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occupazione

  • Roma
  • 21 Settembre 2014
     
     

    I talenti italiani all’estero

      Lavoro, formazione e innovazione sono i tre elementi da cui ripartire per offrire al Paese un futuro. Il problema dell’occupazione, in particolare, affligge tutta Europa, ma in Italia assume proporzioni maggiori. In questo contesto il rischio è quello di perdere un’intera generazione di talenti, alimentando un circolo vizioso: la distruzione di competenze in tanti settori, infatti, è un processo irreversibile. Non bisogna dimenticare, poi, che per creare lavoro, sono necessari soprattutto crescita ed investimenti.

    • Roma
    • 16 Dicembre 2013
       
       

      Generazione Y e la sfida del lavoro

        I dati sulla crescita e sull’occupazione continuano a fornire un quadro obiettivamente preoccupante per l’Europa, e per l’Italia in particolare. L’economia italiana sta tuttora perdendo posti di lavoro, soprattutto giovanili; la ripresa sarà lenta (e diseguale in diverse aree del paese), con un aumento previsto delle opportunità di lavoro inferiore  alla crescita del PIL.

      • Milano
      • 8 Maggio 2011
         
         

        Lavoro, crescita, valori. Quali opportunità per le future generazioni?

          La ripresa dell’economia mondiale non riesce ad attenuare il forte impatto sociale della crisi: il miglioramento della congiuntura non ha avuto effetti apprezzabili sull’occupazione, un fenomeno che colpisce sia i lavoratori dei settori più maturi – quelli maggiormente esposti alle conseguenze della globalizzazione – sia i giovani che si stanno affacciando sul mercato del lavoro. La crescita senza occupazione, evidente in Europa e Stati Uniti, inizia a contagiare anche le potenze emergenti come la Cina dove stanno aumentando i problemi di incontro fra domanda e offerta di lavoro.

        • Milano
        • 26 Settembre 2011
           
           

          Venture capital e start-up: strumenti per l’innovazione e l’occupazione giovanile

            L’Italia vive da tempo una situazione paradossale: tante idee, ma poca innovazione e poca occupazione qualificata per i giovani cervelli che di tali idee sono la fonte principale. Le risorse intellettuali presenti, abbondanti e a basso costo, si trovano imbrigliate da una combinazione di scarsa progettualità e scarsa capacità di comunicazione fra i diversi soggetti in grado di garantire che le buone idee diventino buone innovazioni.