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informazione

  • Milano
  • 3 Novembre 2014
     
     

    Quanto valgono i big data? Opportunità per le imprese, le organizzazioni, la società

      320 volte l’eredità culturale custodita nella leggendaria Biblioteca di Alessandria d’Egitto. Una mole di dati che, se archiviata su Dvd impilati l’uno sull’altro, coprirebbe la distanza tra la Terra e la Luna: cinque volte, andata e ritorno. È il patrimonio di conoscenza appannaggio dell’uomo contemporaneo. È, uscendo dalle metafore suggestive, la straordinaria quantità di informazioni comunemente nota come big data.

    • Venezia
    • 9 Maggio 2014
       
       

      Il consumatore del futuro: informato, globale, responsabile

        Il consumatore è oggi una figura sempre più fluida e resistente a essere letta attraverso paradigmi superati dai cambiamenti dirompenti introdotti dalle nuove tecnologie e da una crisi che ha ridefinito le priorità dell’individuo generando nuovi modelli di consumo.

      • Milano
      • 13 Ottobre 2014
         
         

        Trasformare un’azienda in un settore in trasformazione

          L’editoria è un’industria in profonda trasformazione. Da un lato, deve rispondere alle pressioni competitive comuni ad altri settori, ad iniziare dalla ricerca dell’efficienza in un contesto globalizzato. Dall’altro lato, il prodotto editoriale subisce la straordinaria trasformazione dell’innovazione tecnologica. Gli Aspen Junior Fellows, attori di questo dibattito, rappresentano la prima generazione di “nativi digitali” (la “generazione Y” o dei “Millennials” dei nati dalla metà degli anni ’80).

        • Roma
        • 1 Marzo 2011
           
           

          I servizi di informazione per la sicurezza: proteggere gli interessi nazionali

            Gli scenari dell’economia globalizzata mostrano una competizione che non si svolge più solamente tra imprese ma contrappone in maniera sempre più serrata i “sistemi-Paese”.

            Questa tendenza ha determinato un progressivo ampliamento della nozione di “sicurezza nazionale”, nella quale molti Stati includono oggi la sicurezza economica e finanziaria. 

          • Roma
          • 27 Aprile 2011
             
             

            I servizi di informazione per la sicurezza: proteggere gli interessi del sistema finanziario e industriale italiano

              Dopo la riforma dei Servizi di informazione, la loro attività non è più limitata alla protezione degli interessi politici e militari del Paese, ma si estende anche a quelli “economici, scientifici e industriali”.

              L’attività degli Organismi informativi diventa così uno strumento strategico a disposizione del Governo e delle sue scelte finalizzate alla tutela e valorizzazione delle capacità competitive del Paese, messe ogni giorno alla prova dalle sfide della globalizzazione, i cui scenari sono caratterizzati da forti contiguità tra politiche industriali e sicurezza nazionale.

            • Milano
            • 2 Maggio 2011
               
               

              I nuovi media, tra potere dell’informazione e business

                Internet, un volano per la crescita del Paese. A patto però che l’Internet economy si faccia carico di una parte dei costi massicci legati al suo sviluppo. È questo uno dei messaggi-chiave della tavola rotonda Aspen “I nuovi media, tra potere dell’informazione e business”.  Studi recenti stimano che la Internet economy in Italia valga oggi il 2% del prodotto interno lordo  con una previsione di margini di crescita per il 2015 tra il 3,3% e il 4,3%.

              • Roma
              • 13 Ottobre 2010
                 
                 

                Western democracies under pressure

                  I membri del primo panel hanno analizzato le molteplici ripercussioni della crisi apertasi nel 2008 sulle economie occidentali, ma anche sui loro sistemi politici e le rispettive società. L’impatto è stato assai profondo, mettendo in discussione il modello di crescita e la sostenibilità del welfare state nelle sue forme attuali. Sono anche emerse forti tensioni tra esigenze di breve termine – come i bailout – e gli obiettivi di più lungo respiro.