Vai al contenuto
Attività

I patrimoni dell’italianità nella competizione globale

    • Milano
    • 23 Novembre 2007

          Il Forum “I patrimoni dell’italianità nella competizione globale” è parte del Progetto Interesse Nazionale, su cui è disponibile su questo sito internet una ricca documentazione in italiano ed in inglese e che prevede un percorso di valorizzazione dell’identità, della cultura, della lingua e delle eccellenze italiane. Al fine di affrontare al meglio le sfide poste dai processi di globalizzazione in atto, il Forum ha evidenziato la necessità che il nostro Paese scommetta con decisione sui suoi principali patrimoni. Anzitutto quello linguistico: una lunga e ricca storia, quella della lingua italiana, che sintetizza le radici profonde ed autentiche della nostra identità. D’altra parte le radici non servono solo a comprendere il passato ma anche a guardare con fiducia al futuro. Le radici – come recita un noto adagio – non fanno ombra. La lingua italiana soffre da una parte il rapporto con la lingua inglese, divenuta ormai un codice riconosciuto dal punto di vista internazionale e dall’altra un impoverimento lessicale e sintattico dovuto ora all’influenza del linguaggio televisivo ora ad un decadimento della qualità del sistema scolastico. Altro patrimonio è quello industriale. La discussione ha sottolineato come l’Italia presenti tratti di forte peculiariatà a riguardo: nel tempo hanno saputo convivere il modello delle piccole e medie imprese – spesso organizzate in distretti dinamici e flessibili – con quello delle grandi realtà industriali. Il primo si è rivelato solido, duraturo e vincente, mentre le grandi realtà industriali hanno esportato non solo il made in Italy ma anche il nostro stile, la nostra cultura, la nostra idea di qualità della vita. I relatori hanno concordato sull’opportunità di valorizzare le eccellenze che già esprimiamo, irrobustendole e sostenendole ancora. Al di là delle diverse specificità, d’altra parte, vi sono temi trasversali che non possono che essere comuni: il valore dell’education, il sostegno delle istituzioni alla globalizzazione, il rinnovamento della classe dirigente e la sua internazionalizzazione, l’inevitabilità di nuovi e decisi processi di innovazione, il prezioso contributo dei giovani, un rinnovato investimento nella ricerca, lo stile e la qualità della vita.

            Contenuti correlati
          Strillo: I patrimoni dell’italianità nella competizione globale