Industrial renaissance: digital disruption and the post 4.0 economy
Creatività scienza e tecnologia sono gli elementi fondamentali del radicale cambiamento che la rivoluzione digitale ha portato nell’industria di questi anni. La manifattura – e soprattutto la additive manufacturing- ha beneficiato dell’introduzione dell’intelligenza artificiale, dell’Internet of Things, delle stampanti 3 D che hanno accelerato i tempi e i modi della produzione. Il dato principe della rivoluzione digitale non è solo tecnologico, ma è soprattutto culturale.
Climate Change = Economic Change
Il problema del riscaldamento globale non non è più rimandabile, se si vogliono evitare conseguenze catastrofiche per il pianeta: è questo il messaggio del Rapporto Speciale pubblicato a inizio ottobre dall’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), il più autorevole organismo scientifico dedicato allo studio dei cambiamenti climatici.
Digital transformation e valore: verso una nuova economia?
La trasformazione digitale è il volano di una nuova economia in costante sviluppo. Ai miliardi di smartphone che mettono in comunicazione la popolazione mondiale si stanno aggiungendo miliardi di sensori che rimarranno connessi tutto il giorno, tutti i giorni senza alcuna pausa. Si tratta della produzione di un’immensa mole di dati che ha bisogno di infrastrutture e di competenze di analisi adeguate.
L’industria al centro: tra capitale umano e intelligenza artificiale
La rivoluzione digitale in atto sovverte il rapporto uomo macchina. Il cambiamento è non solo tecnologico, ma anche culturale. Con l’arrivo dei robot cambiano anche economia, società e diritto. E tutto avviene a ritmi velocissimi, inconcepibili nelle rivoluzioni del passato.
Verso il futuro. Economia, demografia, democrazia
L’attuale momento di transizione politica, economica e antropologica, dimostra che i modelli democratici e di civilizzazione risultano sempre meno garanti dei valori liberaldemocratici, mentre sembra rafforzarsi la contrapposizione fra la crescente difficoltà di realizzare un nuovo ordine mondiale e l’emergere di nuovi riferimenti costruiti intorno all’idea di stato nazione.
La Sicilia lungo le nuove Vie della Seta
I porti del mezzogiorno italiano, le strutture intermodali e i territori retrostanti hanno un’opportunità strategica nel contesto delle rotte mediterranee come crocevia dei traffici globali. Per cogliere tali opportunità sono necessarie scelte di medio e lungo periodo, con un impegno a livello governativo per assicurare i giusti incentivi, un adeguato quadro normativo, e una visione coerente degli interessi del sistema Italia.
Il settore fieristico italiano per la politica industriale
L’industria fieristica è una leva fondamentale di cui l’Italia dispone per la promozione della propria economia. Non solo le manifestazioni di successo hanno un importante impatto economico sul territorio che le ospita, con un moltiplicatore che può superare le 10 volte, ma le fiere offrono anche un sostegno cruciale alle imprese.
L’innovazione leva per la competitività delle imprese agricole
Un settore in crescita, ma ancora pieno di fragilità. L’agricoltura italiana ha dimostrato di saper far volare l’export oltre i 41 miliardi, ma la Germania con i suoi 80 è ancora lontana. Resta ancora una carenza competitiva del settore, soprattutto per mancanza di investimenti e di innovazione. Negli anni della crisi, quando i prezzi delle commodities erano fluttuanti e impattavano sui costi di una realtà imprenditoriale soprattutto di trasformazione, le imprese hanno investito poco e si sono dimostrate scarsamente propense all’innovazione.
L’economia digitale e il lavoro che cambia
Dalla robotica all’intelligenza artificiale, dalle piattaforme digitali alla blockchain: l’innovazione sta avendo implicazioni sempre più rilevanti per il mondo del lavoro. Le trasformazioni non riguardano solo l’ambito aziendale e professionale, ma investono anche la sfera privata. Complice l’invecchiamento della popolazione e gli stili di vita dei millennials, la robotica sarà utilizzata sempre più anche per svolgere attività domestiche.
L’Economia del Mare: portualità integrata e sviluppo economico
L’Italia è una “banchina continentale” adagiata nel mezzo del Mediterraneo che vede nell’economia del mare una importante risorsa economica: la cantieristica produce 7 miliardi di euro di valore aggiunto; il trasporto marittimo 8 miliardi di euro e il turismo collegato al mare produce oltre 13 miliardi di euro. A fianco di questi tre pilastri (che corrispondono al 64% della filiera) esistono altre componenti a essa collegate, che contribuiscono a far raggiungere alla “blue economy” nazionale un valore aggiunto prodotto di oltre 44 miliardi di euro.
Assessing risk: business in global disorder
L’aumento dei fattori di rischio politico – per numero e per intensità – è legato ad alcuni effetti negativi della globalizzazione: la percezione di crescenti diseguaglianze, la rapida introduzione di nuove tecnologie pervasive, il senso di una perdita di controllo sul destino degli Stati-nazione, il mutamento degli equilibri di potenza tra Stati.
Cybersecurity: pericoli e opportunità per le imprese
Investimenti, cultura, condivisione: sono questi i tre elementi che esperti e addetti ai lavori considerano indispensabili per rendere il Sistema-Italia resiliente di fronte alle minacce cibernetiche. Nonostante il tempestivo aggiornamento del piano e dell’architettura nazionale di sicurezza cibernetica realizzato lo scorso anno, sono ancora molti i problemi rimasti aperti. In primo luogo, le risorse investite risultano ancora largamente insufficienti, soprattutto se paragonate a quelle impiegate da alleati e competitor.
Leadership: dalle esperienze alle proposte
Diversi sono i temi di riflessione oggetto della prima conferenza biennale degli Aspen Junior Fellows Alumni, un patrimonio di giovani emergenti che ha già saputo interpretare con impegno lo spirito di Aspen Institute Italia, partecipando all’iniziativa Aspen Junior Fellows. L’incontro ha avuto l’obiettivo, attraverso lo scambio di esperienze ed opinioni, di interpretare le sfide per la leadership del futuro.
Banche ed economia reale: un nuovo patto per lo sviluppo dei territori
Dopo un decennio di profonda crisi economica e sociale, stanno emergendo alcuni segnali incoraggianti a livello di scenario macroeconomico che fanno sperare nella possibilità di ripristinare il circolo virtuoso tra sistema finanziario, economia reale e società. Tuttavia, rimangono ancora numerose sfide da affrontare tra cui la regolamentazione e l’accelerazione tecnologica che ha portato all’emergere del fenomeno fintech.
Regolamentazione dell’attività di lobbying in Italia
In Italia si intravedono segnali di ripresa economica, anche se a valori dimezzati rispetto all’Europa e ancor di più rispetto alla Spagna, un Paese solitamente con livelli simili. Resta ancora molto basso il livello degli investimenti esteri: ad esempio è molto sbilanciato il rapporto Italia-Stati Uniti. Se è positivo il fatto che sia molto cresciuto l’ammontare degli investimenti italiani negli Usa resta ancora molto inferiore il valore degli interventi americani in Italia.
Aspenia Talks – Economic relations between Italy and the United States
- Good evening. Thank you Professor Tremonti for the kind introduction. I have actually had the pleasure of meeting Professor Tremonti before, and as I’m sure you all know, he is a very perceptive observer of Italian and world affairs. I am honored to be on stage with him. He is the professor, and I am just the student.
- It’s a pleasure to speak with you tonight about economic relations between the United States and Italy.
- I have been living in Italy, the bel paese, for six months now, and so in many respects, I a
Società e lavoro nellʹera dellʹIntelligenza artificiale
Intelligenza artificiale e robotica cambieranno moltissimi aspetti della vita quotidiana, dai trasporti all’ambiente, dalla salute alla sicurezza. Si tratta di un processo con effetti dirompenti che è già iniziato e rischia di rendere inadeguate molte strutture economiche, sociali e politiche esistenti.
Diversamente dalle rivoluzioni tecnologiche del passato, infatti, le tendenze in atto non promettono un cambiamento epocale, cui può seguire un periodo di graduale adattamento, ma un processo di mutamento rapido e continuo.
I talenti italiani all’estero
Lavoro, formazione e innovazione sono i tre elementi da cui ripartire per offrire al Paese un futuro. Il problema dell’occupazione, in particolare, affligge tutta Europa, ma in Italia assume proporzioni maggiori. In questo contesto il rischio è quello di perdere un’intera generazione di talenti, alimentando un circolo vizioso: la distruzione di competenze in tanti settori, infatti, è un processo irreversibile. Non bisogna dimenticare, poi, che per creare lavoro, sono necessari soprattutto crescita ed investimenti.