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Attività

Women in business. Innovation and technology: the Israeli experience

    • Milano
    • 19 Marzo 2015

          L’incontro promosso da Valore D, Aspen Institute Italia e Women for Expo, ha analizzato modalità e dinamiche che contraddistinguono il “fare impresa” al femminile, le peculiarità di questo segmento dell’universo delle imprese ed anche le fragilità che possono minarne lo sviluppo e la crescita. Fa parte del progetto di Aspen Institute Italia Women in Business che intende creare un network transnazionale di incontro e di pensiero a sostegno della leadership delle donne.   

          Essere donna e scegliere una vita alla guida di un’azienda, soprattutto se legata all’innovazione tecnologica e digitale, sembra ancora essere “un’impresa”. Tuttavia, a dispetto di una burocrazia pesante, delle difficoltà legate all’accesso al credito e di pregiudizi e scetticismo ancora diffusi, sempre più donne riescono a realizzare il loro sogno. Negli ultimi cinque anni la percentuale di donne sul totale degli imprenditori italiani è leggermente aumentata, anche se di poco, raggiungendo il 30%. Resta un notevole divario tra imprenditoria femminile e maschile. A livello globale, le imprese avviate da donne sono il 40% in meno di quelle degli uomini. Non solo le donne avviano meno imprese degli uomini, ma la durata o resilienza delle imprese femminili è minore di quella delle realtà realizzate da uomini.

          Durante il dibattito è stata presentata i anteprima la ricerca “Bridging the Entrepreneurship Gender Gap”, che sottolinea l’urgenza di una riflessione radicale sugli interventi necessari a stimolare e sostenere l’imprenditoria femminile, per permettere in particolare la creazione di un network di relazioni che supporti, sostenga e orienti le nuove imprenditrici. Tra i risultati della ricerca la tesi, innovativa e spiazzante che il PIL mondiale crescerebbe di 1500 miliardi di dollari se la percentuale delle imprenditrici fosse uguale a quella degli imprenditori. E, inoltre, i posti di lavoro a livello globale aumenterebbero del 3% se si colmasse il 40% di differenza di genere tra uomini e donne che fanno impresa.

          Nel corso del dibattito sono stati discussi modelli diversi di ruolo nel campo dell’imprenditoria femminile legata in particolare all’ambito scientifico e tecnologico, che hanno fatto emergere i fattori abilitanti e gli ostacoli che caratterizzano lo sviluppo di realtà imprenditoriali in un interessante confronto con una realtà come Israele, spesso indicata come “il Paese delle start-up”.