazi di vita fisici, con un ritorno a una vita più “normale”. Dunque, meno attività da remoto, anche se alcune di queste rimarranno come utile modalità cui si farà più ricorso per gestire le attività rispetto ai tempi pre–emergenza.
Donne e sicurezza: abbattere barriere e stereotipi
Donne e lavoro, un binomio strategico ma ancora non completamente affermato nelle società contemporanee, soprattutto in alcuni settori generalmente percepiti come maschili. Esistono professioni in cui le donne non sono ancora presenti in maniera consistente, laddove vecchie barriere e nuovi stereotipi, come quelli individuati dalla ricerca condotta dal Dipartimento di scienze storiche giuridiche e sociali dell’Università di Siena, impediscono un pieno accesso.
Mobilità sociale: i giovani e il merito
Il fenomeno ormai costante di una mobilità sociale ridotta si può spiegare essenzialmente disegnando un quadro chiaro della corrente mappatura sociale. La formazione universitaria ha in questo contesto un ruolo estremamente importante all’interno dato che riuscire ad ottenere una buona formazione superiore è uno dei fondamentali prerequisiti per passare ad uno status sociale ed economico più elevato.
The cum-Covid recovery: comparing best practices. How to combine health and business
In termini di diffusione del contagio da Covid -19, la sfida principale nel periodo autunnale e invernale sarà la capacità delle strutture sanitarie di diagnosticare e trattare un numero comunque crescente di casi di Covid-19 (come prevedono tutte le proiezioni) e distinguerli da quelli di influenza. Le misure di contrasto al Covid contribuiranno a ridurre decisamente anche i casi di influenza stagionale, ma il problema sarà comunque presente per i sistemi sanitari.
Recovery Fund: dall’accordo alle azioni concrete per il rilancio del Paese
Il via libera al Recovery fund è un importante segnale di attenzione da parte dell’Europa a un processo di sviluppo condiviso: un orizzonte che per diverso tempo è sembrato solo una remota possibilità e che ora si è concretizzato. Adesso tuttavia inizia, per le istituzioni europee e per i Paesi interessati. la parte più delicata: il passaggio dall’importante accordo politico alla pratica.
Le imprese di fronte alla complessità dei tempi attuali: su quali basi costruire la ripresa?
L’esplosione della pandemia di Covid-19 e le misure di lockdown hanno colpito duramente le imprese italiane: secondo le stime della Banca d’Italia, la contrazione del PIL nel 2020 sarà compresa tra il 9 e il 13%. Nonostante il pacchetto di stimoli varati dal governo italiano e le misure straordinarie decise nell’ambito del Recovery Fund europeo, rimangono grandi incertezze su tempi e modalità della ripresa.
Italy, Europe and India: building a post-covid economy
Il mondo è alle prese con una crisi economica e sanitaria senza precedenti proprio in un momento in cui sembra esserci un vuoto nella leadership globale (sicuramente di quella degli Stati Uniti) e nessun paese può offrire una ricetta efficace per risolverla. L’Unione europea, almeno, ha dimostrato recentemente la capacità di trovare un’intesa e di concordare tutta una serie di provvedimenti a sostegno dell’economia, anche se resta la necessità di un coordinamento a un livello ancor più ampio.
Il potere della resilienza in un mondo che cambia
La globalizzazione, le nuove tecnologie, il mondo dei social media, le migrazioni, le tensioni razziali, ed ora la pandemia di Covid-19 hanno completamente trasformato il volto della società e stanno rivoluzionando il modo di fare business di ogni realtà, grande o piccola. La pandemia, in particolare, ha fatto emergere molte fragilità pregresse mettendo alla prova le capacità di resilienza dei nostri sistemi, non solo dal punto di vista finanziario, ma nel senso più ampio che include salute pubblica, ambiente, tutela del lavoro ed equilibrio sociale.
L’economia internazionale tra globalismo e nazionalismo. Una nuova immagine per l’Italia
Non esiste una vera e propria strategia globale contro la pandemia. E non è stata messa a punto una risposta collettiva. Anche perché chi, in passato, ha guidato il coordinamento per una risposta efficace alle crisi – quella contro il terrorismo internazionale (2001) e quella contro quella della finanza (2008-2009) – vale a dire gli Stati Uniti – questa volta, e per la prima volta, è “missing in action”. E allora, per lo meno all’inizio, ognun per sé.
Pandemia e resilienza. Persona, comunità e modelli di sviluppo dopo la Covid-19
La pandemia ha rivelato a un mondo sicuro di sé, globalizzato, fiducioso nell’onnipotenza della tecnica, tutte le fragilità che lo permeavano. Persino nei Paesi più economicamente avanzati, il primo rimedio dinanzi a un virus sconosciuto è stato il ricorso a una misura pre-tecnologica quale il “distanziamento sociale”. Ne deve scaturire la consapevolezza del limite dell’azione umana, nonché delle conoscenze umane. Il motto socratico “so di non sapere” sprona a continuare a cercare, anche rafforzando la ricerca di base, bisognosa di maggiori finanziamenti da parte dello Stato italiano.
I nostri Anni Venti. Come uscire dalla sindrome del lockdown
La preoccupazione per la pandemia – secondo dati Ipsos il 54% degli italiani la temeva ad aprile – va oggi fortemente diminuendo. Nei dati di giugno il contagio preoccupa meno – vale a dire un terzo degli italiani – mentre sale fortemente il timore per la recessione economica.
Economia sostenibile e responsabile: il ruolo della finanza
L’attenzione alla sostenibilità è presente da tempo nel mondo finanziario, con una crescita significativa e costante negli ultimi anni degli investimenti attenti ai criteri ESG (Ambiente, Sostenibilità e Governance). L’epidemia di coronavirus, lungi dal rappresentare un freno, si sta dimostrando un acceleratore di questa tendenza: anche gli investitori, infatti, vogliono cogliere le opportunità di una ripartenza e di una ricostruzione che si annunciano ‘verdi’.
Leadership e comunicazione dopo la pandemia
La fase di lenta riapertura dell’Italia dopo la fase acuta della pandemia è caratterizzata da un flusso continuo e massiccio di informazioni. Il problema è però che l’Italia non ha imparato a promuovere e comunicare se stessa al meglio. Ecco il paradosso: l’Italia è ricca di bellezza e tratti distintivi positivi ma, al tempo stesso, non è ancora in grado di valorizzare i suoi punti di forza.
L’industria dell’audiovisivo: opportunità di crescita economica e sociale
Covid-19 ha colpito un settore audiovisivo in un momento di profonda transizione, accelerando diverse tendenze in atto. Il lockdown ha avuto un impatto notevole sulle produzioni e, allo stesso tempo, ha visto crescere la fruizione di contenuti digitali.
China in the post-Covid order: implications for the EU and Italian business interests
La crisi legata al Covid-19 ha colpito duramente l’economia mondiale, giungendo sulla scia di un processo già in atto di parziale “deglobalizzazione”. La diversificazione – e la possibile frammentazione – delle supply chain globali è una grande sfida per l’economia cinese, ma non è detto che avrà effetti molto negativi sulla crescita mondiale, visto che moltissime aziende (tra cui certamente alcune italiane) sono oggi interessate a entrare nel mercato cinese e intanto le stesse aziende cinesi hanno interesse a diversificare i loro partner commerciali.
Stato, finanza e imprese per il rilancio e la competitività del sistema Paese
Italia ed Europa stanno provando a superare la fase dell’emergenza legata alla pandemia di coronavirus. Si tratta di un frangente delicato in cui gli Stati, le banche e le imprese devono lavorare insieme per lasciare alle spalle la crisi e costruire una “nuova normalità”. Se in questo momento la priorità è offrire liquidità alle imprese e gli strumenti messi in campo sono le moratorie, le garanzie pubbliche e il sostegno del canale bancario, nel futuro diventerà cruciale riparare ai danni creati dal virus e sostenere la capitalizzazione delle aziende.
Finanziare la ripresa. Europa, Germania, Italia
Il fil rouge dell’incontro potrebbe essere individuato in un quesito inziale: perché due Paesi così simili, anche culturalmente, oggi godono di rapporti politici fragili e apparentemente instabili, nonostante Italia e Germania abbiano solide relazioni commerciali? La ricerca di una risposta ha avuto un perimetro molto ampio e una dimensione profonda, anche a dimostrazione della storicità del rapporto tra Italia e Germania che nasce nel Rinascimento e oggi si caratterizza in una condivisione di valori e principi dell’Unione europea.



