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Attività

  • Venezia
  • 22 Maggio 2015
     
     

    I consumi tra sostenibilità e nuove tecnologie

      Non si può negare che sia in atto un grande cambiamento paradigmatico cui hanno indubbiamente contribuito la crisi e l’irrompere delle nuove tecnologie. Sono quindi a disposizione una maggiore quantità di informazioni, accessibili a un gran numero di persone e si assiste ad un potenziamento della relazione tra “pari”.

    • Venezia
    • 22 Maggio 2015
       
       

      Demographics and migration in Europe: multiple challenges for complex societies

        Gli squilibri globali – sul piano economico e della sicurezza – registrati dai trend demografici sono massicci, e vanno considerati come un dato di fatto in cui inserire le opzioni di policy realisticamente disponibili: in ogni caso avremo flussi di migranti verso l’Europa (come anche verso il Nordamerica e altre regioni ricche del pianeta), che saranno ancora più intensi in presenza di conflitti acuti particolarmente gravi.

      • Milano
      • 19 Marzo 2015
         
         

        Women in business. Innovation and technology: the Israeli experience

          L’incontro promosso da Valore D, Aspen Institute Italia e Women for Expo, ha analizzato modalità e dinamiche che contraddistinguono il “fare impresa” al femminile, le peculiarità di questo segmento dell’universo delle imprese ed anche le fragilità che possono minarne lo sviluppo e la crescita. Fa parte del progetto di Aspen Institute Italia Women in Business che intende creare un network transnazionale di incontro e di pensiero a sostegno della leadership delle donne.   

        • Roma
        • 6 Maggio 2015
           
           

          Contraffazione e commercio illecito: tutelare le imprese e i consumatori

            Il commercio illecito di beni e servizi, che oggi più di ieri si manifesta nelle forme del contrabbando e, soprattutto, della contraffazione, è un fenomeno endemico e in espansione, in Italia e in Europa. È diretto e alimentato da organizzazioni criminali che hanno realizzato, di fatto, un sistema produttivo ed economico parallelo a quello legale, sottraendo risorse e valore alla collettività.

          • Roma
          • 20 Maggio 2015
             
             

            Mercato, concorrenza, regole. LʹItalia, lʹEuropa e gli altri

              La disciplina antitrust ha un approccio molto dinamico. Si adatta alla continua evoluzione dei mercati ed ha obiettivi mobili nel tempo. Globalizzazione geografica e crisi internazionale sono fattori che incidono in modo significativo sulla concorrenza. Si è quasi persa del tutto l’ispirazione originaria dello Sherman Act  americano del 1890, che aveva l’obiettivo di difendere le piccole imprese contro i “giganti”. L’orientamento è poi stato di ricercare più benessere generale attraverso la promozione della concorrenza.

            • Bresso (MI)
            • 15 Aprile 2015
               
               

              La cultura della salute e le sfide dell’impresa italiana con respiro internazionale

                L’Italia e la cultura della salute: una sfida le cui frontiere si spostano molto rapidamente.  Dal 1951 l’aspettativa di vita è infatti aumentata di 3 mesi l’anno. Questo progresso, insieme alla riduzione del tasso di natalità, determina una prospettiva di rapido invecchiamento della popolazione italiana, con riflessi sociali di grande rilevanza nel prossimo futuro. Cultura della salute significa anche proiettarsi su un modello di vita che ha nel progresso scientifico e nell’innovazione tecnologica una risorsa fondamentale.

              • Venezia
              • 22 Maggio 2015
                 
                 

                Infrastrutture: tra innovazione e sviluppo

                  La possibilità di rilanciare le opere infrastrutturali del Paese coinvolge e accomuna operatori del settore dei trasporti e dei servizi, amministratori pubblici e utenti delle infrastrutture. Gli indirizzi del piano Juncker e i 300 miliardi di spesa pubblica europea che esso prevede pongono il tema delle infrastrutture come asse primario. Tuttavia, non tutti gli attori coinvolti si esprimono in modo univoco: da più parti si rileva che nuove infrastrutture siano necessarie, ma non sufficienti ad assicurare una ripresa dello sviluppo del Paese.

                • Venezia
                • 23 Ottobre 2015
                   
                   

                  A Western Digital Renaissance: drivers and boundaries

                    Dubbi non ce ne sono. Internet è oggi, e sarà in futuro, il driver dello sviluppo. Come lo è stata in passato l’automobile, con il suo indotto di infrastrutture, di aziende collegate e con il portato di nuove realtà sociali, cambio di abitudini e trasformazione di stili di vita. La rivoluzione digitale va però oltre: la dimensione della nuova macchina è, infatti, ontologica. Si riconosce che il nuovo driver ha forte capacità espansiva, ma non si è ancora capito quali ne possano essere i confini.

                  • Milano
                  • 30 Marzo 2015
                     
                     

                    Giovani e robot. L’impresa digitale e il suo futuro

                      Non sono ancora essere umani, ma certamente i robot hanno ormai un ruolo centrale nel mondo del lavoro e della produzione. Automazione e robotica, da alcuni viste come possibile  rischio per l’occupazione, sono in realtà un modo per offrire  ai giovani, e non solo a loro, nuove  realtà lavorative. Perché nel settore elettronico applicato alla robotica, ad esempio, gli ingegneri sono sempre richiesti, così come i programmatori, entrambi necessari per ideare e gestire e macchine sofisticate.

                    • Roma
                    • 19 Gennaio 2015
                       
                       

                      L’ambiente marittimo quale centro di gravità geopolitico per la sicurezza dell’Italia

                        Il Mediterraneo, frontiera “liquida” dell’Italia è l’unica aperta alla dimensione extraeuropea: la posizione e sviluppo costiero garantiscono ancora al nostro Paese una rendita come hub strategico europeo  in quello che viene definito un nuovo “secolo marittimo”. L’Italia possiede la prima flotta di navi traghetto, la dodicesima flotta mercantile del mondo (quarta in Europa), la terza flotta peschereccia europea e il cluster marittimo nazionale genera il 3% del PIL.

                      • Milano
                      • 25 Novembre 2015
                         
                         

                        La reputazione è tutto? Come costruire un patto di fiducia con il cliente

                          La fiducia dei consumatori è un bene prezioso, difficile da conquistare e ancor più da mantenere. Grazie ai nuovi strumenti di comunicazione la disponibilità di informazioni oggi è pervasiva e rende la trasparenza un requisito necessario per ottenere la fiducia del consumatore a sostegno del brand. Nuove leve di business si stanno sviluppando in questo senso, al punto che negli Stati Uniti si parla di reputation economy. Anche nella vita civile si assiste a un passaggio di testimone: dalla visibilità alla credibilità, dallo storytelling a tell the true story.

                        • Milano
                        • 20 Novembre 2015
                           
                           

                          Il lavoro del futuro

                            Le grandi innovazioni tecnologiche stanno profondamente trasformando il concetto di lavoro. Cambiano la sua organizzazione, le sue tipologie, i suoi luoghi. Cambiano le istituzioni che lo regolano e il ruolo dei lavoratori all’interno di processi produttivi, sempre più digitalizzati e automatizzati. Cambia il rapporto di forza tra lavoro e capitale. Prevedere il lavoro del futuro richiede uno sforzo d’immaginazione enorme, ma indispensabile per cogliere opportunità e contenere potenziali rischi.

                          • Milano
                          • 23 Novembre 2015
                             
                             

                            Il Mezzogiorno: freno o potenziale leva per la competitività del Paese?

                              A più di centocinquant’anni dall’Unità d’Italia, il Meridione rimane il principale nodo irrisolto del Paese. Per individuare quali siano gli interventi necessari per avviare in Italia un efficace processo di convergenza regionale è interessante analizzare il percorso di integrazione e sviluppo realizzato con successo dalla ex-DDR.

                            • Roma
                            • 10 Giugno 2015
                               
                               

                              Tavola rotonda Intergenerazionale – L’impresa ed il valore della legalità

                                Cultura della legalità e merito sono un binomio della solidarietà intergenerazionale che ispira questo incontro. L’illegalità è, infatti, un freno alla crescita e alla mobilità sociale, fa vincere i non meritevoli distorcendo la concorrenza, rafforza i divari sociali. Giovani e imprese oneste ne sono vittime. Si stima che nel periodo 2006-2012 il “deficit di reputazione” dell’Italia abbia provocato una perdita di investimenti esteri di 16 miliardi.

                              • Milano
                              • 19 Ottobre 2015
                                 
                                 

                                Tra nuove regole e sfide digitali: dove va il sistema bancario?

                                  La conferenza sul sistema bancario italiano è arrivata alla sua quarta edizione. Quest’anno i partecipanti si sono interrogati sul futuro di un’industria schiacciata, da un lato, da una vera e propria tempesta regolamentare che ha contribuito a ridurre i margini di redditività del settore e, dall’altro, da nuovi competitor che da settori contigui già esistenti (shadow banking) o del tutto nuovi (fintech), minacciano il business che da sempre è riserva delle banche. 

                                • Milano
                                • 16 Novembre 2015
                                   
                                   

                                  Uscire dalla crisi: il Rinascimento manifatturiero italiano

                                    Le opportunità offerte dalla rivoluzione tecnologica in atto pongono l’Italia di fronte a una sfida: difendere, attraverso l’innovazione, la posizione di secondo Paese manifatturiero d’Europa. Le basi per uscire con successo dal processo di trasformazione in atto ci sono. La crisi ha comportato una forte mortalità aziendale, ma nel contempo è riuscita a selezionare e rafforzare un tessuto di imprese molto competitive, capaci di conquistarsi sui mercati esteri quel fatturato che è mancato in Italia a causa del crollo del mercato interno.