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industria italiana

  • Milano
  • 11 Aprile 2011
     
     

    L’industria del design: un valore aggiunto per la crescita del Paese

      Un valore aggiunto pari a oltre 140 miliardi di euro con circa 3 milioni e 300 mila occupati.  È la fotografia, in cifre, del motore del sistema manifatturiero nazionale, trainato dai settori di punta – le cosiddette “4 A” – del made in Italy: automazione-meccanica, abbigliamento-moda, alimentare-bevande, arredo-legno. Quest’ultima filiera, in particolare, produce per l’industria italiana un surplus altissimo in termini assoluti, superiore, ad esempio, a quello generato dalla farmaceutica inglese o dalla chimica francese.

    • Roma
    • 27 Aprile 2011
       
       

      I servizi di informazione per la sicurezza: proteggere gli interessi del sistema finanziario e industriale italiano

        Dopo la riforma dei Servizi di informazione, la loro attività non è più limitata alla protezione degli interessi politici e militari del Paese, ma si estende anche a quelli “economici, scientifici e industriali”.

        L’attività degli Organismi informativi diventa così uno strumento strategico a disposizione del Governo e delle sue scelte finalizzate alla tutela e valorizzazione delle capacità competitive del Paese, messe ogni giorno alla prova dalle sfide della globalizzazione, i cui scenari sono caratterizzati da forti contiguità tra politiche industriali e sicurezza nazionale.

      • Milano
      • 27 Settembre 2010
         
         

        PMI: crescere e cooperare per competere nel nuovo scenario globale

          A più di tre anni di distanza dallo scoppio della crisi che ha investito l’economia mondiale, le imprese italiane dimostrano di aver complessivamente retto l’impatto dello tsunami economico-finanziario. Il Paese rimane la quinta potenza manifatturiera mondiale e la seconda in Europa dietro la Germania, viaggiando in controtendenza rispetto alla progressiva riduzione delle quote di mercato delle tradizionali economie industriali, Stati Uniti e Giappone in primis.

        • Cernobbio
        • 5 Novembre 2010
           
           

          Sistema industriale, territorio, coesione sociale

            Il sistema industriale italiano è riuscito ad attraversare la crisi mantenendo la propria posizione di  preminenza nel settore manifatturiero a livello europeo e mondiale. La sostanziale tenuta del tessuto produttivo ha permesso all’economia di reagire, ma i segnali di ripresa restano fragili. Per far fronte a questa situazione è necessario recuperare competitività partendo dai vantaggi strutturali del Paese, rappresentati dalla flessibilità delle piccole e medie imprese e dalla coesione del territorio.