Il lavoro dopo la Pandemia
La pandemia da Covid-19 ha rappresentato uno straordinario acceleratore di tendenze già avviate prima dell’emergenza. Nel mercato del lavoro italiano, con la chiusura generale di marzo 2020, nell’arco di poche settimane sono stati compiuti progressi, che avrebbero altrimenti richiesto decenni di transizione, in termini di digitalizzazione, resilienza dei modelli organizzativi, diffusione di competenze specifiche.
La città post pandemia: modelli di sviluppo e gerarchie urbane
Le città costituiscono un luogo fondamentale per la storia dell’umanità. Affermatesi circa 10.000 anni fa sono sopravvissute a un’infinità di eventi catastrofici, con la capacità di riprendersi e rilanciare continuamente il proprio sviluppo. La pandemia da Covid non, è in questa evoluzione, un caso unico. Eppure ha creato per i centri urbani un punto di svolta, mettendo in discussione il loro ruolo di nodi inseriti in una rete globale.
Smart Land: la rivalutazione dei borghi e delle aree interne può rappresentare una opzione di crescita per il Paese?
Il rilancio dei borghi e delle aree interne è un’opportunità strategica per una ripresa dell’economia italiana dopo la crisi pandemica del 2020. Il patrimonio paesaggistico e culturale nazionale può diventare un elemento rilevante nel quadro di un progetto di politiche di lungo termine, concepite in continuità con alcune iniziative precedentemente promosse a livello nazionale e locale, e con lo scopo di regolare l’equilibrio fra lo sviluppo economico delle grandi città, dei piccoli centri e delle aree remote.
Costruire una Società interconnessa: infrastrutture, investimenti, innovazione e integrazione
La pandemia ha avuto un notevole impatto sugli abituali stili di vita, sia in termini temporanei che anche, per certi versi, strutturali. Anche dopo l’arrivo di un vaccino anti-coronavirus una società interconnessa dovrà recuperare più spazi di vita fisici, con un ritorno a una vita più “normale”. Dunque, meno attività da remoto, anche se alcune di queste rimarranno come utile modalità cui si farà più ricorso per gestire le attività rispetto ai tempi pre–emergenza.
Le infrastrutture per la ripresa economica del Paese
L’accordo del 21 luglio garantisce risorse in arrivo dall’Europa per affrontare le conseguenze economiche del COViD-19. Settori strategici come quello delle infrastrutture avranno significativi sostegni. Esistono però alcune complessità – sia di natura tecnica che di natura istituzionale – che rischiano di rallentare l’erogazione dei fondi.
Recovery Fund: dall’accordo alle azioni concrete per il rilancio del Paese
Il via libera al Recovery fund è un importante segnale di attenzione da parte dell’Europa a un processo di sviluppo condiviso: un orizzonte che per diverso tempo è sembrato solo una remota possibilità e che ora si è concretizzato. Adesso tuttavia inizia, per le istituzioni europee e per i Paesi interessati. la parte più delicata: il passaggio dall’importante accordo politico alla pratica.
La mobilità del futuro: smart, innovativa, sostenibile
L’emergenza Covid-19 ha costretto milioni di persone in quarantena ed ha interrotto i flussi ordinari di mobilità locale ed internazionale. L’improvviso svuotamento dello spazio urbano, tradizionalmente percepito come il luogo della densità e della congestione, è la rappresentazione più evidente dell’alterazione degli stili di vita e degli effetti dell’inevitabile ricorso, per centinaia di migliaia di cittadini, al lavoro agile e flessibile.
Global health and climate change: why the Green Deal remains crucial
La fase più acuta della pandemia ha causato, con i lockdown quasi ovunque nel mondo, una sorta di enorme esperimento nel controllo dell’inquinamento atmosferico, soprattutto nei grandi centri urbani – con vantaggi tangibili per la salute pubblica, seppure certamente di breve termine e ancora difficili da quantificare. Si tratta, in ogni caso, di un “rimedio” del tutto eccezionale e chiaramente non sostenibile. Eppure, ci sono alcuni importanti overlap tra le misure per la fase post-pandemia e l’azione a tutela dell’ambiente.
XXI Riunione Annuale degli Amici di Aspen – Climate change e qualità dell’aria
Ogni anno si verificano milioni di morti premature ed evitabili a causa dell’inquinamento atmosferico indoor e outdoor. Fonti diverse offrono dati diversi, ma si tratta sempre di milioni di morti (tra i 7 e i 9); di questi 88.000 sono solo in Italia. Malattie che colpiscono tutti gli organi – dal cervello, ai polmoni, al cuore, al metabolismo – sono sempre più riconducibili agli effetti dell’inquinamento; molti inquinanti superano anche la barriera ematoencefalica e risultano neurotossici.
L’automobile del futuro: Made in Italy, tecnologia, competizione
L’industria dell’automobile è all’incrocio di nuove grandi ondate innovative: la digitalizzazione del prodotto e dei processi, la scienza dei materiali, le soluzioni per una mobilità sostenibile. Due grandi categorie caratterizzano l’evoluzione dell’automotive: la produzione di “auto per la mobilità” e la produzione di “auto per il divertimento”. Mobilità e divertimento sono, infatti, due linee che negli anni stanno sempre più divergendo e con specificità spesso antitetiche.
Infrastrutture e mobilità sostenibile
Il tema della sostenibilità è centrale nelle riflessioni odierne sullo sviluppo economico territoriale, e l’ambito della mobilità delle persone e delle merci, che conta per circa il 29% delle emissioni di CO2 globali, ne è toccato in maniera particolare.
Le nuove città stato tra potere, crescita e disuguaglianze
Nel 2050 l’urbanizzazione a livello mondiale raggiungerà, secondo l’Onu, il 65% della popolazione, con il conseguente aumento di consumi, di fabbisogno di energia e di opportunità di sviluppo. E tutte le grandi metropoli coprono già oggi circa il 3% delle terre emerse: attorno a Pechino si sta formando una “città” di 103 milioni di abitanti con grandi problemi di gestione, a cominciare da quello dei trasporti. Se da una parte le città saranno sempre di più motore di crescita e forniranno la metà del PIL mondiale, dall’altra sono e saranno anche in futuro produttori di disuguaglianze.
Dal trasporto alla logistica: le infrastrutture diventano smart
Un Paese moderno e competitivo deve avere tra i suoi asset fondamentali un sistema di trasporto e logistica basato su infrastrutture efficienti, tecnologicamente avanzate e multimodali. Questo è un problema che riguarda, in misura diversa, tutto l’Occidente. Si tratta di investire risorse tanto nella manutenzione e nell’aggiornamento della rete esistente quanto nello sviluppo di nuove infrastrutture adatte alle esigenze di mobilità create dall’economia digitale.
La Sicilia lungo le nuove Vie della Seta
I porti del mezzogiorno italiano, le strutture intermodali e i territori retrostanti hanno un’opportunità strategica nel contesto delle rotte mediterranee come crocevia dei traffici globali. Per cogliere tali opportunità sono necessarie scelte di medio e lungo periodo, con un impegno a livello governativo per assicurare i giusti incentivi, un adeguato quadro normativo, e una visione coerente degli interessi del sistema Italia.
Verso la mobilità ecosostenibile: gli impatti sociali ed economici della transizione
Un accordo sostanzialmente unanime raccoglie l’obiettivo di giungere ad una mobilità ecosostenibile, necessario per rispettare l’accordo di Parigi che prevede di mantenere l’aumento della temperatura media globale ben al di sotto di 2°C.
Sistema aeroportuale italiano: sinergie, investimenti, attrattività
Il tema del trasporto aereo è caratterizzato da una notevole complessità, legata alla molteplicità di stakeholder. Gli interessi e le diverse prospettive associabili ai gestori di aeroporti, alle compagnie aeree, ai viaggiatori, alle amministrazioni locali, agli altri sistemi di trasporto sia in competizione che in combinazione, richiedono un approccio sinergico sia da parte dei player stessi sia da parte dello Stato.
Il futuro dell’energia: innovazione, tecnologia, geopolitica
La grande transizione energetica in atto è un fenomeno che va oltre l’aumento del peso delle fonti rinnovabili – per quanto questo sia fondamentale anche per evidenti ragioni ambientali. Il passaggio verso le rinnovabili procede per ora gradualmente, ma raggiungerà nei prossimi anni un punto di svolta che imprimerà ai cambiamenti già in corso una forte accelerazione quando il costo delle nuove fonti farà calare nettamente anche il valore degli idrocarburi.
L’Economia del Mare: portualità integrata e sviluppo economico
L’Italia è una “banchina continentale” adagiata nel mezzo del Mediterraneo che vede nell’economia del mare una importante risorsa economica: la cantieristica produce 7 miliardi di euro di valore aggiunto; il trasporto marittimo 8 miliardi di euro e il turismo collegato al mare produce oltre 13 miliardi di euro. A fianco di questi tre pilastri (che corrispondono al 64% della filiera) esistono altre componenti a essa collegate, che contribuiscono a far raggiungere alla “blue economy” nazionale un valore aggiunto prodotto di oltre 44 miliardi di euro.
La città e le sue sfide tra efficienza e sostenibilità
Le città sono il luogo in cui si gioca il futuro dell’umanità. Non solo perché per la prima volta nella storia, la maggioranza della popolazione mondiale vive in aree urbane, ma anche perché queste saranno sempre più determinanti per garantire la sostenibilità dei modelli di sviluppo. Se infatti fuori dalle città si produce il cibo che nutre il pianeta, le grandi metropoli sono fra i principali responsabili di quei cambiamenti climatici che hanno ricadute notevoli sulla disponibilità di alimenti, di acqua potabile e di altre risorse naturali.