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La percezione pubblica delle relazioni Italia – Stati Uniti

  • Ricerca
  • 23 Febbraio 2023

        La ricerca, commissionata da Aspen Institute Italia, è stata condotta dal Laboratorio Analisi Politiche e Sociali (LAPS) del Dipartimento di Scienze Sociali, Politiche e Cognitive (DISPOC) dell’Università di Siena tra il 23 gennaio e il 7 febbraio 2023.

        L’indagine indica che di fronte al conflitto in Ucraina, e alle sue implicazioni, la coesione fra Italia e Stati Uniti ha retto bene alla prova della guerra. Restano importanti eccezioni: la differenza di opinioni sulle forniture militari, con meno della metà del campione italiano favorevole all’invio di armi a Kiev, e sull’ingresso dell’Ucraina nella NATO e nell’UE. E resta, a dimostrazione di una differenza culturale sottolineata in modo esplicito dagli intervistati, la reticenza di una parte maggioritaria dell’opinione italiana a ritenere la guerra a volte necessaria per ottenere giustizia, concetto che invece convince una larga maggioranza degli americani.

        Persistono alcune differenze sul rapporto fra difesa europea e NATO. Prevale, su entrambi i lati dell’Atlantico, una percezione favorevole alla NATO, più favorevole che in anni passati. E più della metà del campione, sia in Italia che negli Stati Uniti, ritiene che vada rafforzato il pilastro europeo della NATO. Ma solo il 24% del campione italiano ritiene che la partnership fra USA ed Europa dovrebbe diventare più stretta, mentre una maggioranza abbastanza ampia degli intervistati italiani (60%) pensa che l’obiettivo della difesa europea dovrebbe essere quello di aumentare l’autonomia dell’Europa dagli Stati Uniti. Come si vede, non sono – sul lato italiano – risposte del tutto coerenti fra loro. Il dato generale, tuttavia, è che l’opinione italiana continua a vedere negli Stati Uniti un riferimento ineludibile della sicurezza europea, anche se non ritiene che gli USA resteranno la superpotenza dominante.

        L‘aggressione all’Ucraina ha anche ridimensionato le presunte simpatie filo-russe di parte dell’opinione pubblica italiana. È vero che meno della metà del campione italiano sarebbe favorevole, nel post conflitto, a isolare la Russia; ma non esiste neanche una maggioranza favorevole a rimuovere le sanzioni o a rilanciare i rapporti energetici con Mosca. L’unica maggioranza consistente è quella a favore, una volta cessata la guerra, di un processo a Putin e ai suoi generali per crimini di guerra. Nell’insieme, la perdita di immagine della Russia, dopo un anno di guerra, appare più che consistente.

        Qui è possibile trovare il testo integrale della ricerca e le note metodologiche