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Attività

Il valore della responsabilità sociale

    • Milano
    • 28 Gennaio 2008

          Nelle società occidentali il valore della responsabilità sociale dell’impresa è in continua crescita e trova espressione in alcuni ambiti fondamentali quali ecologia, ambiente e sicurezza sul lavoro. Non si tratta di mero “buonismo”: oggi, in un’economia di mercato in cui ha molto più spazio il consumatore, la sensibilità verso una responsabilità sociale dell’impresa viene chiesta dai consumatori stessi e, quasi paradossalmente, viene spesso utilizzata come elemento di marketing. La responsabilità sociale diventa un momento di creazione di valore e parte di un DNA dell’impresa. Ed essere responsabili socialmente vuol dire anche presentare bilanci corretti e trasparenti; da tempo ormai viene considerato un atto di concorrenza sleale evadere norme, siano esse di bilancio oppure di previdenza sociale. Nella riforma del diritto societario inglese la legge impone agli amministratori di salvaguardare i rapporti con tutti i terzi, avere attenzione all’impatto dell’attività dell’impresa sulla comunità e sull’ambiente; guardare alla desiderabilità per l’impresa di mantenere una reputazione di alto profilo in materia etica e condotta negli affari. Di qui, poi, certi obblighi di informazione di rapporti sociali, ambientali, già obbligatori in altri Paesi e diffusi in via volontaria. Si è anche discusso della responsabilità sociale come veicolo di penetrazione di democrazia, di norme, di evoluzione di comportamenti e di costume non solo nel Paese di residenza dell’azienda, ma anche nei Paesi terzi dove le imprese operano. L’adozione della responsabilità sociale può infatti essere indurre isole di progresso che possono influenzare le politiche locali. Si è proposto di istituire un osservatorio che racconti le esperienze pilota delle aziende che esportano elementi di democrazia, di stato di diritto nel terzo mondo, attraverso la imposizione di norme di responsabilità sociale nelle loro filiali. Sembra quasi un altro paradosso: proprio la globalizzazione, l’apertura dei mercati, il maggior peso dei consumatori, la crescita civile di chi fa consumo inducono un atteggiamento socialmente responsabile che prima sembrava extra economico, extra profitto e fuori da logiche puramente imprenditoriali. Infine, la responsabilità sociale deve produrre anche comportamenti di leadership: la posizione della Confindustria siciliana contro il pizzo ha di fatto indotto un circolo virtuoso che può portare cambiamenti importanti nel tessuto sociale.

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