China in the post-Covid order: implications for the EU and Italian business interests
La crisi legata al Covid-19 ha colpito duramente l’economia mondiale, giungendo sulla scia di un processo già in atto di parziale “deglobalizzazione”. La diversificazione – e la possibile frammentazione – delle supply chain globali è una grande sfida per l’economia cinese, ma non è detto che avrà effetti molto negativi sulla crescita mondiale, visto che moltissime aziende (tra cui certamente alcune italiane) sono oggi interessate a entrare nel mercato cinese e intanto le stesse aziende cinesi hanno interesse a diversificare i loro partner commerciali.
Gli Stati Uniti alla prova di COVID-19
La pandemia ha colto gli Stati Uniti in una delicata fase pre-elettorale in cui il Presidente in carica scommetteva moltissimo su una crescita economica solida e prolungata, mentre il Partito Democratico offriva un’alternativa incentrata almeno in parte su un maggior ruolo dello Stato nella redistribuzione dei redditi e nella fornitura di servizi essenziali – compresa la sanità.
Le identità nazionali nella dimensione globale
Troppe regole e poca politica. In questa sintesi, seppure non esaustiva, si può leggere una delle ragioni principali della crisi europea e dell’attuale continua tensione tra Ue ed identità nazionali, prepotentemente tornate in campo sotto la spinta sovranista e populista. L’eccessivo concentrarsi sulle regole, soprattutto da parte di una Commissione diventata negli anni sempre più debole, allontana dalla creazione di un sistema comunitario che abbia in mano l’esercizio del potere politico.
Geopolitica, economia ed etica dell’intelligenza artificiale
Si investono ormai da tempo cifre enormi nell’intelligenza artificiale. In alcuni casi non ci sono ritorni certi. Così come non si è ancora ben consapevoli della definizione stessa e della differenza tra intelligenza artificiale, machine learning e algoritmo. Quel che però è certo che il futuro dell’economia e della società sarà indissolubilmente legato a questa nuova rivoluzione tecnologica. Negli Stati Uniti sono stati investiti 15 miliardi di dollari per 2250 start up, molte delle quali non avranno successo.
Assessing risk: business in global disorder
Le prospettive del sistema globale – tanto in termini economico-finanziari quando politico-strategici – sono caratterizzate dalla mancanza di un chiaro principio ordinatore. Non c’è dubbio che l’ordine internazionale stia cambiando, ma vi sono gravi rischi di frammentazione e di insufficiente governance, a fronte di problemi che non possono essere gestiti a livello nazionale e forse neppure regionale – dalle regole della finanza a quelle sui big data e la privacy, dal cambiamento climatico alle migrazioni.
Informazione, innovazione, concorrenza: come migliorare la governance multipolare
In coincidenza con l’adozione di regole europee più stringenti per la tutela dei diritti d’autore, discutere di innovazione e concorrenza nel settore dell’informazione significa confrontarsi con la rivoluzione digitale in atto.
I trend economici internazionali tra rischio geopolitico e rischi finanziari
L’economia degli Stati Uniti continua a mostrare segni di crescita molto forte e diffusa, sebbene alcuni indicatori suggeriscano possibili problemi futuri. Una visione relativamente ottimistica evidenzia il fatto che non ci sono squilibri finanziari importanti, soprattutto perché le imprese stanno andando bene. Storicamente, a meno che il settore immobiliare non sia direttamente coinvolto in una crisi di fiducia, anche correzioni significative del mercato azionario non causano recessioni.
La Sicilia lungo le nuove Vie della Seta
I porti del mezzogiorno italiano, le strutture intermodali e i territori retrostanti hanno un’opportunità strategica nel contesto delle rotte mediterranee come crocevia dei traffici globali. Per cogliere tali opportunità sono necessarie scelte di medio e lungo periodo, con un impegno a livello governativo per assicurare i giusti incentivi, un adeguato quadro normativo, e una visione coerente degli interessi del sistema Italia.
Il futuro dell’energia: innovazione, tecnologia, geopolitica
La grande transizione energetica in atto è un fenomeno che va oltre l’aumento del peso delle fonti rinnovabili – per quanto questo sia fondamentale anche per evidenti ragioni ambientali. Il passaggio verso le rinnovabili procede per ora gradualmente, ma raggiungerà nei prossimi anni un punto di svolta che imprimerà ai cambiamenti già in corso una forte accelerazione quando il costo delle nuove fonti farà calare nettamente anche il valore degli idrocarburi.
Trump in action: America first from words to deeds
Il concetto racchiuso nell’espressione “America First” rappresenta forze potenti nella società americana, e alcuni evidenti elementi di rottura in politica estera arrivano dopo anni di progressiva erosione del consenso internazionale (anche all’interno dello stesso Occidente) e della legittimità delle grandi istituzioni sorte dalla Seconda Guerra Mondiale. In chiave transatlantica, la tentazione ricorrente è stata quella di salvaguardare la partnership nelle sue forme preesistenti, mentre però il sistema globale stava cambiando rapidamente.
L’Economia del Mare: portualità integrata e sviluppo economico
L’Italia è una “banchina continentale” adagiata nel mezzo del Mediterraneo che vede nell’economia del mare una importante risorsa economica: la cantieristica produce 7 miliardi di euro di valore aggiunto; il trasporto marittimo 8 miliardi di euro e il turismo collegato al mare produce oltre 13 miliardi di euro. A fianco di questi tre pilastri (che corrispondono al 64% della filiera) esistono altre componenti a essa collegate, che contribuiscono a far raggiungere alla “blue economy” nazionale un valore aggiunto prodotto di oltre 44 miliardi di euro.
Assessing risk: business in global disorder
L’aumento dei fattori di rischio politico – per numero e per intensità – è legato ad alcuni effetti negativi della globalizzazione: la percezione di crescenti diseguaglianze, la rapida introduzione di nuove tecnologie pervasive, il senso di una perdita di controllo sul destino degli Stati-nazione, il mutamento degli equilibri di potenza tra Stati.
Presentazione di Aspenia 80 – Economia e democrazia dell’era del potere dei dati
Libera, democratica e driver dell’economia: questa sembrava la rete nel pieno della rivoluzione digitale. Pericolo per la democrazia, disgregatrice dei partiti politici e del tessuto sociale, creatrice di prodotti di bassa qualità: questa sembra la rete oggi. Tra pessimisti e ottimisti sul futuro del potere digitale in economia e nella politica il dibattito è serrato.
Come cambia il potere globale: la posta in gioco e le priorità per l’Italia
Il sistema internazionale, sia sul piano economico che su quello politico e di sicurezza, è in una fase di transizione molto incerta. Dopo le accelerazioni della crescita e degli scambi (in parte certamente positive) impresse dalla globalizzazione soprattutto negli anni ’90, una serie di tensioni si sono manifestate sia in chiave di crisi regionali che di instabilità globale. Cambiamenti profondi di tipo tecnologico – macroscopici nel settore finanziario ma non soltanto – hanno effetti diretti sulla struttura sociale dei singoli Stati e sui rapporti di forza.
Women in Peace Operations
Cresce il ruolo delle donne nelle Forze Armate, nel delicato settore della sicurezza nonché delle operazioni di mantenimento della pace. E la questione di genere – il ruolo e il potere delle donne – sarà anche al centro dell’agenda del prossimo G7 in Canada. Successo politico, questo, dovuto all’impegno italiano che al G7 di Taormina ottenne di rendere stabile la discussione sull’uguaglianza di genere in questo tipo di consesso internazionale.
Spain and Italy: present challenges and the European perspective
Il primo incontro di Aspen Institute Italia del 2018 ha promosso un dibattito intergenerazionale sulle sfide europee, analizzate dalla prospettiva mediterranea di Spagna ed Italia. La tavola rotonda, cui hanno partecipato giovani di Aspen Institute Italia e di Aspen Institute España, si è svolta otto giorni dopo il Summit di Roma dei Paesi del Sud Europa. La dichiarazione finale del Summit esprime una sintesi delle numerose sfide aperte, che sono state anche oggetto di questo dibattito.